Il terzo Gruppo italiano della grande distribuzione alimentare, nell’assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche sociali, ha fatto il punto e annuncia un fatturato 2014 di quasi 9 mila milioni di euro, +2,1% rispetto all’anno precedente, con una previsione di 135 milioni di investimenti per il 2015.
Il Gruppo Selex, fondato nel 1964, associa 16 catene distributive regionali, per una quota di mercato dell’11%. Con le insegne più note “Famila” e “A&O”, a cui dal 1° gennaio 2015 si è aggiunta “Il Gigante”, catena milanese, è presente in tutte le regioni d’Italia, oltre 90 province e più di 1.700 comuni, con una rete di vendita in tutti i moderni formati distributivi, dagli ipermercati e superstore, ai supermercati e discount ai drugstore e cash & carry. Globalmente dispone di 2.479 punti di vendita, con 31.000 addetti.
Gli investimenti nel 2015 prevedono nuove aperture e ristrutturazioni. Nei primi 6 mesi sono già stati attivati 11 nuovi punti di vendita, per circa 20.000 mq di superficie. La stima di fatturato per l’anno in corso è di 9.950 milioni.
«Aumentano i punti di vendita e con essi l’occupazione locale, specie quella giovanile» ha dichiarato Dario Brendolan, il Presidente del Gruppo Selex. «Se continuiamo a crescere è perché non abbiamo mai smesso di investire, anche negli anni più difficili della recessione. E poi abbiamo cercato di essere sempre vicini alle famiglie e ai loro bisogni, mantenendo prezzi convenienti senza rinunciare ad un’alta qualità dell’offerta».
Un impegno, quello di Selex, ben visibile non solo nella linea dei prodotti freschi e delle carni, ma anche nelle scelte strategiche orientate allo sviluppo delle linee specialistiche nei comparti salutistico e biologico, come “Vivi Bene Selex”, Natura Chiama Selex Bio, e la linea dei prodotti gluten free, il che conferma quanto il marchio Selex sia sempre attento con le sue catene al soddisfacimento dei consumatori.
Maura Sacher
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri