Info & Viaggi

Bollicine a Marostica: cronaca di un successo

Più di mille appassionati il 2 giugno hanno invaso i banchi d’assaggio a Villa San Biagio di Mason Vicentino. Molti i territori rappresentati, con vini spumanti provenienti da tutta Italia e dall’Europa.

Le premesse per la buona riuscita della manifestazione c’erano tutte: oltre 50 aziende presenti, specialità gastronomiche vicentine, produzioni tipiche Dop e Igp, location di prestigio, come Villa San Biagio, le dolci colline di Mason e Breganze a fare da sfondo all’evento di domenica 2 giugno che ha richiamato moltissimi appassionati delle “Bollicine”.

 

Un mondo tutto da scoprire, le note effervescenti di vini che denotano leggerezza, mettono allegria, si bevono con piacere. Con punte di grande eccellenza; in evidenza nel corso delle degustazioni guidate della domenica pomeriggio, come “I Classici d’Italia” e “Dom Perignon in verticale”. L’unica preoccupazione: il tempo atmosferico, considerato che fino al giorno prima la pioggia aveva imperversato. Ma domenica, finalmente, c’è stata una tregua, che ha influito sull’umore e sulle numerose presenze: più di mille le persone che hanno affollato Villa San Biagio di Mason Vicentino, gli appassionati delle mitiche bollicine.

 

Molti i territori rappresentati, vini spumanti provenienti da tutta Italia e dall’Europa, banco d’assaggio con più di 100 vini spumanti metodo classico e metodo charmat, tra le zone di provenienza dei vini, oltre alle rinomate Franciacorta, Trentino Oltrepò Pavese, Conegliano e Valdobbiadene, in degustazione anche prestigiose etichette di Champagne francesi e Cava spagnoli; grande spazio anche spumanti da vitigni autoctoni come il Nerello Mascalese e i locali Vespaiolo, Durello e Recioto di Gambellara. L’evento, organizzato dall’Ais Veneto, ha decretato il successo delle bollicine, particolarmente apprezzate dal folto pubblico che ha invaso la villa fin dalle prime ore del pomeriggio, in un flusso continuo che si è concentrato a metà pomeriggio, in concomitanza con le due degustazioni, entrambe guidate dal sommelier Roberto Gardini.

 

La prima “I Classici d’Italia” degustazione di metodo classico di 6 territori italiani; la seconda degustazione “Dom Perignon in verticale” con 4 annate di champagne, molto seguite. Profondo conoscitore dei vini, sommelier professionista Ais Roberto Gardini ci ha guidato in un viaggio sensoriale senza confini; di tempo, sensazioni e note olfattive. Tra i vini in degustazione, per la Valle d’Aosta, un Blanc de la Morgex et de la Salle Extreme metodo classico 2010, 16 mesi sui lieviti, di colore giallo paglierino tenue, note muschiate, bollicine piccole, sottili, molto secco, valido come aperitivo; per il Trentino un Balter, metodo classico Brut riserva 2006, 72 mesi sui lieviti, 80 per cento Pinot Nero, 20 per cento Chardonnay, color oro pallido, di grande struttura e rotondità, caratterizzato da pienezza, struttura e corpo, valido da tutto pasto.

 

A rappresentare il Piemonte Germano Ettore Alta Langa metodo classico Brut 2009, con permanenza sui lieviti 24 mesi, una bollicina ancora piccola, con una nota leggermente di legno, discreta rotondità, molto equilibrato al gusto. Quinto vino assaggiato, proveniente dalla Puglia, un D’Araprì riserva nobile metodo classico bombino bianco 2009, 36 mesi sui lieviti, vino brillante, dorato, dal sapore deciso, nota un po’asprigna, e con equilibrio un po’ precario. Dalla Lombardia, Bellavista Franciacorta docg gran cuvèe saten 2008, un vino brillante, con ottimo perlage, con una nota fresco-salina, un bel corpo, deciso, piacevole e grande equilibrio di naso e bocca.

 

Infine, dulcis in fundo, per la Sardegna un Marzano metodo classico (Nuragus e Vernaccia), vino sardo con permanenza sui lieviti di 80-90 mesi, con fragranza marcata di zabaione e zafferano, e nessuna nota floreale. Pensato per i formaggi si è rivelato un bel prodotto, caratterizzato più da sapidità che freschezza. Che dire? Le bollicine, piacciono, eccome… Se avevate dubbi, a Mason questi sono stati fugati.

 

“Abbiamo creato questo evento per avvicinare il grande pubblico a una tipologia di vino che troppo spesso viene visto come elitario – ha dichiarato Roberta Moresco, Delegata Ais di Vicenza – e devo dire che la risposta è stata ben oltre le attese. Abbiamo aumentato di più del 40 per cento le presenze rispetto all’anno scorso, segno che le bollicine sanno ancora stupire ed emozionare”. Grande soddisfazione per gli organizzatori, a conferma dell’impegno profuso; verso sera si sono svolte le premiazioni. Il pubblico ha decretato il Lessini Durello metodo classico dell’Azienda Sandro De Bruno la bottiglia meglio vestita della manifestazione; riconoscimenti sono andati a Erica Sottoriva, Miglior Sommelier Professionista del Veneto per il 2013, a Roberto Gardini, Sommelier professionista Ais, a Luciano Righi, presidente della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina.

 

                                                                                                Cinzia Dal Brolo

 

 

 

 


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio