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La dieta vincente di Jannik Sinner

La dieta vincente di Jannik Sinner Ama le carote, ricche di vitamine, apprezza il "fish&chips", il sushi, la pizza, gli spaghetti

La dieta vincente di Jannik Sinner

L’altoatesino Jannik Sinner alza la coppa dopo lo storico trionfo a Wimbledon

Ama le carote, ricche di vitamine, apprezza il “fish&chips”, il sushi, la pizza, gli spaghetti e va matto per i dolci. Lo chef Bruno Barbieri gli ha dedicato un soufflé alla carota con caviale. La dieta degli altri campioni: Alcaraz e Djokovic.

All’indomani della storica impresa di Jannik Sinner a Wimbledon (primo italiano a trionfare dopo 148 anni nel tempio del tennis mondiale) la rivista “Italia a Tavola” di Alberto Lupini,  ha dedicato un ampio servizio alla dieta vincente del campione altoatesino e ai regimi alimentari di altri due campionissimi del tennis: lo spagnolo Carlos Alcaraz e il serbo Novak Djokovic. 

Ama le carote, ricche di vitamine, di betacarotene e preziosa fonte di fibre

La cerimonia di premiazione nel tempio dell’All England Club di Wimbledon

L’altoatesino Jannik Sinner segue una dieta particolare volta a migliorare le proprie “performance” sul campo. Sveliamo alcuni ingredienti e i segreti della sua dieta personalizzata.

Sinner, noto per il suo fisico impeccabile, ha sempre dichiarato di amare le carote. Durante le partite, è solito consumarle durante il cambio campo.

Una passione, quella per le carote, che ha generato un vero e proprio club di fan entusiasti che si sono autoproclamati “Carota Boys”: cinque ragazzi che, ispirati dalla capigliatura rossa di Sinner, si vestono come gli ortaggi durante le partite, diventando un fenomeno virale e un’attrazione durante le partite.

Le carote  – ricordano i nutrizionisti – sono ricche di betacarotene, che il corpo converte in vitamina A, favorendo la salute della vista e della pelle.

Sono una preziosa fonte di fibre, di antiossidanti e di  vitamine come la C, e contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario.

Ma apprezza anche il “fish&chips”, il sushi, la pizza e adora i dolci

Jannik Sinner è anche testimonial del Parmigiano Reggiano

Nonostante l’amore per le carote, Sinner confessa peraltro di non amare troppe verdure nel suo piatto.

L’altoatesino, infatti, non disdegna di concedersi qualche “fish&chips”, piatto che ha imparato ad apprezzare durante le trasferte nei tornei internazionali e che consuma regolarmente poiché fornisce proteine e gli acidi grassi Omega-3 contenuti nel pesce e consigliati per un regime alimentare salutistico.

Inoltre, anche se la tradizione altoatesina non comprende pizza e sushi, Sinner ha dichiarato di apprezzarli molto. Ma c’è una cosa – ha giurato – che non farà mai nella vita: mangiare insetti. «So che c’è molta gente che lo fa, per me è un’esperienza impensabile, non potrei mai fare una cosa del genere» ha rivelato in una intervista.

Sinner è anche un discreto cuoco: ha ereditato la passione dal papà

Jannik Sinner testimonial del Caffé Lavazza Espresso Italiano dal 1895

Sinner è anche un discreto cuoco, anche se a casa è il papà a occuparsi della cucina avendo e gli  abbracciato fin da giovanissimo questa professione.

Hanspeter, 59 anni, infatti, è stato per anni il cuoco del Rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina (mitici i suoi Knödel), mentre Siglinde – la mamma, sempre emozionatissima in tribuna – si occupava dell’accoglienza ai clienti. 

Jannik ama la pasta (in particolare gli spaghetti con il pomodoro e una spolverata di Parmgiano Reggiano), ma la sua vera passione sono i dolci. Non rinuncia mai a concedersene uno e assicura che non perderà mai una partita per colpa di un dolce: «Mi piacciono tantissimo” ha dichiarato.

E dopo il dolce, in casa Sinner non manca mai un buon caffè, Lavazza… naturalmente.

Lo chef Bruno Barbieri gli dedica un soufflé alla carota con caviale

Lo chef pluristellato Bruno Barbieri, grande fan di Sinner

Il pluri stellato chef Bruno Barbieri, superstar televisiva, non che grande  tifoso di Sinner, ha seguito la super sfida con Alcaraz indossando per l’occasione un maglioncino bianco scollato, pantaloncini bianchi e bandana arancione in testa, ha dichiarato al “Corriere della Sera”.

E dopo il trionfo a Wimbledon ha promesso che gli dedicherà un piatto gourmet: un soufflé alla carota. Il soufflé è un piatto tpico della cucina francese.

“Un piatto soffice – ha dichiarato Barbieri – che cresce lentamente senza gonfiarsi troppo. E visto che stavolta dobbiamo tirarcela un po’, aggiungerò sopra il soufflé un po’ di caviale.”

La dieta degli altri campioni: lo spagnolo Carlo Alcaraz, numero 2 al mondo

Il serbo Novak Djokovic, 37 anni, già numero 1 al mondo (ora è sesto)

Due parole anche sulla dieta degli altri campionissimi del tennis.

Lo spagnolo Carlos Alcaraz, classe 2003, El Palmar (Murcia) numero due al mondo, ha come preparatore atletico Alberto Lledò.

In una intervista a un magazine specializzato, Lledò ha dichiarato che “un atleta come Alcaraz ha bisogno di glucosio che funge da riserva energetica, ma anche di carboidrati, di grassi e di proteine per il recupero e per generare massa, in base al lavoro da svolgere.

” E ha aggiunto: “Abbiamo fatto un gran lavoro di educazione alimentare con Alcaraz, che ha portato i suoi frutti. Carlos era abituato a mangiare pochissimo per gli standard di un atleta.

Aveva le abitudini di un ragazzo qualsiasi. Ovviamente il cambiamento non è stato semplice, ma era fondamentale per aggiungere peso e massa muscolare.”

La dieta ferrea del serbo Novak Diokovic prevede anche un digiuno

Sinner nella veste di brand ambassador del Pastificio abruzzese De Cecco

Se la dieta di Jannik Sinner è abbastanza “elastica”, quella di Novak Djokovic, serbo di 37 anni e già numero 1 al mondo (ora è sesto), è decisamente più ferrea.

La sua attenzione ai dettagli nella scelta degli alimenti è evidente sin dal mattino, quando inizia la giornata con un bicchiere di acqua calda o a temperatura ambiente con del limone, evitando l’acqua fredda per non costringere il corpo a spendere energia per riscaldarla. Subito dopo, un frullato verde contenente alghe, come la spirulina, sedano, spinaci e frutta varia.

La frutta costituisce una componente fondamentale della dieta del tennista serbo, fornendo l’energia necessaria per gli allenamenti e le sessioni in palestra. 

Djokovic cerca di limitare il tempo dedicato al pasto, praticando un digiuno di 14-16 ore al giorno per ridurre al minimo l’energia impiegata nella digestione. Ogni aspetto della sua alimentazione è attentamente misurato, con un consumo energetico ridotto al minimo.

Djokovic: carboidrati a pranzo, solo proteine vegetali a cena 

I Carota Boys sono diventati un fenomeno mondiale e un’attrazione durante le partite di Sinner

La colazione consiste in una ciotola di muesli biologico, senza glutine, avena, frutta secca e due cucchiai di miele di manuka, noto per le sue proprietà fitoterapiche. I primi carboidrati complessi vengono introdotti soltanto a pranzo.

La dieta base di Djokovic è costituita da alghe, piante e verdure, ma i suoi pasti includono anche riso, patate e quinoa a pranzo, sempre accompagnati da alimenti di origine vegetale.

La cena, consumata entro le ore 19, è incentrata sulle proteine provenienti esclusivamente da fonti vegetali, con il tofu come protagonista principale.

La dieta di Djokovic, priva di carne e pesce, segue una routine rigorosa che si ripete per 365 giorni all’anno, senza concessioni a ciò che comunemente definiremmo “sgarri”.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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