Stile e Società

Terzo corso di formazione in Cina sui vini italiani

Si conclude domenica 28 agosto 2016, presso il Four Seasons Hotel di Pechino, il secondo corso di formazione per formatori nel settore vitivinicolo in Cina, nel quadro del progetto “2016 Top Italia Wines&Spirits Course”.

Gli incontri internazionali sono organizzati dall’Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane (ICE) in collaborazione con l’Unione Italiana Vini (UIV) e Federvini, e rientrano nel progetto finalizzato ad accrescere il livello di conoscenza in merito alla varietà e qualità dell’offerta vinicola italiana presso il mercato cinese.

Il terzo di quattro eventi formativi per Educator e Storyteller cinesi nel settore vitivinicolo italiano ha riguardato le seguenti tematiche: breve storia del vino italiano, tecniche di vinificazione e introduzione a dieci denominazioni tipiche (Asti, Barolo, Langhe, Amarone della Valpolicella, Prosecco, Chianti & Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Montepulciano d’Abruzzo, Sicilia e Franciacorta), a cura di Lau Wai Man Ronny, Presidente della Hong Kong Wine Critics Association e Co-Presidente della Shanghai International Wine Challenge. Si conclude con una giornata dedicata alle tecniche di degustazione ed agli abbinamenti tra cibo e vino, proposti da Jerry Chen Cheng Yi, Sommelier dell’Association of Italian Sommeliers di Pechino.

I primi due corsi si sono invece svolti rispettivamente dal 24 al 26 giugno a Shanghai e dal 22 al 24 luglio a Canton nel corso del 2016. L’ultimo incontro avrà luogo a Chengdu dal 14 al 16 ottobre prossimo.
Al termine delle quattro tappe formative, i partecipanti, il cui numero totale si attesterà tra le 60 e le 80 unità, otterranno un diploma per le qualifiche di ‘Educator’ o ‘Storyteller’, durante una cerimonia presso l’Ambasciata italiana di Pechino nel mese di novembre 2016. Tali figure professionali saranno impiegate in occasione di azioni mediatiche specifiche, aventi lo scopo di promuovere il settore vitivinicolo italiano presso il mercato cinese.

L’Italia è il quinto esportatore di vino in Cina dopo Francia, Australia, Cile e Spagna. In tale settore il nostro paese registra una buona performance, vista la dinamica delle esportazioni, che ha confermato una notevole espansione in valore dal 2013 al 2015, aumentando da 74.7 a 89.1 milioni di euro e riportando una variazione positiva del 19,3%. Le cifre in termini di quantità mostrano un incremento da 21.9 a 26.9 milioni di litri durante lo stesso periodo, per una variazione del 22,9 %. I vini in bottiglia rappresentano la prima tipologia più esportata, avendo fatto registrare un aumento in valore da 59.3 a 72 milioni di euro dal 2014 al 2015, per una crescita del 21,5% (elaborazioni ICE su dati ISTAT).

Maura Sacher


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