Vino e Ristoranti

Il vino made in Italy alla conquista dei mercati cinesi e anglofoni

Con Aie (Associazione italiana export) a Vinexpo 98 etichette di sei grandi regioni vinicole.

 
Obiettivo Cina e mercati anglofoni per il vino made in Italy, con 98 etichette della collettiva organizzata dall’Associazione Italiana Export si presentano a Vinexpo (Bordeaux, 14-18 giugno) mettendo in campo la produzione di sei grandi regioni vinicole italiane attraverso un intenso programma di degustazioni guidate.

 

A condurre i tasting dedicati ai buyer anglofoni sarà Thomas Hyland, wine writer statunitense specializzato in vini italiani, mentre Francesco Ye, general manager di Taste Italy! (compagnia di Shanghai impegnata nella promozione del vino e dell’agroalimentare italiano in Cina) presenterà i vini italiani al mercato cinese.

 

“Appuntamenti come Vinexpo, con il 26 per cento di visitatori – ha dichiarato Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies, azienda leader che cura l’internazionalizzazione di oltre 400 imprese del vino made in Italy e sostiene i partner di Aie – provenienti dall’Asia, in particolare dalla Cina, e il 17 per cento dalle Americhe, rappresentano una piazza strategica per lo sviluppo del mercato del vino italiano”.

 

Saranno rappresentate 9 Docg, 17 Doc e 9 Igt con 11 aziende provenienti da Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Umbria e Sardegna.

 

Vinexpo fa da vetrina a 2.350 espositori da 42 Paesi; creata nel 1981, Vinexpo giunge quest’anno alla 18° edizione e attende 48mila visitatori di oltre 120 nazionalità.

 

Le aziende presentate da Aie a Bordeaux sono: Paolo Saracco (Moscato d’Asti); Vie di Romans (Isonzo); Fantinel (Prosecco); Tenuta Sant’Antonio (Valpolicella); Arnaldo Caprai (Sagrantino di Montefalco); San Filippo (Brunello di Montalcino); Villa Calcinaia (Chianti Classico); Aia Vecchia (Bolgheri); Santadi e AgriPunica (Carignano del Sulcis) e Giogantinu (Vermentino di Gallura).


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