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Medaglia d’oro Antonio Carpenè

Medaglia d’oro Antonio Carpenè

Medaglia d’oro Antonio Carpenè
Consegnato il 52° riconoscimento al miglior enotecnico della scuola enologica di Conegliano da Rosanna Carpenè, quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica Italiana e presidente della Fondazione Its Cerletti.

Medaglia d’oro Antonio Carpenè

Andrea Bresolin di Pordenone, diplomato nell’anno 2012-2013 con il massimo dei voti, si è aggiudicato la 52° medaglia d’oro “Antonio Carpenè” come miglior enotecnico della scuola enologica di Conegliano.

A consegnare il prestigioso riconoscimento, Rosanna Carpenè, quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica Italiana e presidente della Fondazione Its Cerletti. Il riconoscimento è stato istituito nel 1902 dalla stessa Famiglia Carpenè per premiare il miglior enotecnico dell’anno, valutato secondo una serie di parametri che richiedono ai candidati requisiti di particolare merito acquisiti nell’arco dell’intero percorso formativo.

“Il rapporto tra la mia famiglia e la scuola enologica è sempre stato molto solido e reciprocamente proficuo – ha commentato Rosanna Carpenè al termine della premiazione – perché la famiglia Carpenè, ha sempre creduto nella formazione e nella diffusione della cultura enologica tra le nuove generazioni. E’ stato infatti il mio trisavolo Antonio Carpenè a volere che proprio qui a Conegliano nascesse un Istituto, in cui si potesse studiare il vino sotto ogni aspetto, da quello più scientifico sino alle strategie di promozione e valorizzazione”.

Oggi la scuola enologica di Conegliano è un importante centro di studio e di ricerca che ogni anno conta oltre 1.400 allievi. “E’ un premio che ripaga il grande impegno che ho messo per raggiungere il mio obiettivo – ha spiegato – e sono onorato di ricevere direttamente dalle mani della presidente della Fondazione Rosanna Carpenè questo riconoscimento attribuito ad allievi che abbiano dimostrato nell’arco di tutto il percorso di studi di rappresentare un’eccellenza, possedendo determinati requisiti particolarmente selettivi”.

Il premio, a cadenza annuale, è stato istituito oltre 100 anni fa (con un intervallo nei periodi bellici) e il fatto che quello di quest’anno fosse il 52° riconoscimento consegnato è la testimonianza che quei requisiti di particolare merito non sono stati riscontrati ogni anno, a difesa dell’altissimo livello di preparazione che ambisce premiare.


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