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Il Teroldego Rotaliano Musivum ultimo gioiello del Gruppo Mezzacorona

Il Teroldego Rotaliano Musivum ultimo gioiello del Gruppo Mezzacorona

Il Teroldego Rotaliano Musivum ultimo gioiello del Gruppo Mezzacorona

 

Mirta Menestrina tra le vigne centenarie del maso di famiglia.

Il mosaico di vini d’autore del Gruppo Mezzacorona si arricchisce di un nuovo prezioso tassello: un Teroldego Rotaliano Superiore Riserva 2016.

 Una autentica perla che va ad aggiungersi agli altri cinque gioielli della collezione “Musivum”: il Muller Thurgau, il Pinot Grigio, lo Chardonnay altoatesino della Cantina di Salorno Salum (cantina associata al Gruppo Mezzacorona), il Gewurztraminer e il Marzemino della Cantina di Ala.

La presentazione del nuovo gioiello è avvenuta in pompa magna ieri presso il Palazzo dei Conti Martini di Mezzacorona al termine della visita ad un vigneto storico della zona: Maso Menestrina.

“Il Teroldego Rotaliano è il vino emblema del nostro gruppo e della nostra zona – ha raccontato il presidente di Mezzacorona Luca Rigotti – era l’ultimo vino del progetto Musivum rimasto in affinamento. 

Un prodotto d’eccellenza, indirizzato ad esaltare le potenzialità del territorio, l’eccellenza trentina e il lavoro certosino dei nostri soci (1.600 che lavorano il 40% della superficie vitata del Trentino, ndr) che di anno in anno ha portato al miglioramento della qualità dell’uva, che si trasforma in qualità dei vini». 

Il compito di presentare l’intero progetto “Musivum” e di parlare delle caratteristiche del Teroldego Rotaliano è stato affidato a Mauro Varner e ad Umberto Pichler, mentre Roberto Anesi, miglior sommelier d’Italia, ha descritto le emozioni colte nell’assaggiare l’anata 2016.

 

Un vino maestoso, vellutato e fragrante

Vino maestoso, dal colore rosso rubino intenso, con leggere sfumature granate. 

Al naso questa Riserva 2016 (prodotta in 4.857 esrmplari, gradazione alcolica 14 gradi).

Esprime la generosità del Teroldego in tutte le sue tonalità, muovendosi dalle note di piccoli frutti – in particolare mirtillo – fino ai sentori speziati, per arrivare ad aromi di mandorla, tabacco e liquirizia derivanti dalla maturazione nei piccoli contenitori di legno, perfettamente integrati con il suo patrimonio di aromi fruttati. 

Al gusto, si presenta vellutato, armonico, ricco e fragrante. E con una freschezza a dispetto dell’età (6 anni) che è garanzia di longevità.

“Musivum”, un mosaico di eccellenze enologiche

Lo chef stellato Peter Brunel assaggia un peccaminoso gin tonic al Teroldego

Ma torniamo al Progetto «Musivum», l’ultima chicca del Gruppo Mezzacorona, un percorso di valorizzazione territoriale delle eccellenze enologiche del Trentino. 

Avviato con la vendemmia 2015, il progetto «Musivum» ha visto coinvolti viticoltori e vigneti distribuiti in tutte le aree viticole del Trentino e della zona della Bassa Atesina collegata a Mezzacorona: Piana Rotaliana, Colline di Faedo, Sorni e Pressano, Val di Cembra, Trento, Vallagarina, Ala, Salorno, Pochi, Magrè, Montagna.

L’obiettivo, come hanno puntualizzato il Presidente del Gruppo Mezzacorona Luca Rigotti insieme con il Direttore generale Francesco Giovannini, è quello di esaltare proprio in questo «mosaico di vigneti» la ricchezza del territorio, dei frammenti straordinari che per posizione, terreno, gestione, possono essere considerati come delle vere e proprie pietre preziose incastonate nel tessuto viticolo gestito dai viticoltori del Gruppo Mezzacorona.

Maso Menestrina e le vigne centenarie

Nella Piana Rotaliana il Gruppo Mezzacorona dispone di 260 ettari di Teroldego Rotaliano sui 450 della Doc. Fanno capo a 250 conferitori, con una media di un ettaro lavorato a testa. 

Nel progetto Musivum sono entrati tre ettari di nove conferitori. Tra questi c’è Maso Menestrina, dove tra le viti centenarie è avvenuta la presentazione dell’ultimo gioiello Mezzacorona.

I deliziosi piatti d’autore dello chef stellato Peter Brunel

I vini d’autore della collezione “Musivum” meritavano anche un pranzo d’autore. 

E così il Maurizio Bassetti ha pensato bene di affidare il compito al talentuoso chef stellato trentino Peter Brunel (Ristorante PB di Arco), membro di Euro-Toques, l’associazione europea dei grandi cuochi. 

Ad aprire le danze, dopo alcuni sfiziosissimi “amuse bouche”, il Manzo e Teroldego con olio gardesano, avocado, sesamo nero, aglio orsino e riduzione di Teroldego.

 Ecco poi l’uovo pochet, patata, Trentingrana e paprika dolce affumicata, entrambi abbinati a un Rotari Flavio Trentodoc Riserva 2013. 

A seguire riso Acquerello, pere antiche, rafano, lumache, animelle e vitello abbinato al Musivum Pinot Grigio Trentino Doc Superiore 2016. 

Breve pausa in attesa di Sua Maestà il Merluzzo, baccalà impreziosito con mango, mela, peperoncino trentino, nocciole e tartufo estivo, piatto abbinato al Musivum Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016. 

Piatto forte dell’incontro conviviale il Piccione ricoperto di una lamina d’oro con le spugnole, il foie gras e la rapa fermentata che ha suggellato il matrimonio d’amorosi sensi con il Musivum Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2016. 

In chiusura per rinfrescare le papille l’albero del limone e il cioccolato abbinato ad un Castel Firmian Dabèn Moscato Rosa Trentino Doc 2017. 

E con il caffè un Tiramisù trentino. 

Che altro aggiungere? 

Semplicemente chapeau. 

(GIUSEPPE CASAGRANDE)


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