Si chiude un anno ricco di soddisfazioni e riconoscimenti per Villa Corniole della famiglia Pellegrini: Onorio, la moglie Maddalena, le figlie Linda, Sabina e Sara. Il riconoscimento più importante prestigioso è arrivato da Londra dove la “maison” trentina ha conquistato due medaglie d’oro con le bollicine di montagna. Salisa Brut 2016 e Salisa Zero 2015 al Concorso internazionale “Champagne & Sparkling Wine World Championships” ideato da Tom Sgtevenson. Oscar che vanno ad aggiungersi alla medaglia d’oro conquistata al concorso internazionale riservato ai Vini Muller Thurgau con il Pietramontis. Vino quest’ultimo premiato con Clessidra d’oro anche dalla Guida “Il Vino per tutti”.
Villa Corniole è un’azienda agricola a conduzione familiare con suggestiva cantina, scavata nel porfido. Che domina dall’alto i primi contrafforti e le terrazze con i muretti a secco della Val di Cembra. La sede è a Verla di Giovo, ma l’azienda possiede vigneti anche nella Piana Rotaliana, il più bel giardino vitato d’Europa. Opera da molti anni nel settore della produzione e commercializzazione di vini di alta gamma.
La cantina, guidata dal titolare Onorio Pellegrini insieme alla moglie Maddalena Nardin e alle figlie Linda, Sabina e Sara. Si avvale di un giovane, ma già affermato winemaker della Val di Cembra, l’enologo: Mattia Clementi. La produzione si aggira attorno alle 75 mila bottiglie tra vini fermi, tra cui il Müller Thurgau, il Gewürztraminer, Chardonnay, il Pinot Grigio, Pinot Grigio Ramato. Teroldego, il Lagrein e, recente novità, il Pinot Nero e vini spumanti Trentodoc. Il fatturato, in costante crescita, è realizzato per il 65% in Italia e per il 35% all’estero.
Grande soddisfazione per la conquista delle due medaglie d’oro al concorso londinese con il Trentodoc 2016 Salisa Brut e con il Villa Corniole 2015 Salisa Zero.
“E’ un riconoscimento – ha commentato Maddalena Nardin, titolare dell’azienda gestita insieme al marito e alle figlie – che ci riempie d’orgoglio ancora di più alla luce del fatto che per noi questa era la prima partecipazione. Segno che i nostri prodotti sono stati capiti e apprezzati dalla giuria. Del resto – aggiunge – sono l’espressione genuina della nostra filosofia aziendale, che punta a trasferire in bottiglia, come ci viene riconosciuto, l’eleganza della viticoltura di montagna. Un importante risultato che ci stimola a continuare a perseguire la strada della qualità cercando di migliorarci sempre di più per gli anni futuri e conquistare un numero sempre maggiore di estimatori sia in Italia sia all’estero, che attualmente rappresenta il 35% del nostro mercato”.
Del resto il Trentodoc Villa Corniole è oggi uno dei vini più rappresentativi dell’azienda, poiché prodotto in un “terroir” unico, la Valle di Cembra, conosciuta per i vigneti terrazzati delimitati da suggestivi muretti a secco e caratterizzata da forti escursioni termiche che permettono alle uve di raggiungere l’ottimale grado di acidità per la produzione del metodo classico conferendo caratteristiche uniche di freschezza, sapidità, verticalità e longevità. La zona di Giovo, in particolare, è segnata anche dalla presenza calcarea oltre a quella porfirica, che dona ai prodotti finali ancora maggiore complessità. E non a caso, consapevole di questi fondamentali punti di forza, l’Azienda sta già lavorando ad una terza referenza che prossimamente si affaccerà sui mercati.
Ma la cantina di Giovo è altrettanto conosciuta e apprezzata per il Müller Thurgau della linea monovarietale Pietramontis, pluripremiato in occasione delle varie edizioni del Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau che da 17 anni si svolge a Cembra nell’ambito della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, e dagli altri monovarietali e cuvèe che fanno parte della variegate gamma di prodotto. In alto i calici. (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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