Ezio Rivella una vita a far crescere il vino italiano

Da quella lunga intervista a Bruxelles rimane il ricordo di un grande visionario, cominciai l’intervista a Ezio Rivella verso le due e mezza del pomeriggio, ci sedemmo su due poltrone in una saletta adiacente all’ingresso dell’hotel e mentre Rivella parlava molti altri giornalisti si feramarono a dopo due ore Rivella che raccontava una vita di vino dai primi approcci con il Lambrusco spedito negli Stati Uniti sino alla gestione e crescita di Castello Banfi. Ora il suo racconto rimane nei cuori di tutti quei giornalisti che hanno scritto e sentito la voce di questo grande uomo.
Anche Unione Italiana Vini ricorda la grande figura di Ezio Rivella che è mancata questa notte.

Ezio Rivella 90 anni comunicato stampa di Uiv

“La denominazione è come una bicicletta: se sopra non c’è un buon corridore non serve a nulla”. Unione italiana vini (Uiv) ricorda così – con le sue parole – il Cavaliere del Lavoro Ezio Rivella, presidente Uiv dal 2001 al 2004 e già presidente del Comitato nazionale vini del ministero dell’Agricoltura, scomparso questa notte a quasi 91 anni. “Ezio Rivella – ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – è stato molto più di un enologo per il mondo del vino. Da ricordare il suo pionieristico contributo alla promozione del vino italiano all’estero ma anche il suo impegno di tutela per le imprese e le denominazioni del nostro Paese. Un uomo che ha vissuto per il mondo del vino arrivando ad essere uno dei principali protagonisti della crescita del made in Italy enologico nel mondo”.

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