Stile e Società

Kurtatasch, 125 di storia vitivinicola altoatesina

Kurtatasch, 125 di storia vitivinicola altoatesina Modello vincente di cooperazione, la Cantina di Cortaccia (190 famiglie)

Kurtatasch, 125 di storia vitivinicola altoatesina

Il presidente della Cantina Kurtatasch Andreas Kofler

Modello vincente di cooperazione, la Cantina di Cortaccia (190 famiglie) guarda al futuro con fiducia, all’insegna del motto “Viribus Unitis”. La linea “Selection” si rinnova: nuove bottiglie e nuovo logo: i tre cipressi.

In alto i calici! La Cantina altoatesina Kurtatasch (Cortaccia sulla Strada del Vino) compie 125 anni. Una tappa importante, un anniversario prestigioso che rappresenta non solo un traguardo da celebrare, ma anche un’occasione per riaffermare l’impegno verso un futuro costruito insieme: “Viribus Unitis”, come suggerisce la famosa frase latina adottata dalla cooperativa altoatesina ricordando Francesco Giuseppe che nel 1848 scelse proprio questo motto come simbolo identitario dell’Impero austro-ungarico. 

E’ dal 1900 che la cantina unisce storia, tradizione e progetti innovativi grazie all’impegno condiviso e all’entusiasmo dei 190 soci e delle nuove generazioni che guardano al futuro con fiducia nonostante la contrazione globale dei consumi e i nuovi stili di vita. Kurtatasch continua ad evolversi (ultime novità la bottiglia leggera e il nuovo packaging della linea “Selection”) nel rispetto del territorio e della sua comunità.

Un nuovo modello di cooperazione all’insegna del motto “Viribus Unitis”

La facciata esterna della nuova Cantina Kurtatsch realizzata in lastre di dolomia

La Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica all’insegna del motto “Viribus Unitis”. I soci producono in modo sostenibile vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza e il loro terroir, unico ed esclusivo. 

Un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio e che del paesaggio racchiude elementi naturali differenzianti: la dolomia su tutti, utilizzata come materiale di costruzione che svela la vera essenza del panorama circostante. 

“Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino” ha dichiarato il presidente Andreas Kofler all’inaugurazione della nuova cantina.

Un percorso lungo un secolo: 125 anni di sfide, conquiste e innovazioni

 

Le bottiglie della linea Selection della Cantina Kurtatasch con il nuovo logo

La storia di Cantina Kurtatsch è lunga oltre un secolo, ed è segnata da sfide, conquiste e innovazioni.

“I primi decenni della cooperativa furono attraversati da eventi difficili come la Prima Guerra Mondiale – racconta Andreas Kofler, presidente della cantina – e la diffusione della fillossera con conseguenti gravi difficoltà economiche.

Dopo i duri anni del Secondo Dopoguerra, segnati da  fame e miseria, si aprì una fase di svolta per la cantina.

Maturò un cambio di mentalità radicale che portò a superare una produzione orientata alla quantità per abbracciare una nuova visione fondata sulla qualità. Visione che ancora oggi portiamo avanti nelle nostre scelte quotidiane, in vigna così come in cantina.”

Il vino simbolo della rinascita: il Cabernet Sauvignon Riserva Freienfeld


Simbolo concreto di questa trasformazione (meno quantità, più qualità) fu il primo millesimo 1988 del Cabernet Sauvignon Riserva Freienfeld, ancora oggi uno dei vini iconici della cantina.

In quegli stessi anni nacque una nuova barricaia, vennero acquistate nuove botti e si avviò una riconversione mirata dei vigneti, puntando su varietà di pregio legate alle specifiche caratteristiche delle singole zone. Tutto questo è stato possibile grazie allo spirito di coesione che ha sempre animato la cooperativa.

Negli ultimi vent’anni, questa visione ha guidato l’evoluzione della cantina: sono nate nuove creazioni enologiche, è stata rinnovata l’immagine aziendale e ampliata la sede, con scelte architettoniche che riflettono il forte legame con il territorio. Tutto con un unico obiettivo: esprimere al massimo il potenziale delle straordinarie vigne che si estendono dai 220 ai 900 metri di altitudine.

Un percorso reso possibile grazie allo spirito di coesione che da sempre la anima, e alla forza di un modello che mette al centro la partecipazione, il senso di responsabilità condivisa e la fiducia reciproca: i veri motori di una crescita duratura.

Andreas Kofler: “La Carta della Sostenibilità condivisa dai 190 soci”

 

A 125 anni dalla sua fondazione, la Cantina si conferma un modello cooperativo solido e attuale. I 190 soci, ciascuno con in media circa un ettaro di vigneto, conoscono in profondità ogni appezzamento e intervengono in modo preciso e tempestivo. La combinazione tra competenza artigianale e forza collettiva rappresenta ancora oggi il cuore del progetto.


“Tra il 2014 e il 2020, la cantina ha compiuto un passo decisivo condividendo con tutti i soci una Carta della Sostenibilità che definisce principi, obiettivi e responsabilità comuni” ha sottolineato  Andreas Kofler.  “Un momento chiave – ha aggiunto – che ha dato una base concreta e partecipata al percorso attuale. La sostenibilità viene oggi vissuta in modo trasversale in tutte le aree dell’attività, come naturale espressione della nostra struttura cooperativa.”

Adottati i protocolli per la coltivazione biologica, biodinamica e integrata


All’interno della cooperativa convivono oggi tutte e tre le forme di coltivazione: biologica, biodinamica e integrata secondo il protocollo Sqnpi (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) che certifica e garantisce la genuinità del prodotto.

A partire dal 2026, l’obiettivo è che il metodo della produzione integrata sia certificato al 100%.

Questo impegno continua a evolversi: lo dimostrano l’installazione dell’impianto fotovoltaico, l’introduzione della bottiglia leggera e l’attenzione costante all’efficienza e alla riduzione dell’impatto sul territorio.

“Il nostro approccio è quello di agire con coerenza, passo dopo passo, costruendo un futuro sostenibile insieme ai nostri soci, coinvolgendo tutti e portando avanti questo percorso in modo condiviso e responsabile”, ha concluso Kofler.

L’adesione alle Unità Geografiche Aggiuntive, un motivo di orgoglio

Un ulteriore passo avanti e un motivo di orgoglio è rappresentato dall’adesione al sistema delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA), recentemente riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole. Con nove gioielli provenienti da parcelle selezionate (Graun, Penon, Penon-Hofstatt, Penon-Kofl, Glen, Mazon, Frauenrigl e Brenntal) la Cantina Kurtatsch è oggi la realtà altoatesina con il maggior numero di etichette UGA. Una leadership che conferma l’impegno nel valorizzare le connessioni tra vitigno, suolo e microclima, per una produzione autenticamente territoriale.

“La nostra forza più grande risiede nell’identità territoriale profonda e ben definita. Con i nostri nove vini di UGA, siamo un punto di riferimento per la valorizzazione delle zone dell’Alto Adige” ha dichiarato il Kofler.

La linea “Selection” si rinnova nel segno della sostenibilità 

 

Con la nuova annata, la linea “Selection” si presenta con un design più pulito, autentico e sostenibile. La riduzione del peso da 550 a 395 grammi consente un risparmio di 135 grammi di CO₂ per bottiglia – ovvero circa 107 tonnellate di CO₂ all’anno. Il relativo logo è visibile sia sull’etichetta che sul cartone.

Anche nella scelta del materiale del cartone è stata data priorità alla sostenibilità: composto per il 75% da materiale riciclato, stampato solo in minima parte e caratterizzato da un aspetto naturale e luminoso – perfettamente in linea con il design.

La linea “Selection” rappresenta così un esempio concreto di sostenibilità applicata al prodotto e un modello che, passo dopo passo, verrà esteso anche alle altre linee della cantina.

Il logo sulle etichette: i  tre cipressi simbolo del clima mite di Cortaccia

Il nuovo design valorizza l’essenza del territorio, unendo elementi alpini e mediterranei: i tre cipressi – simbolo del clima mite di Cortaccia – e il profilo stilizzato della catena montuosa che sovrasta il paese, raccontano visivamente il legame tra natura e comunità. Anche l’etichetta è stata rivista in chiave più pulita e leggibile, con il logo Kurtatasch reso più visibile e integrato in una grafica armoniosa e contemporanea.

Nei prossimi anni, Cantina Kurtatsch intende rafforzare il proprio ruolo all’interno del panorama vitivinicolo altoatesino, puntando sull’evoluzione del modello cooperativo e su una visione condivisa che coinvolga attivamente anche le nuove generazioni. La sfida sarà dare continuità a un percorso basato sulla responsabilità collettiva, sull’innovazione costante e su un forte radicamento territoriale.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)

Cantina Kurtatsch Soc. Agr. Coop.
Strada del Vino 23
39040 Cortaccia (BZ)
Alto Adige – Italia
Tel. Ufficio: +39 0471 880 115
Tel. Enoteca: +39 0471 881 496
info@kellerei-kurtatsch.it

https://www.kellerei-kurtatsch.it/it/

 


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