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Un piano innovativo triennale per conquistare il mercato cinese

L’Istituto Grandi Marchi e Italia del Vino-Consorzio, entrambi consorzi privati per la promozione del vino italiano all’estero,  hanno presentato al Ministero per le Politiche agricole e forestali un progetto triennale d’intervento per il mercato cinese per un investimento complessivo di 4,7 milioni di euro.

 

Rispetto a quanto avanzato sino ad oggi da singole realtà imprenditoriali o territoriali, questo progetto racchiude importanti elementi di novità che cercano di invertire una situazione di mercato oltremodo complessa. Nonostante negli ultimi anni sia notevolmente cresciuta la presenza italiana in tutte le principali rassegne e manifestazioni in Cina,  la quota di mercato del vino nazionale si è ulteriormente ridotta: la contrazione è stata importante scendendo dall’8% del  2006 al 6% fatta registrare nel 2012.

L’Italia ha venduto nel principale mercato mondiale per abitanti e per potenzialità nel 2012 appena 75 milioni di euro fra vini sfusi e imbottigliati contro i 612 collocati dalla Francia, i 177 dall’Australia, i 114 dal Cile e gli 87 dalla Spagna.

Le molte innovazioni di questo progetto puntano ad intercettare tutti i diversi pubblici di riferimento, importatori ed operatori commerciali; chef e sommelier; consumatori, non mirate quindi al supporto commerciale dei singoli marchi, ma volte a formare adeguatamente tutti gli operatori della filiera distributiva, il personale che dovrà spiegare al pubblico le caratteristiche dei nostri vini e, infine, il largo pubblico che verrà coinvolto attraverso un mix di azioni: la pubblicazione di un indispensabile dizionario italiano-mandarino con tutti i vocaboli dell’enogastronomia del Bel Paese; una guida a come abbinare le cucine tradizionali cinesi coi vini italiani e, infine, una piattaforma web, sempre in mandarino, col coinvolgimento di blogger, giornalisti e chef cinesi e degustazioni guidate e momenti di formazione in Cina ed in Italia.

Nei prossimi tre anni, se questo progetto verrà accolto dal Mipaaf, verranno quindi realizzati in Cina investimenti complessivi, pubblici (OCM) e privati, pari a 4,7 milioni di euro.

 

Chi sono:

Italia del Vino-Consorzio e Istituto Grandi Marchi rappresentano 32 imprese italiane del comparto vino con 20mila ettari coltivati in tredici regioni italiane. Complessivamente occupano circa 3mila addetti e realizzano un fatturato complessivo di 1,4 miliardi di euro, di cui ben 750 milioni sono rappresentati da esportazioni, il 17% dell’export complessivo italiano di settore.

Italia del Vino-Consorzio: Gruppo Italiano Vini, Cantine Lunae, Medici Ermete, Banfi, Drei Donà Tenuta La Palazza, Ferrari, Gancia, Marchesi di Barolo, Santa Margherita, Sartori, Terredora, Casa Vincola Zonin.

Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi: Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.

 


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