Buona la prima di G.R.A.S.P.O. al Merano Wine Festival

12 Aziende custodi, oltre 50 vitigni rari in degustazione, attenzione da trade e stampa e dulcis in fundo il Riconoscimento della Guida del Touring Vini Buoni D’Italia per la valorizzazione dei vitigni minori italiani con il premio Michele D’Innella.

Se l’Italia rappresenta il paese del vino con il maggior numero di vitigni e quindi con la massima espressione di biodiversità viticola, potrebbe sembrare inutile o superfluo continuare a ricercare ulteriori testimonianze di vitigni dispersi nella sua storia hanno dichiarato i curatori della prestigiosa Guida del Touring Vini Buoni
D’Italia Mario Busso ed Alessandro Scorsone nel consegnare a GRASPO il prestigioso premio dedicato a Michele D’Innella Intellettuale raffinato, che in qualità di direttore editoriale, nel 2007 introdusse la guida Vinibuoni d’Italia in Touring perchè capì le potenzialità del progetto che mirava a valorizzare il vero patrimonio vitivinicolo italiano basato su vitigni autoctoni rari e unici.

Questa diversità – hanno continuato i due autori della guida – è però oggi minacciata da un’emergenza climatica che rischia di portare ad una pericolosa omologazione dei vini privandoli delle loro principali peculiarità distintive, il lavoro di ricerca e preservazione di GRASPO va invece nella direzione contraria per recuperare tutta la ricchissima biodiversità viticola italiana.
E per la prima volta al Merano Wine festival GRASPO e 12 incredibili custodi hanno portato alcuni dei vitigni italiani più rari e preziosi.

Così Avanà, Bequet, Nebbiolo Picotendro, Centesimino, Longanesi, Rambela, Sciaglin, Cividin, Cjanorie, Ucelùt, Cordenossa, Refosco di Faedis, Pinella, Pedevenda, Recantina, Slarina, Albarossa, Pelaverga , Uvalino, Lecinaro, Nocchianello, e tanti altri hanno animato il Salone Taste e Terroir aprendo di fatto il Festival.

Si è trattato quindi di un debutto in grande stile per G.R.A.S.P.O.( Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità viticola) che ha portato a Merano anche alcune bottiglie veramente mitiche come il Gouais Blanc ritrovato in Alta Lessinia vitigno millenario e fondativo, l’Hoertroete della Regina di Margreid una vite che ha 424 anni curata con amore dal suo custode Robert Cassar, naturalmente l’Uva Greca Puntinata che grazie ad un progetto specifico di ALICENOVA guidato da Elisa Calanca con GRASPO sta tornando protagonista nei

vigneti di Acquapendente nel Viterbese, la Slarina dell’Associazione MY WINE a Cellarengo nell’Astigiano presentata da Giacomino Fasano e la Brepona presentata direttamente dal suo custode Antonio Tebaldi.

Degustazioni esclusive quasi impossibili che Helmut Köcher patron del Festival non ha voluto mancare sottolineando nell’occasione che – l’Italia ha un incredibile patrimonio ampelografico e molte di queste varietà sono veramente a rischio di estinzione.

L’incredibile lavoro che sta facendo GRASPO nel recuperarle e metterle in sicurezza è veramente importantissimo anche perchè molti di questi vitigni con le loro naturali resilienze possono aiutarci ad affrontare anche i cambiamenti climatici in corso.
Sono oltre 100 infatti le aziende custodi di vitigni rari italiani che GRASPO ha seguito in questi anni e raccontate nel volume “100 Custodi per 100 vitigni, la Biodiversità viticola in Italia“ che è stato recentemente riconosciuto dall’O.I.V. come il miglior libro di Viticoltura e premiato con l’Award 2025.

Da questa positiva esperienza ecco la presenza di alcune di queste aziende in uno spazio che Merano Wine Festival e the Wine Hunter hanno voluto dedicare ai produttori più originali ed innovativi impegnati sul fronte della preservazione dei vitigni rari italiani.

Mai come quest’anno il Merano WineFestival vuole essere un palcoscenico dedicato a coloro che con passione e impegno quotidiano danno vita a vini e prodotti unici, autentiche espressioni di cultura e territorio – ha detto Helmuth Köcher – preservare la qualità e la tipicità del vino italiano in un clima che cambia, valorizzando la diversità come forza e opportunità per continuare ad essere, un “museo vivente” di biodiversità, gusto e bellezza.
Esattamente quello che rappresentano oggi le aziende di GRASPO che hanno animato la Sala Ohmann del Kurhaus di Merano:
87 LA CHIMERA VITICOLTURA EROICA – Piemonte
Via Costonet, 8 – 10050 Chiomonte – Torino – cell. 3341466075 stefano.turbil@gmail.com
87 B AZIENDA FIGLIEJ – VITICULTURA DI MONTAGNA –Piemonte
Via Figliei, 11 – 10010 – Settimo Vittone (Torino) – cell. 3488869770 cantinafigliej@gmail.com
88 PODERI MORINI Società Agricola S.R.L. Emilia-Romagna
Viale Bologna, 412- 47122 Villanova di Forlì – tel.3923899626
88 B TENUTA UCCELLINA – Emilia Romagna
Via Aldo Moro 23/1 -48026 Russi – Ravenna
Info@tenutauccellina.com – www.tenutauccellina.com
89 I VINI DI EMILIO BULFON SSA Friuli-Venezia Giulia
via Roma, 4 – 33094 – Valeriano (Pordenone) – bulfon@bulfon.it – www.bulfon.it
89 B AZIENDA AGRICOLA ZANI – Friuli Venezia Giulia
via Cividale, 3 – 33040 – Faedis (Udine) – vinizani@libero.it
90 CA’ LUSTRA DI ZANOVELLO FRANCO & C. s.s. SOCIETÀ AGRICOLA Veneto
via San Pietro, 50 – 35030 – Cinto Euganeo (Padova) – info@calustra.it – www.calustra.it
90 B AZIENDA AGRICOLA COLMELLO DI FORNER LINO E MATTEO S.S. Veneto
via Costeselle – 31030 Castelcucco – Treviso colmello_ss@libero.it – www.patdelcolmel.it
91 TENUTA LA MARCHESA SOC. AGR. S.R.L. Piemonte
Via Gavi , 87 – 15067 Novi Ligure -AL- info@tenutalamarchesa.it – www.tenutalamarchesa.it
91 B TENUTA DI PIETRA PORZIA Lazio
via di Pietra Porzia, 60 – 00044 – Frascati (Roma) – info@tenutadipietraporzia.it – www.tenutadipietraporzia.it
92 G.R.A.S.P.O. Veneto
via San Lorenzo, 135 – 37038 – Soave (Verona) – aldo@graspo.wine – luigino@graspo.wine – www.graspo.wine
92 B MY WINE – Piemonte
Via Aldo Moro , 16 -14010 Cellarengo – Asti
www.cellarengo.wine – info@cellarengo.wine
93 MANNUCCI DROANDI Toscana
Via Rossinello e Campolucci 61/62 – Montevarchi (Arezzo)
94 MANCASSOLA (Veneto) Colli Berici
Via Scaranto Sordina 12- 36045 – Lonigo (Vicenza)
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri




