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Siamo ai giorni della merla, brutti presagi?

Siamo ai giorni della merla, brutti presagi?

Forse sì, se ci fidiamo delle tradizioni popolari.

Era il primo giorno di Quaresima quando si è installato Mario Draghi al Governo, il 17 febbraio 2021, e già il numero 17, secondo la superstizione popolare è giorno infausto.
Che poi la Quaresima inizi nel giorno 17 è già un segno deprimente e ce ne siamo accorti tutto l’anno.

In questi giorni si stanno svolgendo le operazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, dopo il settennato di Mattarella e siamo vicini ad altri giorni “critici”.

Meteorologicamente siamo, infatti, vicini ai “Giorni della Merla”, i più freddi dell’inverno, che tradizionalmente sono gli ultimi di Gennaio, anche includendo alcuni giorni verso i primi di Febbraio, a seconda delle leggende.

Lo sapete, il mio vero nome è Cassandra, vedo lontano, annuncio delle previsioni, e nessuno mi ascolta, mi crede, sono presa per visionaria bastian contraria, criticona, sempre polemica.

Siamo ai giorni della merla, brutti presagi?

Perché si dice i Giorni della Merla?
Secondo altre tradizioni la spiegazione deriverebbe da una leggenda secondo la quale una merla e i suoi piccoli, in origine bianchi, per ripararsi dal gran freddo che il cattivo Mese Gennaio stava mandando, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri.

I vecchi contadini studiavano quelle giornate, fredde, nevose, piovose, ventose, per fare previsioni sulle condizioni meteorologiche favorevoli per le semine e i raccolti dell’anno.

Dalle stesse tradizioni anche noi possiamo trarre previsioni di come andrà il futuro dell’Italia e nostro, a seconda di chi verrà eletto Presidente della Repubblica.
Nonostante tutte le pressioni, interne ed esterne!

Il Fato incombe da sempre sull’Umanità, anche se “ognuno è artefice del proprio destino”.
C’è anche il detto “ognuno ha ciò che si merita”, ma che abbiamo fatto noi popolo italiano per meritarci coloro che ci governano? Forse siamo dei pecoroni …

Siamo ai giorni della merla, brutti presagi?

La Merla ha cercato un riparo dalle intemperie devastanti e ne è uscita nera. Ma viva.

Già noi italiani, cittadini comuni, commercianti, baristi, ristoratori, albergatori, operatori nel turismo, siamo fatti neri dalle misure “Apriamo per non chiudere”.
Quanti, però, resteremo vivi a lungo?

Chissà cosa ci toccherà se al Quirinale e di conseguenza a Palazzo Chigi si insedierà chi io temo.

I giorni della merla ce lo diranno.

Maura Sacher


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