Tribuna

Hans Terzer, un anno trionfale 

Hans Terzer, un anno trionfale  L'enologo winemaker della cantina altoatesina San Michele Appiano, oltre al meritato Oscar

Hans Terzer, un anno trionfale 

Hans Terzer, l’enologo della Cantina San Michele Appiano con il suo gioiello

L’enologo winemaker della cantina altoatesina San Michele Appiano, oltre al meritato Oscar alla carriera, ha conquistato una valanga di riconoscimenti.

Un anno trionfale per Hans Terzer e per la Cantina San Michele Appiano. La cooperativa altoatesina si appresta a chiudere il 2023 con una valanga di prestigiosi riconoscimenti assegnati dalla critica enologica mondiale, dalle guide enogastronomiche nazionali e dagli opinion leader internazionali. 

Traguardi e conferme: il Sauvignon The Wine Collection 2019 è stato proclamato il miglior Sauvignon d’Italia secondo la rivista tedesca Falstaff, mentre la guida dell’Espresso ha assegnato allo stesso vino il punteggio di 110 centesimi “cum laude”. Premiatissima anche l’annata 2018 di Appius, il capolavoro assoluto del winemaker Hans Terzer.

Insomma il 2023 non ha tradito le aspettative innalzando sul gradino più alto del podio la Cantina San Michele Appiano, cantina cooperativa fondata nel 1907 e oggi riconosciuta come cantina d’eccellenza in Alto Adige. 

Trionfale Pinot Noir Riserva The Wine Collection 2019 miglior Pinot Nero dell’anno

Daniele Cernilli direttore di DoctorWine e curatore della Guida Essenziale ai Vini d’Italia

Daniele Cernilli, alias Doctor Wine, responsabile della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024, ha asssegnato alla Cantina San Michele Appiano il riconoscimento speciale Premio Cooperazione. Lo stesso Cernilli ha giudicato il Pinot Noir Riserva The Wine Collection 2019 della cantina altoatesina il miglior vino da uve Pinot Nero dell’anno: punteggio 98 centesimi.

Lo stesso Pinot Nero figura nella top list di molte altre autorevoli testate, tra cui Jamessuckling.com (94 punti), Gault&Millau (5 grapes), Falstaff (96 punti), TheWineHunter (Gold Award), I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni (95 punti), a testimoniare ancora una volta la straordinaria maestria del winemaker Hans Terzer, l’enologo kellermeister della cantina, nel vinificare il Pinot Nero, uno dei vitigni in assoluto più impegnativi del pianeta. Meritatissimo, dopo 50 vendemmie, l’Oscar alla carriera assegnatogli.

La cuvée Appius 2018 si conferma l’etichetta in assoluto più premiata

Le dieci annate di Appius della Cantina altoatesina San Michele Appiano

Numerosi i premi assegnati dalla critica e dagli opinion leader del mondo del vino anche ad altre famose etichette della cooperativa, tra le quali si distingue Appius 2018. La mitica cuvée da sogno di Hans Terzer è, infatti, l’etichetta in assoluto più premiata della Cantina San Michele Appiano. Ecco tutti gli Oscar ricevuti: The WineHunter Award Platinum, il massimo riconoscimento conferito da Helmuth Köcher patron del Merano WineFestival, Cinque Grappoli di Bibenda, 98+ punti dalla Guida dell’Espresso, 98 punti da I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, 97 punti da Decanter, 96 punti da James Suckling, 4 Grapes da Gault&Millau, 96 punti da Falstaff. 

Successo planetario anche per il Sauvignon The Wine Collection 2019

Le botti storiche della Cantina altoatesina San Michele Appiano

Successo planetario anche per il Sauvignon 2019 della prestigiosa The Wine Collection: la quinta edizione è stata premiata con il riconoscimento più prestigioso: 110 punti “cum laude” dalla Guida dell’Espresso. Altre valutazioni: 97 punti dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia di Doctor Wine, 96 punti da Falstaff (che lo ha giudicato “il miglior Sauvignon d’Italia”), 95 punti da I Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, 93 punti da James Suckling e 4 Grapes da Gault & Millau, oltre al The WineHunter Award Gold del Merano WineFestival. Ottimi risultati, infine, per altri importanti vini  bianchi della Cantina, tutti premiati dai più autorevoli critici nazionali e internazionali con punteggi superiori ai 90 punti.

I valori della cooperativa, la notorietà del marchio e la spinta all’innovazione sono i fattori che permettono alla Cantina San Michele Appiano di mantenere salde l’eccellenza e la qualità senza compromessi. Il 2023, con i nuovi traguardi raggiunti, è l’ulteriore tassello di un percorso che conferma il ruolo decisivo dell’azienda altoatesina nella valorizzazone della viticoltura made in Italy.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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