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Il Trentino premiato dal Gambero con 12 “Tre Bicchieri”

Il Trentino premiato dal Gambero con 12 "Tre Bicchieri" Dodici erano l'anno scorso e dodici sono rimasti quest'anno.

Il Trentino premiato dal Gambero con 12 “Tre Bicchieri”

Andrea Luchetta dell’Azienda agricola Bellaveder di Faedo

Dodici erano l’anno scorso e dodici sono rimasti quest’anno.

Questo il verdetto della Guida del Gambero Rosso che ogni anno assegna i famosi “Tre  Bicchieri”, simbolo di eccellenza qualitativa, per quanto riguarda il Trentino.

L’edizione 2024 della Guida, che sarà presentata a Roma il 15 ottobre prossimo, ha assegnato il massimo riconoscimento a sei bollicine Trentodoc e a sei vini fermi.

Assoluta parità, dunque. L’anno scoso il rapporto era di 7 spumanti contro 5 vini fermi. 

Exploit dei vini fermi: Nosiola, Riesling, Teroldego e taglio bordolese

La-famiglia-Donati-Emanuela-Elisabetta-e-Marco-Donati-Mezzocorona.

Senza nulla togliere alla briosità, alla fama ormai consolidata e alle straordinarie “performances” internazionali degli spumanti metodo classico trentini targati Trentodoc, in questa edizione della Guida “Vini d’Italia” del Gambero il Trentino vede un notevole progresso da parte dei vini fermi della tradizione dolomitica. 

Sei i premiati – dicevamo – due bianchi (la Nosiola L’Ora di Pravis e il Riesling di Pojer & Sandri) e quattro rossi: due Teroldego (il Sangue di Drago Donati e il Vigilius De Vescovi Ulzbach che ha bissato l’exploit dell’anno scorso),

un Pinot Nero (Faedi Bellaveder) e il classico taglio bordolese San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga premiato per l’annata 2018 (l’anno scorso la Guida del Gambero aveva assegnato i Tre Bicchieri all’annata 2017). Un vero record che esalta soprattutto il carattere, l’unicità e l’aderenza dei vini fermi del Trentino al territorio.  

Premiata la dedizione di una schiera di vignaioli trentini

Il merito va alla costante dedizione di una schiera di vignaioli, decisi a puntare sulle varietà da uve autoctone, così come anche su vitigni: interpretazioni validissime di Nosiola anzitutto, come l’Ora di Pravis –

Mario Pojer e Fiorentino Sandri nel vigneto di Faedo

vinificato in botti d’acacia, con le uve leggermente surmature come avviene per il Vino Santo, per arrivare ad un bianco che bilancia passato e futuro, enologia con passione, fantasia e curiosità.


Senza tralasciare variazioni a base di Marzemino – un rosso ancora troppo sottovalutato – e la sempre più importante presenza del Teroldego, proposto anche in versioni diverse da quelle della storica Denominazione rotaliana, dalla quale comunque arrivano i due i gioielli premiati quest’anno: le annate 2020 di De Vescovi Ulzbach e il Sangue di Drago di Marco Donati, già più volte premiato pder la verità da altre guide.

Vini identitari con un ottimo rapporto qualità-prezzo

Il marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga (Tenuta San Leonardo)

Il Trentino si conferma, dunque, regione, pardon provincia (autonoma) ricca di grandi vini e che si propongono sul mercato con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Oltre alle etichette tradizionali non mancano i vini che valorizzano i vitigni internazionali. Il Pinot Nero, ad esempio, ben scandisce l’elegante complessità del vitigno principe nel mondo (con il Faedi di Bellaveder promosso tra i migliori di tutta Italia) così come il Riesling offre grinta e schiettezza, come dimostra il bianco tipicamente Renano presentato dalla coppia più bella del  mondo, Mario Pojer & Fiorentino Sandri, senza dimenticare il mitico San Leonardo dei marchesi Carlo e Anselmo Guerrieri Gonzaga, frutto di varietà bordolesi, che è diventato ormai un grande classico.

Una conferma per le bollicine di montagna con qualche novità

Il Trentodoc rimane comunque ai vertici delle classifiche e con la definizione “Bollicine di Montagna” si conferma una delle zone spumantistiche più vocate e convincenti d’Italia.
Tante le conferme tra i premiati, Riserve in primis, con un boom delle bollicine in versione Rosé. Tra le “new entry” merita una citazione e un plauso Mas dei Chini, la maison spumantistica di Martignano di Trento, con l’Inkino Extra Brut Rosé. In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)

Ecco le dodici etichette del Trentino premiate dal Gambero  

– L’Ora 2021, Pravis, Lasino, Valle dei Laghi.
– San Leonardo 2018, San Leonardo, Borghetto d’Avio.
– Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020, Marco Donati.
– Teroldego Rotaliano Vigilius 2020, De Vescovi Ulzbach.
– Trentino Pinot Nero Faedi 2020, Bellaveder.
– Trentino Riesling 2022, Pojer & Sandri, Faedo.
– Trento Brut 976 Riserva del Fondatore 2012, Letrari.
– Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2016, Cavit.
– Trento Brut Rotari Flavio Ris. 2015, Rotari.
– Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012
– Trento Extra Brut Rosé 2018, Francesco Moser.
– Trento Inkino Extra Brut Rosè 2019, Mas dei Chini.


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