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Storia, cultura, paesaggio e gastronomia scorrono lungo il Brenta

IMG_5636È un antico percorso quello che risale il Brenta da Venezia a Padova, lo stesso  che compiva l’aristocrazia veneziana a bordo dei burchielli, le eleganti barche salotto,  per raggiungere le ville affacciate sul fiume o adagiate languidamente nella campagna nelle quali celebrare il rito dei cortei acquei, delle cene sfarzose, delle feste protratte fino all’alba per sfuggire alla calura estiva.  Numerosi questi edifici, se ne contano circa 400mila, molte portano la firma del geniale architetto Andrea Palladio, circa mille affrescate secondo i criteri del Settecento veneto dai maestri dell’arte italiana come Tiepolo, Brunelli, Boschini.

Il nostro percorso inizia da Dolo, cuore economico della Riviera con i suoi mulini, l’antico squero ed il campanile sorto ad imitazione di quello di S. Marco,  dove siamo stati ospitati a Villa Goetzen,  appartenuta all’omonimo conte austriaco, oggi un accogliente hotel arredato con mobili del Settecento, nella sala  ristorante un camino in marmo rosso di Verona ed un simpatico affaccio sul fiume. Cordiale atmosfera famigliare in ogni momento della giornata con una attenzione del tutto particolare nella ricerca dei dettagli. Ottimo il ristorante con il cucina Massimiliano.

A Mira sulla riva sinistra del Brenta Presso l’ansa del fiume chiamata della Chitarra per un affresco che rappresenta due donne una delle quali sta suonando la chitarra, Villa Valier, costruzione cinquecentesca che in origine arrivava fino alla riva del fiume, poi nell’Ottocento sono state demolite la facciata ed un’ala per evitare di pagare la tassa sul lusso. Dopo un lungo restauro, nel 2013 è stata aperta al pubblico, una location per eventi indimenticabili. Una grande barchessa dove venivano riposte le barche per non disturbare l’utilizzo del Brenta, una chiesetta settecentesca ed un grande parco. In questa residenza storica con all’interno la splendida scala elicoidale palladiana porta alle sale del piano nobile con le decorazioni pittoriche vissero due Dogi della Serenissima, i Valier, e alcune tra le più grandi famiglie veneziane. Un gossip del tempo:  tra Villa Valier e la vicina Villa Valmarana esisteva un tempo un passaggio segreto, utilizzato dalla serva Lusietta e dal giovine Silvestro Valier per i loro incontri segreti. L’amore dei due era ostacolato dalla dogaressa Elisabetta Querini, che fece chiudere il passaggio e avvelenare la povera Lusietta il 31 ottobre del 1700.

Sempre a Mira il complesso di Villa Contarini dei Leoni di proprietà comunale risale al XIV secolo, recentemente restaurata e diventata uno spazio poliedrico adatto a esposizioni, eventi, laboratori e conferenze.

A Strà il complesso architettonico di pianta seicentesca di Villa Foscarini Rossi, fu residenza di Marco Foscarini, doge di Venezia, dal 1995 ospita, su iniziativa di Luigino Rossi, il Museo Rossimoda della calzatura. In uno spazio di circa settecento metri quadri, suddiviso in splendidi saloni, sono esposti circa 1700 modelli di calzature femminili prodotte dall’azienda dal 1947 ad oggi in collaborazione con prestigiosi stilisti internazionali. Preziosa la collezione di calzature veneziane del 1700 e 1800.  Al piano terra della Foresteria si trova il  Salone degli Affreschi decorato nel 1652 con opere di Pietro Liberi e Domenico De Bruni.

La Terra dei Dogi offre anche tante emozioni di gusto, declinate in sapori di terra e di mare. Cremoso e goloso il baccalà mantecato a mano come una volta dell’Osteria Ai mitraglieri di Camponogara; sfiziosa la trilogia di saor firmata da Elena del Ristorante La Capinera di Pianiga e per  gli amanti della carne, sosta obbligata Al Posto fisso di Mira Taglio. Una vetrina con succulenti tagli di carne, frollata fino a quasi 4 settimane,  una griglia che  incornicia, come un quadro d’autore,  la parete. La battuta di manzo rigorosamente al coltello, le costate di Chianina, Angus e quella tipo Kobe, prodotta in Italia grazie ad una tecnica innovativa frutto di studi e collaborazioni con l’Università di Bologna, accompagnate con Sali speziati di produzione del ristorante.

La produzione vinicola della zona ha origini antichissime, accanto ai vitigni autoctoni, dopo la metà del secolo scorso sono esplosi i vitigni internazionali: merlot, cabernet, pinot grigio. Non poteva mancare una visita alla Società Cooperativa Cantine Riviera del Brenta, nata nel 1947, ora inserita nella nuova doc Riviera del Brenta. Interessante il Prosecco Terre Veneziane.

Il percorso dal titolo “Emozioni di gusto” è stato sviluppato dalla Confcommercio Riviera del Brenta nell’ambito del progetto per lo sviluppo e l’implementazione del turismo dell’area.


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Redazione

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