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Vigen, obiettivo raggiunto

Grande successo di pubblico per la rassegna dedicata ai vini da vitigni autoctoni siciliani che si è svolta a Cefalù, in provincia di Palermo.

Si è chiusa con successo la prima edizione di Vigen, la kermesse organizzata dall’associazione ARCOM (Artigiani, Commercianti e Ristoratori della città di Cefalù), che ha animato la città di Cefalù ed ha visto come luogo centrale il complesso monumentale dell’ex Rettoria di San Domenico con banchi di assaggio, masterclass e conferenze.

 

Sono state 33 le aziende vinicole espositrici con i loro vini da vitigni autoctoni per oltre 200 etichette in degustazione, ottima la partecipazione di visitatori con più di 1600 presenze, ma il dato rilevante che ha reso unica Vigen è stata la presenza del 75 per cento di operatori del settore. Un dato inconsueto per questo genere di manifestazioni, in cui la partecipazione maggiore proviene dai semplici appassionati, ma che ha soddisfatto gli organizzatori.

La peculiarità di Vigen risiede nell’aver curato in modo particolare l’aspetto didattico del vino, infatti grande è stato l’interesse per le masterclass dedicate ai vitigni autoctoni, condotte da Luigi Salvo con la partecipazione di giornalisti di importanti testate di settore, sommelier, distributori e produttori.

 

L’orizzontale di ben 16 Grillo provenienti da vari territori dell’isola, da diverse altitudini e con filosofie di produzioni diverse, ha fatto riflettere e discutere sull’enormi potenzialità di questo vitigno autoctono isolano che oggi, con 14 milioni di bottiglie prodotte, rappresenta un importante fetta della Sicilia enologica. Nel corso della seconda giornata, la verticale di Catarratto declinata in sette annate (dal 2008 alla 2017) dello Sharà di Castelluccimiano, che ha concorso a superare la credenza della scarsa longevità dei vini siciliani, mostrando le potenzialità del vitigno più diffuso in Sicilia.

Altro importante focus si è svolto sul vitigno principe siciliano, il Nero d’Avola, sono stati ben 18 i vini degustati nella masterclass dedicata, vari vini provenienti da vari areali e con diversi metodi produttivi, dall’affinamento solo in acciaio fino ai 30 mesi di tonneaux, hanno messo in evidenza piacevolezza di beva, austerità ed in alcuni casi qualità di gran livello nei bicchieri.

 

Tra le iniziative di Vigen la votazione con apposita scheda, da parte del pubblico, del miglior vino bianco e miglior vino rosso degustati ai banchi d’assaggio. Hanno ottenuto il riconoscimento il Grillo Vigna di Mandronova 2018 di Alessandro di Camporeale e il Cerasuolo di Vittoria Classico 2017 Nakri di Mortilla. I due produttori vincitori Benedetto Alessandro e Valentina Nicosia sono stati premiati con un targa.

Vigen ha visto anche momenti di spettacolo ed intrattenimento, su tutti lo straordinario concerto di chiusura del prestigioso chitarrista Francesco Buzzurro che ha emozionato la sala dell’ex Rettoria stracolma di partecipanti.

Ma la kemesse dei vini da vitigni autoctoni è stata anche un modo per la valorizzazione dell’offerta ristorativa del polo turistico di Cefalù, il “Resturants Press Tour” ha portato la stampa specializzata preso alcuni dei ristoranti significativi della cittadina madonita: Qualia, La Galleria, Tinchitè, Il Normanno, Cortile Pepe e Al Porticciolo, dando la possibilità di constatare l’ottimo livello qualitativo conseguito.

 

La macchina organizzativa è già al lavoro per la prossima edizione che si prospetta ancora più ricca nei numeri e nei contenuti.


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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