Michelangelo Alberti, con lui la Saccola sarà finalmente..vino
Finalmente dopo anni di studio da parte di Graspo, la Saccola esce dal campo di conservazione originale di Sprea e diventa realtà produttiva nel vigneto di Michelangelo Alberti sui monti Lessini.
Siamo nell’azienda di Campara Pamela e di Michelangelo Alberti a San Mauro di Saline in provincia di Verona dove hanno voluto che l’angolo di paradiso nel quale hanno deciso di vivere e avere famiglia, diventi anche luogo di coltivazione della vite e produzione di vino.
È una innovativa esperienza a queste quote, siamo vicino agli 800 metri di altitudine s.l.m., ma l’esperienza che Michelangelo ha fatto prima con un vigneto sperimentale ed ora con una superficie già in piena produzione sono il sogno che diventa realtà.
Uomo coriaceo innamorato della sua terra ha avuto in papà Giovanni e mamma Maria Cariso due fondamentali supporti per il suo progetto.
È una storia fatta di normalità, duro lavoro ed attaccamento alla famiglia quella dei genitori di Michelangelo, il papà allevatore ha sempre coltivato la terra assieme alla sua Maria una simpatica e capace calabrese innamorata della sua Lessinia dove ha con intelligenza inserito la genuina sapienza contadina e culinaria della sua terra.
la Saccola sarà finalmente..vino
Michelangelo e la viticoltura sono un amore tardivo, ma l’amore per la sua terra sembra oggi sovrastare l’originaria vocazione nata da giovanissimo come impresario edile.
La casuale degustazione del risultato della vinificazione della Saccola realizzato da Graspo con l’uva del vigneto storico di Anselmi Marino scatena però il suo entusiasmo per questo vitigno originale della Lessinia.
In questa concreta avventura si avvale della consulenza agronomica di Denis Girardi tecnico giovane, innovativo e motivato.
Con la vendemmia alle porte Michelangelo ha voluto che il gruppo di Graspo presentasse la propria esperienza ed alcuni vini impossibili alle persone che con lui collaborano come Cristian Gastaldelli e Matteo Castagna enologi ed amici di Michelangelo nonché promotori dell’innovativo progetto chiamato Fora Bina e il suo consulente enologico Alessandro Filippi, enologo sensibile ed capace ideatore dei Vini di luce.
La degustazione è come sempre il momento della verità, Graspo porta per l’occasione tutti vini realizzati a queste altitudini estreme come possibili nuove referenze per l’azienda Monte Moro, così si chiama l’azienda di Michelangelo e Pamela.
Liseiret, Ottavia, Saccola bianca, Rossa Durlo , Saccola rossa e Pontedara allargano senza fatica gli orizzonti enologici dei degustatori, data la grande novità che rappresentano.
A seguire i vini prodotti da Michelangelo con la guida di Alessandro Filippi.
I vini di San Moro in Lessinia sono vini di grande respiro, con acidità di rilievo e profili organolettici di grande interesse, Pinot nero, Muller, Saccola e Soreli, tutti hanno nelle loro corde grandi prospettive di affinamento e longevità.
La piacevolissima sorpresa, peraltro anche aspettata, è stato lo Chardonnay che nella sua espressione ambivalente in versione ferma, ma soprattutto come metodo classico spumante ha mostrato una innata predisposizione alla produzione di spumanti di montagna di ottima fattura .
Vini quindi non più sperimentali che possono essere motore di nuove visioni per la viticoltura di montagna in attesa finalmente della prima vendemmia di Saccola.
Il viaggio continua…..
Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi
Foto di Gianmarco Guarise
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Alberti Giovanni
Azienda Agricola Monte Moro
10, Via Strengaro 37030 – San Mauro di Saline (VR)
Telefono- 045-7840314
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