Cento donne dai 10 ai 99 anni. Poi t-shirt rigorosamente rosa da battaglia, bandana coordinata, cesoie, scarpe da contadino, guanti robusti ed una cassetta colorata per la raccolta dell’uva. E sarà finalmente, anche quest’anno, “Vendemmia in Rosa” (hashtag #vendemmiainrosa2023, #vir2023). Sabato 23 settembre, infatti, nell’agro di Camporeale presso l’azienda vitivinicola Terre di Gratia, piccola realtà storica familiare ed interamente a regime biologico, dove tutto è etico e sostenibile, andrà in scena dalle ore 15 la quarta edizione dell’evento che vedrà protagoniste le donne e la beneficenza verso le associazioni che si battono contro la violenza di genere.
Una volta effettuata l’iscrizione e indossato la bardatura da viticultrici provette, ci si incamminerà verso i filari di uva, che avranno ormai raggiunto la perfetta maturazione tecnologica, e si procederà alla vendemmia vera e propria. «L’idea di “Vendemmia in Rosa” – dice Gaspare Triolo, titolare assieme al fratello Rosario di Terre di Gratia – nasce dal profondo rispetto per le donne che da sempre coltiviamo in azienda da noi. Il nome stesso è un omaggio alla gratia latina, ossia all’eleganza, alla bellezza e alla benevolenza, tutti valori che ci ha trasmesso nostra nonna Grazia. L’idea viene proprio dalla volontà di proseguire l’opera benefica iniziata da nonna che ha sempre supportato durante la sua vita le persone meno fortunate. Noi abbiamo semplicemente collegato questi gesti esemplari all’attività vinicola. Sarà, dunque, una vendemmia fatta dalle donne per le donne, il cui ricavato da sempre viene donato ad associazioni che operano per il benessere femminile».
L’obiettivo di “Vendemmia in Rosa” è di quelli che fanno bene al cuore e che rinfrancano l’anima. Un nobile e divertente pretesto, quello della vendemmia tutta al femminile, che oltre a quella dell’avvicinamento degli appassionati al vino e della scoperta della natura, avrà la finalità di raccogliere fondi da destinare in beneficenza asostegno a chi è vittima di violenze. Il tema, come sappiamo, è di fortissima attualità, è di pochi giorni fa, infatti, il femminicidio di Marisa Leo, “donna del vino” di Sicilia e responsabile marketing e comunicazione di una grossa e nota azienda del Trapanese ad opera del marito. Marisa, assieme a tutte le donne che come lei sono vittime di coloro che dovrebbero amarle, sarà degnamente ricordata durante lo svolgimento dell’evento. Come lo scorso anno tutto il ricavato sarà interamente devoluto alla Impresa Sociale “Esopo”, cooperativa che ha sede in Salemi (Tp) che opera con le fasce sociali a cui appartengono anziani, disabili psichici, ragazze madri, donne in difficoltà, donne vittime di violenza, con l’impegno di offrire un ambiente sicuro e protetto a queste ultime, per le quali si renda necessario il distacco dal luogo del maltrattamento, così da assicurare loro permanenza e sostegno psicofisico di cui necessitano.
Le uve raccolte, infine, saranno univocamente destinate ad una piccola produzione di Lucignola, con cui lo scorso anno per la prima volta i fratelli Triolo hanno realizzato una prima vinificazione come base spumante che è attualmente in sosta sui lieviti per la fermentazione da Metodo Classico. Il vino che si genererà dalle uve raccolte dalle donneavrà tra febbraio e marzo prossimi una bottiglia singolare, evocativa dell’evento “Vendemmia in Rosa”, e sarà, oltre che orgoglio per l’azienda, destinato ad ulteriori iniziative a valore benefico. A fine vendemmia seguirà un momento diapprofondimento delle tematiche sociali per le quali le vendemmiatrici saranno chiamate a dare il loro contributo sociale. Saranno raccontate, infatti, testimonianze dirette di alcune vittime coinvolte nella violenza di genere.
L’evento “Vendemmia in Rosa” quest’anno sarà promosso anche da “Natura e… tour dell’Alto Belice”, iniziativa di promozione del territorio portata avanti dalla Pro Loco di Camporeale. Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, il vino prodotto dalle uve raccolte nella giornata sarà imbottigliato con un’etichettaspeciale dell’evento e il ricavato verrà interamente devoluto all’Impresa Sociale “Esopo”.
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