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Il Soave: bianco di eccellenza

In occasione dell’incontro  “Quelli che… a tavola con il web” svoltosi venerdi 25 gennaio presso la sala conferenze del Roxy Plaza Hotel di Soave (VR), il Consorzio di tutela del Soave ha organizzato per i giornalisti accreditati una degustazione di 20 etichette di Soave, dal doc classico al docg superiore annate 2008, 2009, 2010 e 2011 con la stessa base ampelografica in diversi stili.

 

La degustazione condotta dall’enologo Giovanni Ponchia aveva come obiettivo far comprendere l’influenza della natura vulcanica della zona del Soave sul vino. Il Soave viene prodotto nelle colline della zona orientale della provincia di Verona, alle pendici dei Monti Lessini,  ed è ottenuto da due vitigni autoctoni la garganega ed in minima parte dal trebbiano di Soave coltivati a pergola. L’area è caratterizzata da diverse sottozone: la zona classica, la più antica definita nel 1931 costituita da sottosuolo basaltico tufaceo di origine vulcanica; Colli Scaligeri sui rilievi di Mezzane, Val d’Illasi, Val Tramigna e val d’Alpone ed infine l’ultima che comprende 11 comuni che entrano in parte o interamente nella doc. I suoli nelle pianure dei torrenti lessinei hanno un substrato costituito da alluvioni calcaree e non; mentre i suoli dei rilievi collinari prealpini hanno un substrato costituito da rocce prevalentemente calcaree marine stratificate, rocce vulcaniche e depositi di falda di detrito.

I vini in degustazione hanno evidenziato una marcata sapidità dovuta alla natura del terreno, note di agrumi e mandorla sul finale,  il suo sapore pieno e cremoso, con eventuali sentori di vaniglia nei vini maturati in legno, che al palato sono generalmente più intensi e persistenti.

Una bella esperienza degustativa e culturale per comprendere che non esiste un solo Soave, ma diversi modi di intendere questo vino legato alla natura geologica del territorio, alla cultura ed all’attività dell’uomo.

Il sistema Soave ha un patrimonio di circa 7.000 ettari e oltre 50 milioni  di bottiglie annue; nel 1968  il riconoscimento del primo disciplinare di produzione del soave e del Recioto di Soave, nel 1970 nasce il consorzio di tutela e nel 2001  la strada del vino.

Il Consorzio oltre alla tutela della denominazione nel corso degli anni ha dato identità e valore a questo importante vino bianco.

Piera Genta

pieragenta@libero.it


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