Torrecuso, borgo medievale che cinge il castello longobardo, sorge nel parco regionale del Taburno, alle pendici del Monte Pentime; qui le aziende vitivinicole con i loro vini, rinnovano di annata in annata il patrimonio storico e culturale beneventano.
I Colli del Sannio, piccola realtà a conduzione familiare, di padre in figlio tramanda il legame profondo con la terra e l’impegno nel trasformare le proprie uve autoctone in vino sincero, messaggero della natura e del territorio.
Filippo Zotti studente in geologia poco più che ventenne, vive l’azienda di famiglia “I Colli del Sannio” con grande entusiasmo, da piccolo al fianco dei genitori tra i filari e in cantina, oggi si occupa in prima persona delle produzioni.
Per lo più i suoi vigneti sono ad Aglianico, un vitigno a cui dedica spesso vinificazioni sperimentali.
Un vino, già conosciuto che ha riscosso notevoli consensi è il Tremisse Docg.
Nasce da uve Aglianico, ai 2/3 della fermentazione inocula i batteri lattici per avviare anche la fermentazione malolattica.
Ultimate entrambe, tre travasi anticipano i 24 mesi in barrique di rovere e il ritorno in acciaio per 18 mesi.
Senza chiarifiche ne filtrazioni riposa in bottiglia per 6 mesi, prima di essere degustato e dare il proprio contributo al racconto del territorio e degli uomini che lo animano.
Piccole cantine, tasselli di un territorio, che con dedizione si impegnato a rappresentarlo degnamente.
Angela Merolla
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