Tribuna

L’ANAG si arricchisce con le Donne della Grappa e il loro capitale

L’associazione Donne della Grappa rinuncia all’individualità

L’associazione Donne della Grappa rinuncia all’individualità e si aggrega all’ANAG.

L’associazione Donne della Grappa, costituita da donne alla guida di distillerie, è nata nel 2001 nell’intento di avvicinare le donne alla conoscenza dei distillati e superare lo stereotipo della grappa come prodotto soltanto per uomini.

Un obiettivo condiviso negli anni anche da ANAG, Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa, che dal 2014 è guidata da una donna, Paola Soldi, e vanta un numero sempre crescente di componenti femminili, tra associate assaggiatrici e docenti.

Lo stereotipo delle “quote rosa” nel mondo delle Grappe

Sembra, ormai, che il mondo della distillazione sia in mano alle donne, con più di trecento distillerie e aziende gestite da donne, anche eredi e prosecutrici delle attività familiari, tanto che lo stereotipo della grappa “disdegnata” dalle donne è proprio uno stereotipo.

Come stereotipo è invocare le quote rosa e farsene una bandiera.

Preconcetti o, come avevo già scritto qui, purtroppo ancora un’opinione che fatica ad essere rimossa nella stessa mentalità femminile, in generale.

La novità odierna è che dopo oltre venti anni di attività l’associazione Donne della Grappa interrompe la propria identità, cedendo all’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa il proprio logo e il patrimonio culturale e sociale.

Il passaggio di consegne è avvenuto martedì 4 aprile 2023 a Vinitaly, all’interno dello stand della Regione Piemonte, con la consegna del logo e del brand da Elisa Belvedere Mazzetti, presidente uscente dell’Associazione Donne della Grappa, e settima generazione dell’azienda di famiglia, a Paola Soldi, attuale presidente nazionale ANAG.

Il passaggio di consegne, non per niente, è stato fatto coincidere con l’appuntamento intitolato “L’eleganza nella Grappa: sensazioni al femminile”.

Elisa Belvedere Mazzetti ha messo tutto il suo gruppo nelle mani di Paola Soldi, alla presenza di Marirosa Gioda Tamassia, referente territoriale per ANAG in Piemonte, e di numerose donne socie di ANAG.

Il nuovo gruppo viene affidato al coordinamento di Anna Maria De Luca, referente territoriale per ANAG in Puglia, che gestirà l’integrazione delle attività.

L’impegno della nuova coordinatrice

A illustrare gli obiettivi del nuovo gruppo ANAG al femminile è la neo coordinatrice Anna Maria De Luca.

«Porteremo avanti con orgoglio e determinazione l’importante lavoro finora svolto per avvicinare il distillato al pubblico femminile e soprattutto alle giovani generazioni, che amano sempre di più la grappa come ha confermato anche una recente ricerca condotta da AstraRicerche per Grappa Libarna», ha affermato la De Luca, sottolineando come ANAG, la cui presidente è donna, conti su oltre un quarto di presenze femminili.

Con questa fusione, l’ANAG si è arricchita di un valore aggiunto, «in termini di sensibilità tutta femminile, proprio delle distillatrici che hanno ricercato i profumi e gli aromi di questo prodotto esclusivamente italiano che oggi non ha nulla da invidiare a tanti distillati internazionali».

Pensando alla strategia di comunicazione verso i giovani, e nell’ottica del bere consapevole, la coordinatrice ha annunciato: «Veicoleremo, anche nelle scuole, la cultura, la storia e le tradizioni che ci sono dentro un calice di grappa. È importante far comprendere subito che ogni sorso si porta dietro un patrimonio culturale di grande valore, diverso da regione a regione ma unito dalla continua ricerca della qualità».

E, inoltre, ha aggiunto che un nuovo obiettivo è puntare anche sulla miscelazione: «Sicuramente la mixology può essere una leva per entrare fra le giovani generazioni e la grappa ha dimostrato nel tempo di poter convivere in maniera eccezionale nel mondo dei cocktail».

Non resta altro che augurare un buon proseguimento di attività a tutti gli associati ANAG.

Maura Sacher

 


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio