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Spunti di riflessione su un’Italia che cambierà

Qualche spunto di riflessione è lecito proporre

Qualche spunto di riflessione è lecito proporre dopo tanti eventi che si sono svolti in queste lunghe settimane di mia silenziosa assenza.

Eventi in parte negativi dal mio punto di vista, in parte positivi ma con riserva.

Gli Italiani in apprensione

Ne abbiamo viste di brutte notizie.

A cominciare dalle ultime alluvioni nelle zone della Romagna (come precedentemente nelle Marche) che hanno devastato tante famiglie e rovinato case, campagne, coltivazioni e allevamenti, tanto che le conseguenze saranno dolorose per l’economia dell’Italia intera.
Dolorose per tanti tranne che per i responsabili politici della gestione del territorio, i quali si lavano le mani e scaricano le colpe sui cambiamenti climatici.
Senza rendersi conto che, evocandoli, lascerebbero credere che essi sono ineluttabili, quasi attribuibili ad una “forza” soprannaturale che gestisce l’evoluzione del Globo e dell’Universo.
Mentre, fino a poco prima di queste tragedie, il riscaldamento della Terra era la bandiera dei “gretini” seguaci del messaggio apocalittico per “colpa dell’uomo” e dalla CO2.

Per forza che il dissesto idrogeologico è colpa dell’uomo, se il 90% del suolo italico è a rischio di frane e smottamenti! I soldi c’erano e non sono stati spesi.
Altroché “emergenza climatica”. E maledetta burocrazia che mette ostacoli alla pulizia dei boschi e degli alvei dei corsi d’acqua.
Fatevi voi politici l’esame di coscienza!

Ma in Italia nessuno chiede scusa!

Anche la salute di Bergoglio desta apprensione.

È da un paio d’anni che non è in piena forma. Anche lui come tanti ultra ottantenni ha i suoi acciacchi, entra ed esce dall’Ospedale Gemelli, lo curano, lo tagliano e cuciono, ritorna a farsi vedere in pubblico zoppicando o condotto sulla sedia a rotelle.
Sulle sue future condizioni cresce la scia di indiscrezioni. E continuano i pronostici sulla sua successione al Trono di San Pietro.

Ancora chiacchiere, malignità, illazioni sulle manipolazioni del Conclave e sugli scontri non sempre in punta di fioretto tra le gerarchie ecclesiastiche, alti prelati, progressisti, conservatori, vaticanisti e giornalisti attenti alle vicende ecclesiastiche.

I Cattolici sono divisi, addirittura si mormora di scisma. Una frantumazione della Chiesa Cattolica o l’avvento di una Religione Universale … qualunque significato implichi …
Aspettiamo con Fede che trionfi il Bene!

Con Berlusconi finisce un’Epoca.

È morto Silvio Berlusconi, dopo lunghe degenze e sofferenze, nonostante la sua forte tempra.
Ha concluso la sua vita a 86 anni, dopo aver dominato la storia della politica nazionale per oltre trent’anni, quattro volte Presidente del Consiglio dei Ministri, ossia Capo del Governo.
E per tutto questo tempo, sopravvivendo agli scandali e alle denigrazioni, alle persecuzioni giudiziarie e ai tradimenti, fino all’ultimo ha cercato di difendere la democrazia e la libertà.

Come sempre succede, specie se il defunto è stato tanto amato quanto odiato, per un po’ di tempo tutte le testate giornalistiche si prodigheranno a mettere in luce la sua estrosa personalità, le sue abilità imprenditoriali, la sua generosità, la sua lungimiranza finanziaria, nonché la sua capacità diplomatica che lo ha portato alla ribalta internazionale anche intrecciando rapporti di amicizia personale al di là delle rigide formalità protocollari.
Benché le linguacce biforcute non si esimono di alimentare le polemiche sui solenni funerali di Stato alla presenza del Presidente della Repubblica e sul lutto nazionale.

Comunque la si pensi, con la scomparsa di Silvio Berlusconi la politica italiana non sarà più la stessa.
E gli antagonisti dovranno cercarsi un altro nemico da denigrare ed abbattere … se sopravviveranno essi stessi.

Dulcis in fundo

Sarà forse noto a voi tutti che a Trieste si è aperto il Caffè Sacher, dove si può gustare la vera Sacher Torte, che giunge direttamente da Vienna.

Dopo una lunga ristrutturazione dei locali che ospitavano uno storico negozio di scarpe, il Caffé doveva essere inaugurato per Natale 2022 poi a San Valentino 2023 e poi e poi … ogni ricorrenza veniva considerata occasione per l’evento ufficiale dell’apertura. Poi il silenzio, e aspettative trepidanti dei Triestini, fin che l’apertura è arrivata senza ufficialità il 1° giugno scorso.

Avrei voluto darne il giusto rilievo su questo giornale ma me ne sono astenuta visto la vasta eco che ne ha ottenuta sulla stampa grazie alle esternazioni del Sindaco della Città riguardo a chi obiettava sui prezzi di una fetta di torta.
La pubblicità il locale l’ha avuta a sufficienza!

Maura Sacher


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