I Viaggi di Graspo

Turmhof   tra storia e riqualificazione viticola, l’eredità di Hilde          

Turmhof   tra storia e riqualificazione viticola, l’eredità di Hilde              Niclara 

Turmhof   tra storia e riqualificazione viticola, l’eredità di Hilde             

 

La storica sede di Turmhof-Tiefenbrunner

Oltrepassando l’ingresso dell’azienda si percepisce nettamente di calpestare luoghi che hanno vissuto la storia, passata e recente dell’Alto-Adige. 

L’azienda Tiefenbrunner è una delle più antiche tenute e realtà private viticole, si trova a Niclara nel comune di Cortaccia.

Turmhof, non solo vino, ma storia ed acqua

La storia è quella dell’Austria Felix alla quale il Tirolo, oggi Italiano ha appartenuto per secoli, la cultura e le tradizioni sono molto legate a questa realtà storica che ancora si respira visitando e vivendo questi luoghi. 

Territorio di eccellenza viticola la tenuta Turmhof affonda nella storia le sue radici, si segnalano produzioni di vino già dal 1200.

La signora Hilde Tiefenbrunner ci spiega l’ospitalità in Turmhof

Famiglia storica dell’Alto Adige i Tiefenbrunner oltre che viticoltori e cantinieri sono stati imprenditori illuminati che hanno precorso i tempi, il nonno di Christof ha tra i primi sfruttato la ricchezza di acqua della tenuta per produrre energia elettrica. 

L’azienda oggi possiede e coltiva circa 25 ettari più tre ettari in affitto e altri 50 in conferimento, la maggior parte dei conferitori vende le uve all’azienda da ca. 30 anni, è il cosiddetto “conferimento d’onore”. 

Fino al 1970 la maggior parte della  produzione era data da Schiava, coltivata con cloni molto produttivi.

 Il papà Herbert il fondatore della cantina e la mamma Hilde hanno iniziato ad imbottigliare nel 1968 la cosa è stata praticamente contemporanea all’apertura di un Punto di ristoro da parte di mamma Hilde. 

Le pendenze dei vigneti dell’azienda Tiefenbrunner

Da quel momento  l’azienda, coniugando accoglienza e qualità, ha iniziato un forte sviluppo culminato con la decisione di recedere dal conferimento della Schiava e parallelamente riconvertire, la medesima con nuove varietà che hanno arricchito e diversificato l’offerta vitivinicola del territorio. 

È stato questo un fenomeno che ha interessato un pò tutto il territorio viticolo, con una riconversione dei vigneti che porterà la percentuale di Schiava coltivata dall’80 % dell’inizio anni 80, al 11% attuale. 

Tenuta Tiefenbrunner Turmhof seguirà questo cambiamento valorizzando le sue produzioni in modo sostanziale. 

La trasformazione viticola abbraccia un po’ tutti i vitigni internazionali, con particolarità legate ad elementi di valorizzazione locale estremamente interessanti. 

In ordine di importanza, viene messo a dimora il Pinot Grigio, lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc, il Muller Thurgau, il Pinot Bianco,il Traminer, il Gewurztraminer, il Moscato giallo per i bianchi, mentre per i rossi Il Pinot nero, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, mantenendo il Lagrein e una ridotta superfice a Schiava. 

La produzione divisa per varietà bianche e rosse è per l’80 % costituita da varietà bianche.

 Tutta l’azienda può avvalersi dell’irrigazione dato che l zona è molto ricca di acqua, e i vigneti sono a conduzione biologica.

Cristof ci racconta l’azienda e la genesi delle scelte produttive

Papà Herbert costruisce la nuova cantina sviluppa le linee di produzione introducendo i Crù dalle zone più vocate, mentre mamma Hilde, con il Punto di ristoro, da all’azienda un elemento di sviluppo e valorizzazione, curando l’accoglienza e la ristorazione.

 Quella di papà Herbert è una storia di lavoro duro e dedizione all’azienda, già a 15 anni, appena completato gli studi a San Michele all’Adige è alla testa dell’azienda  e vi rimane fino all’entrata in azienda del figlio Christof. 

Appena entrato in azienda, il figlio, da una nuova impronta al modo di lavorare in cantina, inserendo in modo continuativo l’uso del legno per l’affinamento dei grandi Cru rossi. 

Da sx Aldo Lorenzoni, Luigino Bertolazzi, Christof Tiefenbrunner e Giacomino Fasano

Con Christof si perfezionano  nuove linee di produzione, e  si arriva ad una economia delle produzioni estremamente legata alla versatilità dei territori e alla nuova piattaforma ampelografica, con riduzioni mirate delle rese, sfruttamento delle quote altimetriche, e delle pendenze che per alcuni vigneti coltivati a girapoggio arriva al 70 %. 

L’esempio estremo e più rilevante di questo approccio è il Feldmarschall von Fenner coltivato su una superficie di 3 ha alla ragguardevole quota di 1040 m., la vigna è stata messa a dimora nel 1987, e ha una resa di 30-35 quintali di uva per ettaro. 

La raccolta è differenziata e tra la prima e l’ultima parte dell’uva raccolta, la quota ultima è spesso interessata dalla formazione di muffa nobile.

 È un prodotto al gusto avvolgente, di grande finezza, di grande spessore gusto-olfattivo venduto all’ottanta per cento sul mercato domestico.  

L’azienda ha quattro le linee di produzione sono in ordine di valore : Merus, Turmhof, Linticlarus e la Vigna. 

Nelle tipologie di vino prodotto il vitigno più importante è il Pinot grigio seguito dallo Chardonnay dal Traminer e dal Pinot bianco per i bianchi, Pinot nero, Cabernet Sauvignon Merlot e Lagrein per i rossi. 

L’arrivederci a Graspo di Hilde e Christof Tiefebrunner

Parlandoci di vini con prospettive di maturazione e durata nel tempo Cristof ammette che la Schiava non ha concorrenti, il vitigno che ha prospettive simili è il Pinot nero, che però puntualizza, è una varietà molto esigente in fatto di quote, a 700 metri matura bene, a 900 metri rimane erbaceo. 

La vendita in loco è la modalità più importante, cosi come la ristorazione con il bistrot, non dimentichiamo che siamo lungo la Weinstrasse.  

Christohof sta puntando sullo Chardonnay e sul Cabernet Sauvignon che il cambiamento climatico ha permesso di maturare in modo ottimale. 

Dal punto di vista delle quote di coltivazione della vite il comune di Cortaccia parte da 220 e finisce a 940 metri, una grande possibilità di diversificazione, in Alto Adige il 100% delle superfici coltivate può avvalersi dell’irrigazione di soccorso. 

In Alto Adige c’è molto competizione qualitativa, che si colloca su livelli molto alti.. Christof conduce l’azienda con la moglie Sabine e i figli, la mamma Hilde è ancora molto attiva con la presenza e l’ascolto dei clienti. 

Una azienda che ha saputo mantenere la sua fama nel tempo, un sicuro riferimento per il territorio, di certo punto di riferimento a Niclara.

Il viaggio continua…

Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

 Tiefenbrunner – Schlosskellerei Turmhof
Via Castello, 4 – Niclara
I-39040 Cortaccia sulla Strada del Vino  (BZ)
Alto Adige – Italia

telefono +39 0471 88 01 22
fax +39 0471 88 04 33
e-mail: info@tiefenbrunner.com

https://www.tiefenbrunner.com/it/contatto/

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