Zonazione del vino in Alto Adige
L’Alto Adige compie un passo avanti verso una viticoltura di precisione e tracciabilità.
Il Ministero dell’Agricoltura ha ufficialmente riconosciuto 86 nuove zone viticole in Alto Adige, chiamate “Unità Geografiche Aggiuntive” (UGA).
Questa suddivisione dettagliata del territorio permetterà di: Identificare con precisione l’origine di ogni vino: Ogni bottiglia potrà indicare la zona specifica da cui provengono le uve, garantendo trasparenza e valorizzando il terroir.
Ottimizzare la scelta dei vitigni: In ogni UGA saranno coltivati i vitigni più adatti alle caratteristiche del terreno e del microclima, assicurando la massima qualità.
Ridurre la produzione: La quantità di uva raccolta per ogni UGA sarà limitata, concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Valorizzare la storia: Le denominazioni delle zone sono spesso legate alla tradizione e alla storia locale, creando un legame ancora più forte tra il vino e il territorio.
Un team di esperti, tra cui agronomi, enologi e viticoltori, ha studiato attentamente il territorio, analizzando fattori come: Microclima: temperatura, umidità, venti Terreno: composizione, pendenza, esposizione al sole Storia: nomi storici delle zone, coltivazioni tradizionali.
Quali sono i benefici per il consumatore? Maggiore trasparenza: Il consumatore potrà scegliere il vino in base all’origine precisa e alle caratteristiche del terroir. Qualità superiore: La riduzione della produzione e la scelta dei vitigni più adatti garantiranno vini di alta qualità. Unicità: Ogni UGA offrirà vini con caratteristiche uniche, legate al territorio di provenienza.
Questa zonazione rappresenta un importante passo avanti per l’Alto Adige, che si posiziona sempre più come una regione vinicola di eccellenza, in grado di offrire vini di grande qualità e carattere.
L’Alto Adige ha suddiviso il suo territorio viticolo in zone molto precise, ognuna con caratteristiche uniche, per produrre vini di altissima qualità e garantire al consumatore la massima trasparenza.
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