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Quel gioiello bio della Cantina di Riva

Quel gioiello bio della Cantina di Riva

Quel gioiello bio della Cantina di Riva

Il Sauvignon blanc biologico “Dòs de Nòa” annata 2021 premiato dalla Guida “Il vino per tutti” con la clessidra di platino.

Vino e olio. Sono l’orgoglio della Cantina e del Frantoio dell’Agraria di Riva del Garda, cooperativa che sta per festeggiare i 100 anni di vita. 

Nata agli inizi del secolo scorso per supportare l’agricoltura nel comprensorio trentino dell’Alto Garda, territorio alpino baciato dal microclima mite del lago e da un terreno di origine glaciale (sabbioso nel fondovalle, calcareo in quota), l’Agraria di Riva oggi è una cooperativa a economia circolare che rientra nella galassia Càvit e raccoglie 300 soci che coltivano i terreni compresi tra i comuni di Riva del Garda, Arco, Dro, Nago-Torbole, Tenno e Valle di Ledro.

Una cantina storica (100 anni di vita ) dotata delle più moderne tecnologie

La sede della Cantina di Riva del Garda con l’annesso frantoio dell’Agraria

Il 65% della produzione viticola della storica Cantina di Riva si concentra sulle uve bianche. 

La Cantina è dotata delle più moderne tecnologie al pari degli impianti all’avanguardia (Pieralisi) del Frantoio per la frangitura, l’estrazione e la separazione delle olive raccolte con sistemi tradizionali da un centinaio di famiglie che curano amorevolmente un patrimonio di oltre 85 mila piante distribuite sul territorio dell’Alto Garda e in Valle dei Laghi.

Ampiamente meritato il punteggio (91 centesimi) del Sauvignon Blanc biologico

Brindano il direttore Massimo Fia, l’enologo Furio Battelini e il presidente Giorgio Planchenstainer

Una delle “chicche” della Cantina di Riva è il Sauvignon Blanc biologico “Dòs de Nòa” premiato con la clessidra di platino (il riconoscimento più prestigioso che viene assegnato ai vini che superano il punteggio di 90 centesimi) dalla Guida 2023 “Il Vino per tutti”. 

Lo avevo assaggiato qualche mese fa all’Enoteca dell’Agraria di Riva, anfitrione il sommelier Andrea Caschili. 

L’ho riassaggiato nei giorni scorsi come commissario del Concorso assieme ai colleghi Francesco Turri, Piero Rotolo, Bruno Fulco e Umberto Faedi. Ed il giudizio è stato unanime: ampiamente meritata la clessidra di platino. Punteggio 91 centesimi.

Il Sauvignon Blanc “Dòs de Nòa” nasce sulla collina terrazzata di Tenna 

Il nostro Giuseppe Casagrande con il direttore della Cantina di Riva, Massimo Fia

Affinato in barrique e tonneau francesi da uve Sauvignon Blanc in purezza coltivate nei vigneti della collina terrazzata di Tenno e per la precisione sul dosso di Fontanelle (da qui il nome: “Dòs de Nòa”), questo gioiello della Cantina di Riva si presenta con un bel colore brillante giallo paglierino carico. 

Al naso è un’esplosione di sfumature floreali (sambuco), vegetali (ortica) e aromatiche con prevalenza di agrumi (pompelmo rosa in particolare) e piacevoli note tostate di nocciola e mandorla con un finale vanigliato. In bocca è equilibrato, piacevolmente sapido, con una lunga persistenza aromatica sorretta da una struttura importante.

Straordinariamente versatile, il «Dòs de Noa» può accompagnare non solo alcuni piatti ricercati di pesce (di lago e di mare: filetti di lavarello in agrodolce, tartare di ricciola, cavatelli all’acciuga del Cantabrico), ma anche molte ricette della tradizione dell’entroterra gardesano: ad esempio il coniglio pancettato o il roast beef di agnello con crema di topinambur.

Poche bottiglie che rispecchiano le potenzialità dell’Alto Garda

Parole di soddisfazione per la clessidra di platino assegnata dalla Guida “Il vino per tutti” al Sauvignon Blanc biologico “Dòs de Nòa” 2021 hanno espresso il direttore della Cantina di Riva Massimo Fia, l’enologo Furio Battelini e il presidente Giorgio Planchenstainer. 

“Nonostante sia stata caratterizzata da un andamento stagionale alterno e con situazioni estreme, l’annata 2021 ci ha regalato grandi soddisfazioni grazie soprattutto al rigoroso lavoro di selezione nei vigneti” ha commentato l’enologo Furio Battelini, direttore tecnico della Cantina di Riva. 

Per quanto riguarda in particolare il “Dòs de Nòa”, Battelini ha sottolineato che è un esempio emblematico di una nuova sfaccettatura dell’Alto Garda. 

“Un vino – ha aggiunto – che con la sua modernità rispecchia il meglio di un territorio dalle caratteristiche uniche. Un vino che ci permette di esprimere tutte le nostre straordinarie potenzialità».

La produzione di questo Sauvignon Blanc biologico va ad aggiungersi alla prestigiosa linea «Le Selezioni» della cantina rivana. Dell’annata 2021 sono state prodotte 2.933 bottiglie.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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