Cantina del giorno

Quel prezioso diamante della Valle Isarco

Quel prezioso diamante della Valle Isarco L'eccellenza della cantina altoatesina racchiusa in una cuvée che valorizza i quattro vitigni simbolo di questo territorio

Quel prezioso diamante della Valle Isarco

L’eccellenza della cantina altoatesina racchiusa in una cuvée che valorizza i quattro vitigni simbolo di questo territorio: Sylvaner, Kerner, Grüner Veltriner e Pinot Grigio.

Adamantis è una parola latina che significa diamante. Adamantino a sua volta è l’aggettivo che indica le qualità tipiche del diamante, in particolare la purezza, ma spesso anche le qualità morali di una persona: l’integrità, l’onestà, la rettitudine.

A questo concetto si sono ispirati i responsabili della Cantina Valle Isarco per nobilitare l’ultimo gioiello della casa: una cuvée che racchiude l’eccellenza dei quattro vitigni simbolo di questo territorio: il Sylvaner, il Kerner, il Grüner Veltriner e il Pinot Grigio.

Un “super white” che rappresenta la viticoltura estrema ed eroica di una delle zone più vocate d’Europa per la produzione di vini bianchi.

La presentazione in pompa magna a Castel Trostburg di Ponte Gardena

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Il direttore della Cantina Valle Isarco Armin Gratl con l’enologo Hannes Munter

er la presentazione in pompa magna di Adamantis la Cantina Valle Isarco ha scelto una location prestigiosa: Castel Trostburg, l’imponente castello fortificato, uno dei più suggestivi dell’Alto Adige, che sovrasta l’abitato di Ponte Gardena.

Scenario meraviglioso per un vino meraviglioso.

Da standing ovation il menu studiato dallo chef stellato Peter Girtler del ristorante “Einhornstube” (2 stelle Michelin) dell’hotel Stafler di Trens (Vipiteno) per il battesimo del “super white” Adamantis, protagonista della serata assieme agli altri gioielli della Cantina Colle Isarco. Alla cena di gala ha partecipato, tra gli altri,

anche il braccio destro di Riccardo Cotarella, consulente della cantina, Pier Paolo Chiasso, direttore generale della famiglia Cotarella.

Un “super white” che esprime l’eleganza e la freschezza del territorio

Il super white Adamantis della Cantina Valle Isarco

Ma torniamo a Sua Maestà.

“Adamantis”, oltre a ricordare il diamante, è anche una cosa di cui invaghirsi ed amare con la passione che meritano le cose preziose. Insomma,

un vino esclusivo che rispecchia la filosofia che anima la più giovane cooperativa dell’Alto Adige, volta, da sempre, ad esprimere i più alti livelli qualitativi della produzione dei propri soci.

«La nostra ricerca è stata quella di creare un vino che esprimesse l’eleganza e la freschezza del nostro territorio: un territorio estremo»,

ha dichiarato presentando l’ultimo gioiello, Armin Gratl, direttore generale della Cantina fondata nel 1961 da 24 famiglie e che oggi conta su 135 soci che coltivano 150 ettari di vigneti in 11 Comuni: da Bolzano fino al comprensorio di Bressanone e alle località di Varna,

Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon. 

Sylvaner, Grüner Veltliner, Pinot Grigio, Kerner: un poker d’assi

Gli splendidi vigneti della Cantina Colle Isarco di Ponte Gardena

Questa straordinaria cuvée nasce dalla selezione delle migliori uve delle quattro varietà più importanti della Valle Isarco: il Sylvaner, il Grüner Veltliner, il Pinot Grigio e il Kerner. 

Il Sylvaner dona eleganza e frutto, il Grüner Veltliner porta i suoi intriganti sentori speziati, il Pinot Grigio conferisce struttura e potenza, infine il Kerner mette in gioco la sua raffinata aromaticità, regalando, assieme, un ritratto autentico del territorio di montagna da cui nasce questo vino.

Un vino di grande fascino, vibrante, destinato a sfidare il tempo

Peter Girtler, chef del ristorante Einhornstube (2 stelle Michelin) di Vipiteno

Le varietà sono state vinificate separatamente e poi unite per la creazione del blend, che ha poi maturato 18 mesi sulle fecce nobili in barrique ed è affinato per altri 18 mesi in bottiglia. 

Il risultato è un vino di grande fascino di un bel colore giallo paglierino dai riflessi diorati e dagli aromi intriganti.

Al primo impatto è la pietra focaia a prevalere e a fare da contraltare ai sentori di fiori bianchi, pesca, pepe bianco, note di incenso con una chiusura delicatamente agrumata e una spiccata sapidità. Al sorso è voluminoso, vibrante, con una tensione gustativa che è la premessa per assicurare a questa cuvée una longevità di almeno 10 anni. 

Prevalgono sensazioni di frutta matura e spezie, in un insieme minerale di grandissima classe. L’annata del debutto di Adamantis è la 2020, la produzione è limitata a 2 mila bottiglie. Il prezzo 98 euro.

Perfetto con i canederli, con i formaggi d’alpeggio o con il salmerino agli aromi di montagna, Adamantis si sposa con molti piatti di mare a partire dalle crudità per arrivare fino ai più complessi secondi di pesce oppure con alcuni risotti e preparazioni di carni bianche. 

La Cantina Valle Isarco: 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 comuni

Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige. Oggi i soci sono 135 che coltivano 150 ettari di vigneti in 11 Comuni: Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié, Renon e Bolzano. Ogni anno vengono prodotte 950 mila bottiglie che rappresentano 14 varietà (10 a bacca bianca, 4 a bacca rossa), per un totale di 28 etichette la cui punta di diamante è rappresentata dalla selezione “Aristos” e dalle edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner

Il 98% della produzione della Cantina è dedicata ai vini bianchi, dove primeggia il Kerner affiancato dal Sylvaner, dal Grüner Veltliner, dal Gewürztraminer e dal Müller Thurgau. Il fatturatoè di 6 milioni di euro, conquistato nel canale Ho.re.ca per l’85% in Italia (di cui la metà in Alto Adige) e per il 15% all’estero. 

A guidare la Cantina Valle Isarco ci sono il presidente, in carica dal 2010, Peter Baumgartner, e il direttore generale Armin Gratl, che ricopre questo ruolo dal 2013. Negli ultimi cinque anni la Cantina ha investito oltre 2 milioni di euro per migliorare la propria struttura e le proprie tecnologie.

In alto i calici. Prosit. (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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