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Vinitaly: sempre più business con l’incomig mirato

Per la prossima edizione indicazioni sulle tendenze dell’export alla luce della svalutazione dell’euro e potenziata la presenza di buyer da tutto il mondo.

 

Attività di incoming mirato in tutto il mondo e promozione di Vinitaly door to door in alcuni dei mercati di consumo più interessanti, così Vinitaly prepara il terreno per il business dei suoi espositori.

 

La 49ª edizione del più grande salone internazionale dedicato al vino, in programma dal 22 al 25 marzo 2015 a Verona, vedrà la partecipazione di buyer invitati direttamente da Veronafiere da Germania, Svizzera e Austria, Paesi dove Vinitaly International ha realizzato specifiche iniziative di promozione; delegazioni arriveranno dagli Usa, una delle quali con importatori solo dal Texas, e dal Canada, di cui una dall’Ontario, e poi da Russia, Alpe Adria (Slovenia, Croazia e alcune regioni di Austria, Germania, Ungheria), Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Portogallo, Repubblica Ceca, Hong Kong, Paesi Asean (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia), Corea del Sud, Cina, Sud Africa, Camerun, America Latina, Regno Unito, Mozambico, Uzbekistan, Colombia, Argentina, Paesi Scandinavi e Baltici, Francia, Spagna, Romania, Bulgaria, India, Egitto, Serbia, Polonia, Australia e Giappone.

 

Australia e Giappone saranno protagonisti di focus specifici dedicati alle imprese interessate a esportare su quei mercati. “Si tratta di operatori selezionati tra i più importanti anche in collaborazione con Ice – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – nell’ottica di sviluppare sempre di più il business delle aziende”.

 

Nel 2014 i visitatori esteri sono stati 54.670 da 119 Paesi su un totale di 155.109, con un’incidenza del 36,41 per cento. Questi numeri hanno permesso di raggiungere una customer satisfaction sulla capacità di Vinitaly di supportare efficacemente lo sviluppo di nuovi contatti internazionali del 54 per cento, che sale al 70 per cento per i grandi espositori.

 


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