Stile e Società

Sassicaia nel Gotha mondiale

Sassicaia nel Gotha mondiale

Sassicaia nel Gotha mondiale

Lo statunitense Robert Parker, il più autorevole e temuto critico enoico

Il mitico Sassicaia della Tenuta San Guido di Bolgheri si conferma al vertice assoluto della super classifica mondiale stilata comparando i punteggi attribuiti dalle più autorevoli guide italiane e straniere: 

Wine Spectator, Robert Parker, Antonio Galloni e James Suckling.

Un vino-icona che brilla sempre più luminoso nel firmamento stellato dei grandi vini e che tra tutte le Denominazioni spunta il prezzo più alto in Italia e nei mercati internazionali.

È grazie a questo vino-cult a livello planetario, una delle etichette in assoluto più blasonate, ricercate e amate dai wine lover, 

che la Tenuta San Guido ha contribuito in maniera determinante a lanciare l’Alta Maremma, in particolare la zona di Bolgheri, nel Gotha mondiale dei grandi vini.

La geniale intuizione del marchese Mario Incisa della Rocchetta

Il marchese Nicolò Incisa della Rocchetta con la figlia Priscilla

Il fenomeno Sassicaia deve la propria fama ad una geniale intuizione del marchese Mario Incisa della Rocchetta che,

 dopo anni di ricerca e con il contributo decisivo di Giacomo Tachis, altro mito dell’enologia italiana, trasformò un territorio pressoché sconosciuto e in gran parte abbandonato della Maremma in un autentico gioiello.

Il sogno era quello di produrre un vino da taglio bordolese per poter competere con i grandi «cru» francesi.

Arrivato timidamente sul mercato per la prima volta con l’annata 1968 come «vino da tavola», 

il Sassicaia negli anni successivi diventa una vera e propria denominazione, Bolgheri Sassicaia Doc, caso unico in Italia di una denominazione «aziendale», 

poiché è interamente inserita all’interno della stessa Tenuta San Guido di Bolgheri, ancora oggi saldamente nelle mani della famiglia Incisa della Rocchetta.

Ecco il giudizio di Robert Parker sul Sassicaia 2019

Questa volta le guide hanno premiato il Sassicaia annata 2019. 

Questo il giudizio di Robert Parker Wine Advocate (responsabile per l’Italia Monica Larner): 

Un intenso e quasi masticabile, materico, sentore di ciliegia matura, scura e penetrante, conferma il livello di maturazione delle uve nell’annata 2019 a Bolgheri.

” E aggiunge: “La vendemmia ha portato con sè delle uve ben maturate con grande concentrazione e gusto. 

Come si addice ad un Bolgheri di razza, i frutti di bosco maturi e rossi si impregnano di sottobosco, di terra scura, umida e quasi catramosa, ricca di spezie mediterranee, rosmarino alla griglia. 

Tutto ciò rende intrigante e animalesco il Sassicaia in un binario tagliente ed elegante come solo questo vino può. 

Tannini presenti ed acidità rinfrescante. Nota importante: Sassicaia 2019 con la maturotà del frutto si posiziona come una delle annate più equilibrate dell’ultimo decennio.

Sul podio al secondo posto il Tignanello e al terzo i Sodi di San Nicolò

Alle spalle del Sassicaia 2019 superstar sul podio al secondo posto troviamo il Tignanello 2019 e al terzo i Sodi di San Niccolò 2018. 

Al quarto posto il Bolgheri Superiore 2019 di Guado al Tasso (Famiglia Antinori), seguito al quinto dal Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi. 

Sesto posto per il San Leonardo 2017 dei marchesi Carlo e Anse lmo Guerrieri Gonzaga. 

E ancora: al settimo posto il Nobile di Montepulciano Il Nocio 2018 di Boscarelli, all’ottavo il Chianti Gran Selezione Sergio Zingarelli 2018 di Rocca delle Macie, 

al nono il Chianti Gran Selezione Coltassala 2019 del Castello di Volpaia e al decimo posto il Chianti Gran Selezione La Corte 2019 del Castello di Querceto.

La superclassifica dei vini italiani: Sassicaia, Montiano, Rubesco

Nei giorni scorsi scorsi la rivista “Gentleman” ha pubblicato la tradizionale super classifica dei vini rossi italiani che hanno ottenuto i migliori punteggi in assoluto incrociando i punteggi assegnati dalle sei guide italiane più importanti: 

Vini d’Italia (Gambero Rosso), I Vini di Veronelli, Bibenda (Fondazione Italiana Sommelier), 

Vitae (Associazione Italiana Sommelier), Annuario dei Migliori Vini Italiani (Luca Maroni) e la Guida Essenziale ai Vini d’Italia (Daniele Cernilli).

Al vertice della piramide qualitativa dell’enologia italiana, sempre più solida e ampia, perché l’eccellenza del vigneto Italia è ormai riconosciuta sia dai mercati che dalla critica nazionale e internazionale, troviamo:

 il Sassicaia 2019 della Tenuta San Guido, il Montiano 2019 di Falesco (Famiglia Cotarella), il Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti,

 il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi, l’Es Primitivo 2020 di Gianfranco Fino, il Montefalco Sagrantino 25 Anni 2018 di Caprai,

 il Sodi di San Niccolò 2018 di Castellare di Castellina, il Tignanello 2019 della Famiglia Antinori, 

il Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2018 di Santadi ed il Bolgheri Superiore Dedicato a Walter 2018 di Poggio al Tesoro (Allegrini).

Piazzamento d’onore anche per il San Leonardo 2017 Guerrieri Gonzaga

 

I MARCHESI ANSELMO E CARLO GUERRIERI GONZAGA

Scorrendo la “Top 100” della superclassifica di Gentleman all’11° posto troviamo il Montevetrano 2020, 

al 12° Habemus Etichetta Bianca 2020 di San Giovenale, al 13° il Primitivo di Manduria Raccontami 2020 di Vespa Vignaioli per Passione,

 al 14° il San Leonardo 2017 e al 15° il Castello del Terriccio 2018. E ancora: 16° l’Amarone Classico Riserva Capitel Monte Olmi 2016 di Tedeschi, 

17° il Suisassi Syrah 2019 di Duemani, 18° il Kurni 2020 di Oasi degli Angeli, 19° il Maremma Toscana Merlot Baffonero 2019 di Rocca di Frassinello, 

20° l’Amarone Classico Sant’Urbano 2018 di Speri. 

Quindi, al 21° troviamo  il Pinot Nero Trattmann Riserva 2019 di Girlan, al 22° il Duemani 2019 di Duemani, al 23° il Monteverro 2019, alla posizione 24° il Carmignano Riserva 2019 di Piaggia e al 25° l’Amarone della Valpolicella Classico 2018 di Allegrini, per citare le prime posizioni della classifica stilata da “Gentleman2.

Saltano all’occhio le assenze di tre etichette immancabili, solitamente ai primissimi posti, ossia il Masseto e l’Ornellaia della Famiglia Frescobaldi, 

ed il Solaia della Famiglia Antinori, ed il motivo è presto detto: non sono state recensite da tutte e le sei le guide considerate da “Gentleman”. 

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)

 


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