Vino e Ristoranti

Roero Days: obiettivo raggiunto

Successo di pubblico per l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Roero alla Reggia di Venaria e già si lavora alla prossima edizione, che sarà itinerante. Novità anche per il disciplinare di produzione, per introdurre le menzioni geografiche aggiuntive e la riserva per il Roero Arneis.

 

Oltre 2.200 persone hanno partecipato al Roero Days presso la Reggia di Venaria, un viaggio sensoriale attraverso quasi 20 anni e altrettante vendemmie, alla scoperta di una delle denominazioni e delle aree viticole più prestigiose del Piemonte, divenuta patrimonio dell’Unesco.

 

Ora il Consorzio di Tutela Roero pensa già alla prossima edizione, che sarà itinerante, e annuncia una doppia novità nel disciplinare: l’inserimento delle menzioni geografiche aggiuntive e la creazione di una tipologia riserva per l’Arneis Roero. Proprio questo bianco, protagonista dell’evento con una verticale di 10 annate, ha saputo dimostrare tutto il suo potenziale.

 

“Stiamo già lavorando all’appuntamento del 2017 di Roero Days – ha affermato Francesco Monchiero, presidente del Consorzio di Tutela – pronti a replicare l’esito positivo della prima edizione.  Questa due giorni, cui hanno preso parte professionisti di altissimo livello, ha permesso di apprezzare le potenzialità evolutive della nostra denominazione”.

 

La manifestazione ha permesso di scoprire oltre 300 vini di 60 cantine della zona. Quasi 500 gli appassionati e i professionisti che hanno partecipato anche ai laboratori di degustazione.

 

A condurre questi momenti sono stati nomi di prestigio come Daniele Cernilli (Guida essenziale ai vini d’Italia, Doctor Wine), Gianni Fabrizio (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Fabio Gallo (Associazione Italiana Sommelier), Giancarlo Gariglio (Slow Wine), Vittorio Manganelli (critico enogastronomico) e Paolo Zaccaria (giornalista).

 

Al termine di ogni degustazione, nella sala ristorante, sono stati serviti ai partecipanti due piatti elaborati dai ristoranti “All’Enoteca” di Canale (Cn), di Davide Palluda e “Il Centro” di Priocca (Cn), della famiglia Cordero.

 

Quella del Roero si è presentata come una denominazione in crescita, che ha registrato un incremento delle vendite pari al 14 per cento negli ultimi tre anni, e un giro d’affari stimato in 27 milioni di euro nel 2015. La media degli imbottigliamenti tra il 2014 e il 2013 è salita dell’11 per cento, in ascesa anche l’export, pari a 15 milioni di euro sui 27 totali.

 


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