La parola ai produttori

Prosit con Julia e Karoline Walch

Prosit con Julia e Karoline Walch

Prosit con Julia e Karoline Walch

Le sorelle Julia e Karoline Walch con la mamma Elena

Le due sorelle da dieci anni sono al timone dell’azienda di famiglia, la storica cantina Elena Walch di Termeno. Passione, progetti ed impegni per il futuro.

A Termeno comandano le donne. Ecco perchè non è fuori luogo parlare di un vero e proprio matriarcato.

Quella che siamo per raccontarvi è la storia, tutta al femminile, di due giovani donne del vino che da dieci anni hanno affiancato un’altra donna, mamma Elena, al timone dell’azienda agricola di famiglia: la cantina Elena Walch di Termeno.

Un’azienda storica che oltre alle tenute altoatesine Vigna Kastelaz, sopra il paese di Termeno, e Castel Ringberg a Caldaro, possiede un vigneto di dieci ettari in Trentino, a Seregnano, per la precisione, nel comune di Civezzano dove nascerà il primo Trentodoc della famiglia Walch.    

Julia e Karoline, la quinta generazione della famiglia Walch

Le sorelle Julia e Karoline con la mamma Elena Walch

Le protagoniste della storia sono Julia (classe 1986) e Karoline (classe 1988), due splendide rappresentanti della quinta generazione della famiglia Walch, una famiglia di viticoltori altoatesini. Da dieci anni Julia e Karoline guidano l’azienda di famiglia che fu fondata nel lontano 1869 e, da allora, è gestita dalla famiglia Walch e dagli anni Settanta del secolo scorso da Elena Walch, architetto di professione con la passione per il vino.

Chi conosce e frequenta l’azienda Walch non può non essere rimasto colpito dalla grande passione di Julia e di Karoline Walch per questo lavoro che si identifica in una visione planetaria, senza confini, nell’impegno per la sostenibilità, eper il rispetto del paesaggio e della terra.

Il rapporto virtuoso con la natura rispettando paesaggio e ambiente

La vigna Kastelaz della tenuta Elena Walch, sopra l’abitato di Termeno

“Per noi il vino è Famiglia – dichiarano all’unisono – e rappresenta il risultato di un rapporto con la natura in

continua evoluzione, proprio per questo affascinante e allo stesso tempo impegnativo, una relazione che richiede dedizione, rispetto e pazienza”.

Le sorelle Walch guidano insieme l’azienda per proseguire sulla via tracciata negli anni dall’innovativo

approccio della madre, Elena Walch, che ha saputo rivoluzionare la visione vitivinicola in azienda e portare nuove modalità e tecniche di produzione che le sono valse il titolo di “pioniera” nella sua regione. Ispirata dall’amore per questa terra e per alcune delle vigne più belle dell’Alto Adige – “Kastelaz” e “Castel Ringberg” – Elena Walch ha influenzato, con il suo impegno e la sua grande passione, le scelte professionali delle figlie Julia e Karoline. E se l’ampiezza di vedute è certamente nel Dna Walch, Julia e Karoline hanno maturato visione e prospettiva anche grazie allo loro formazione ed esperienze all’estero.

Una cantina all’avanguardia per estrarre dalle uve il nettare divino

La splendida tenuta di Castel Ringberg, gioiello della famiglia Walch

Nel 2013 Julia e Karoline iniziano a gestire insieme l’azienda di famiglia, dove oggi si suddividono ambiti e

competenze. I progetti seguiti e realizzati dalle sorelle Walch, in questi dieci anni, sono diversi e il loro è un

impegno incessante: “Nel 2015 abbiamo creato a Termeno una cantina gravitazionale all’avanguardia perché, se il segreto del vino risiede nella vigna, in cantina è necessaria tutta la cura possibile per estrarre dall’uva il suo autentico potenziale” racconta Karoline Walch. 

E la modernizzazione è entrata nel 2022 anche nel cuore del “monopole” classificato come “Vigna” nella tenuta di Castel Ringberg, dove è stata portata a nuova vita la cantina Gutskeller per far maturare all’origine i vini bianchi di questo pluripremiato “Single Vineyard”.

Sulle etichette delle varie tenute la menzione geografica “Vigna” 

Oltre alle innovazioni introdotte in cantina in questi anni, Julia e Karoline continuano ad esplorare con nuovi

sguardi gli elementi qualitativi dei vini, a partire dai vigneti, ad esempio attraverso l’accurata selezione di parcelle di uve dai loro vigneti che vengono vendemmiate esclusivamente a mano. “Nel 2015 abbiamo introdotto in etichetta, tra i primi in Alto Adige, la menzione aggiuntiva “Vigna” per i vini che provengono dai vigneti storici “Vigna Kastelaz” e “Vigna Castel Ringberg”, spiega Julia Walch. Una menzione geografica aggiuntiva che descrive un vigneto rigorosamente definito e limitato cartograficamente e che attesta che le uve del vigneto vengono vinificate separatamente da anni. Produrre vini “Single Vineyard” è considerata una delle più grandi sfide per un viticoltore e rappresenta una garanzia di rigorosa tracciabilità e altissima qualità per il consumatore.

L’orgoglio di Julia e Karoline Walch: l’esclusivo Pinot Nero Riserva “Aton” 

Un progetto, di cui Julia e Karoline Walch vanno particolarmente orgogliose, è il vino rosso di punta dell’azienda: “Aton” Pinot Noir Riserva Alto Adige DOC, una piccolissima ed esclusiva produzione risultato di anni di osservazione, ricerca e rigidissima selezione per una Grande Cuvée. Dell’annata 2018 sono state prodotte 2.788 bottiglie.

E la ricerca continua anche su nuovi versanti, ad esempio, a fronte dei cambiamenti climatici in corso, stanno

verificando le potenzialità di Pinot Bianco, Pinot Noir e Pinot Grigio su un vigneto ad alta quota (1000 metri).

Per continuare a salvaguardare l’incantevole paesaggio dove operano, si impegnano quindi in cantina e in vigneto con una serie di buone pratiche che contribuiscono concretamente a preservare l’ambiente. 

La sostenibilità è uno dei cardini della filosofia aziendale di Julia e Karoline

Lavorare secondo principi sostenibili è il fulcro della filosofia aziendale di Julia e Karoline Walch. Per questo nel 2021 hanno deciso di far redigere il primo Bilancio CO2, iniziativa parte dell’ampio programma dedicato alla sostenibilità nel quale rientrano numerose azioni e interventi, come l’installazione – appena ultimata – di un ulteriore impianto fotovoltaico per arrivare a coprire il 60% del consumo di elettricità.

L’adesione all’Associazione internazionale “Le Donne del Vino”

Julia e Karoline hanno recentemente aderito all’Associazione internazionale “Le Donne del Vino”, la cui sezione regionale era stata avviata 25 anni fa proprio da Elena Walch.

Le sorelle Walch entrano così a far parte ufficialmente di un network di donne impegnate attivamente per accrescere la cultura del vino e il consumo responsabile, per valorizzare il ruolo della donna imprenditrice nel settore vitivinicolo ed enoturistico, per favorire iniziative condivise e formazione, per portare la voce delle “Donne del Vino” alle Istituzioni e alle organizzazioni del vino italiane ed estere.

Un bellissimo viaggio, dunque, per vini che sanno esprimere la forza della determinazione, la particolarità dei

luoghi bellissimi dove nascono, la leggerezza dell’intuito e l’unicità di un percorso che diventa una nuova

grande storia da raccontare. Firmata da Julia e Karoline per Elena Walch. In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio