EgNews

Il Prosecco di Foss Marai

Una storia tutta italiana quella di Foss Marai che dal 1986, anno della sua fondazione, è sinonimo di gusto e di ottimo Prosecco.

Era il 1986 quando Carlo e Adriana Biasiotto decisero di prendere le redini della piccola azienda di famiglia a Guia, nel cuore del Valdobbiadene D.O.C.G. e di dare vita ad un’eccellenza enologica del territorio: Foss Marai.

Il focus

Il focus ovviamente è sul vino, le cui uve Glera, vengono prodotte nella zona con la denominazione «Valdobbiadene Superiore DOCG» e spumantizzate con Metodo Charmat, ma questa è solo una delle sue peculiarità.

Il Prosecco che fa la differenza

A conferire il marchio di produzione vinicola di qualità contribuisce l’utilizzo di lieviti autoctoni indigeni, selezionati in vigneto e sperimentati da oltre 35 anni, fino a raggiungere il risultato che oggi ritroviamo nelle bottiglie. Ogni linea ha il suo proprio lievito, approvato dopo una attenta valutazione del «Club dei saggi» un gruppo di amici/esperti che si riuniscono periodicamente per degustare alla cieca le ultime fermentazioni o nuovi prodotti e ancora, per testare, discutere e migliorare la tecnica del metodo Charmat.

Sapersi distinguere

Una filosofia di produzione che, pur seguendo l’antica tradizione vitivinicola, riesce a distinguersi per timbro e personalità, in una denominazione che vanta numeri davvero importanti. Un punto di riferimento per chi mette al primo posto la qualità.

Il territorio è la carta vincente

Ma su tutto, c’è il meraviglioso territorio del Valdobbiadene: un terroir che vede protagonisti 15 comuni dell’alta provincia di Treviso, tra le così dette «Colline del Prosecco» che si ergono tra i 150 e i 350 metri s.l.m. e che per la loro maestosità e cura sono stati inserite dal 2019 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanita dell’Unesco. Le grandi pendenze causano quell’escursione termica fondamentale per conferire profumi e carattere alle uve, ma trasformano il lavoro nei campi in un’attività complessa e faticosa, data l’assenza di terrazzamenti e con lavorazioni in forte pendenza. Il luogo ideale per l’enoturismo con bellissime passeggiate tra i vigneti, tanti eventi gastronomici e degustazioni.

Oltre il gusto

Tanta bellezza fuori non poteva però non influenzare la produzione Foss Marai. Ecco allora lo studio di bottiglie uniche, contaminate nello stile dalla vicina Murano, come la iconica «millerighe» ed una cantina vitivinicola costruita secondo i più moderni standard tecnologici e di sostenibilità, ispirata nell’architettura ai tralci delle viti e adagiata tra e le colline che l’avvolgano in un caldo abbraccio.

Elogio alla lentezza

Una cultura della bellezza, della qualità e della ricerca che si traduce in un motto significativo: «leniter in itinere» (lentamente in viaggio), il manifesto di una cultura familiare incentrata sul far convivere tradizione vitivinicola ed avanguardia, all’insegna della sostenibilità e che esalta la lentezza necessaria per seguire i ritmi della natura ed allo stesso tempo pone l’accento sull’interminabile viaggio di ricerca della qualità, mai uguale a se stessa e al susseguirsi delle stagioni.

Un’ospitalità ed un mondo di tradizioni tutte da scoprire e da godere iniziando da qui.

Ph: rawpixel.com on Freepik


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio