Vino e Ristoranti

Maculan brinda con il suo primo Piwi

Maculan brinda con il suo primo Piwi

Maculan brinda con il suo primo Piwi

Anche la storica cantina di Breganze crede nel progetto Vitigni Resistenti. Ed ecco il primo rosso, un blend di uve Cabernet Volos e Merlot Khorus. Il nome “MaWi” è un omaggio all’enologa della famiglia: Maria Vittoria Maculan.

Fiocco rosa in casa Maculan.

Nei giorni scorsi la storica realtà vitivinicola di Breganze (Vicenza) ha brindato con il suo primo Piwi aziendale: il MaWi Rosso.

L’etichetta nasce da uve Cabernet Volos e Merlot Khorus, varietà resistenti alle malattie fungine che richiedono minori trattamenti in vigna. Con “MaWI” Maculan esplora un’esperienza vitivinicola che unisce la tutela del territorio ai tratti stilistici dell’azienda.

Anche il packaging pensa all’ambiente e alla sostenibilità: la bottiglia in vetro dal peso inferiore ai 450 grammi veste un’etichetta ottenuta interamente da cotone riciclato.

La Cantina ha avviato il progetto PIWI vitigni resistenti nel 2017 con l’iniziale messa dimora di 4.000 viti di Merlot Khorus e Sauvignon Rytos, due varietà selezionate dall’Università di Udine, e in seguito altre 4.300 viti di un’altra varietà: il Cabernet Volos.

Nel 2020 Maculan è tra le sette aziende protagoniste dell’iniziativa “Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina” grazie all’introduzione di varietà resistenti in vigneto, ottenendo così il Passaporto Ambientale che favorisce la progettazione e la commercializzazione di nuovi prodotti agroalimentari, rispettosi dell’ambiente. 

L’enologa Maria Vittoria Maculan tra le barriques della Cantina di Breganze

L’iniziativa, finanziata dal Programma di sviluppo rurale della Regione Veneto, ha visto la stipula dell’accordo volontario con l’allora Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), per cui le realtà coinvolte si impegnavano nella riduzione dell’impronta ambientale di uno o più prodotti sotto la guida del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.

“I vigneti di MaWi – spiega Maria Vittoria Maculan, donna del vino nonchè enologa dell’azienda di Breganze – sono resistenti alle principali avversità della vite, quali peronospora e oidio, e ricevono solo due trattamenti fitosanitari in tutta la stagione produttiva, a differenza dei dieci da eseguire con i sistemici e dei diciotto necessari con il biologico.

Questo significa un ridotto impiego di carburante e di risorse idriche, nonché una diminuzione importante delle emissioni di anidride carbonica nell’ecosistema circostante.

“MaWi” si dimostra un vino attento all’ambiente, che abbina sostenibilità, ricerca enologica e un’esperienza gustativa di qualità”.

Il nome del vino prende proprio ispirazione dal diminutivo di Maria Vittoria, Mavi: così nasce “MaWi”, che racchiude in una sola dicitura il nome Maria Vittoria – prima promotrice del progetto, curato dall’enologa fin dal principio – l’azienda Maculan e i vitigni PIWI.

Per proporre la migliore interpretazione delle uve di Cabernet Volos e Merlot Khorus, Maculan procede con la raccolta manuale dei grappoli, seguita da una fase di leggero appassimento.

 

La vinificazione avviene in piccoli tini di acciaio con quattro follature al giorno che introduce un affinamento di 12 mesi in barriques di rovere, nuove e usate.

Dal colore rubino intenso, “MaWi” presenta al naso note di frutta rossa matura, leggermente speziate, e in bocca regala un sorso ricco, rotondo e persistente.

“MaWi” è disponibile nello shop dell’azienda e nelle migliori enoteche a partire da 11 euro (+ Iva) nel formato 0,75 litri. In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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