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San Lorenzo e la notte delle stelle cadenti, brindiamo!  

San Lorenzo e la notte delle stelle cadenti, brindiamo!   Per festeggiare l'evento il decano dei giornalisti enogastronomici Giuseppe Casagrande, presidente del "Venice lnternational Wine Trophy",

San Lorenzo e la notte delle stelle cadenti, brindiamo!  

Per festeggiare l’evento il decano dei giornalisti enogastronomici Giuseppe Casagrande, presidente del “Venice lnternational Wine Trophy“, consiglia ai nostri lettori sei bollicine da associare a sei desideri. Sono tutti spumanti trentini di montagna: Brut, Rosé e Riserve.

Il 10 agosto, in concomitanza con la festività di San Lorenzo, si celebra la notte delle stelle cadenti.

Un momento magico durante il quale ci si lascia andare alla fantasia di poter credere che un nostro desiderio si possa realizzare, nel buio del cielo, osservando una scia luminosa. 

Uno spettacolo di metà estate molto suggestivo che trova la propria spiegazione scientifica nell’astronomia. Infatti le stelle cadenti che vediamo illuminare il firmamento nella notte di San Lorenzo sono Meteore o Perseidi (una particolare pioggia di meteoriti, queste ultime, che, all’osservazione, sembrano irradiarsi da un unico punto indicato con la costellazione di Perseo). 

All’Osservatorio Astronomico del Monte Bondone, località Viote, tutto è pronto per ammirare lo spettacolo e per festeggiare l’evento con un brindisi collettivo con le bollicine trentine.

La notte è un inno all’amore, alla salute, alla famiglia, al successo, alla pace tra i popoli

L’Osservatorio Astronomico del Monte Bondone ribattezzato la Terrazza delle Stelle

Gli studiosi hanno indicato la data del 10 agosto per identificare questo fenomeno che è maggiormente visibile in virtù dell’incrocio tra l’orbita della Terra, lo sciame di Perseidi e i detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle nel suo viaggio attorno al Sole.

Un momento magico – dicevamo – con il firmamento che si trasforma in una spettacolare scenografia di luci. 

Ogni stella cadente porta con sè un desiderio, un piccolo frammento di sogno che potrebbe avverarsi.
E allora perchè non brindare, in questa notte incantata, con delle bollicine?
Agli amici che saranno con il naso all’insù “EgNews” propone sei spumanti trentini di montagna per brindare all’amore, agli affetti familiari più cari, alla salute, al successo, alla serenità, alla pace tra i popoli.

Il Brut Alvast della Cantina Agritur Sandro di Sporminore (Val di Non)

Apriamo la carrellata con una bollicina della Val di Non diventata famosa in Italia e in Europa dopo l’exploit al “Venice International Wine Trophy Bubbles” 2025: il Brut “Alvast”, un Blanc de Blancs, Chardonnay in purezza, della Cantina Agritur Sandro di Sporminore. 

Uno spumante di montagna premiato dalla giuria per la sapidità, la cremosità e la struttura, tutte caratteristiche che ricordano i grandi Champagne.

Dopo 36-48 mesi di permanenza sui lieviti, questo Brut dei fratelli Formolo incanta il degustatore con quel bel colore giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli e un perlage finissimo ed effervescente. Al naso regala un bouquet floreale con “nuances” agrumate e di pietra focaia, lontani ricordi di pasticceria, mentre al palato esprime la struttura leggiadra delle bollicine di montagna accompagnata da una piacevole freschezza e sapidità.

Ideale come aperitivo, non disdegna abbinamenti, anche impegnativi a tavola, ad esempio con gli  antipasti, i primi piatti, i risotti, i salumi, i formaggi, i piatti di pesce e di carne. 

Il Trentodoc FR/AL, la cuvée della casa spumantistica Spagnolli di Cimone

E’ uno dei gioielli della casa spumantistica Spagnolli di Cimone. L’acronimo FR/AL rappresenta due generazioni: Francesco e Alvise Spagnolli.
Questa cuvée nasce dal matrimonio d’amorosi sensi tra due preziosi vitigni: il Pinot Nero (35%) e lo Chardonnay (65%) di cui il 5% è un vino di riserva. Il risultato è un vino piacevolmente sapido con una spiccata acidità che è ammansita dalla sofisticata morbidezza del vino di riserva di casa Spagnolli.

Color giallo paglierino dai riflessi dorati, questo Trentodoc Brut si presenta al calice con la leggiadria e l’esuberanza tipiche delle bollicine di montagna. Al naso si alternano suggestioni di frutti a polpa gialla, petali di fiori bianchi, accenni di vaniglia e sentori di legno pregiato.
In bocca è un’esplosione di sapidità con un’acidità che è mitigata dalla generosa morbidezza dello spumante che, in armonia con le bollicine che danzano nel calice, conferisce a questa cuvée una nota piacevolissima che accarezza il palato. Produzione annua: 4000 bottiglie e 200 magnum.

Il Trentodoc Pas Dosé della maison spumantistica LeVide

Questo Trentodoc Pas Dosé Blanc de Blancs (Chardonnay in purezzza) Cime di Altilia della maison spumantistica LeVide (patron il Conte Valperto degli Azzoni, “chef de cave” l’enologo Massimo Azzolini) è vinificato e affinato secondo i canoni tradizionali del Metodo Classico.
Dopo la decantazione statica a freddo, fermenta in contenitori d’acciaio a temperatura controllata e dopo circa 12 mesi avviene il “tirage”.
Vengono aggiunti gli zuccheri, i lieviti e nei successivi 40 giorni avviene la presa di spuma. A questo punto  inizia l’affinamento sui lieviti, minimo 36 mesi. 

Pensato per chi ama la leggiadria delle bollicine trentine, questo Pas Dosé si presenta con un bel colore giallo paglierino brillante. Fresco e delicato, ricorda la pesca a pasta bianca, la mela Golden Delicious della Val di Non con una intrigante nota agrumata.
Al sorso è sapido, intenso, armonico e conquista il palato con un finale piacevolmente ammandorlato. Splendido con gli aperitivi, a tavola accompagna e valorizza gli antipasti e molti piatti a base di pesce.

Il Trentodoc Rosé “Maria Rosa” della casa spumantistica Ress

Il Trentodoc Rosé Maria Rosa della casa spumantistica Ress di San Michele all’Adige è uno spumante rosato di alta qualità, prodotto con uve Chardonnay (60%) e Pinot Nero (40%) accuratamente selezionate e vendemmiate rigorosamente a mano. 

Alla vista si presenta con un bel colore rosa con riflessi che ricordano il salmone, il perlage è finissimo.

 Al naso offre un bouquet aromatico raffinato, complesso ed elegante, con note di frutta rossa: fragole, lamponi e ribes con sfumature floreali di rosa e viola.
Si percepiscono anche delicati sentori di crosta di pane e lievito, tipici degli spumanti metodo classico. In bocca è fresco ed elegante, con una piacevole effervescenza che stimola il palato.
Presenta una struttura equilibrata, con una buona acidità che conferisce freschezza e vivacità al sorso. 

Il Trentodoc Rosé Maria Rosa di Ress si presta ad una varietà di abbinamenti gastronomici. È perfetto da bere come aperitivo, ma si sposa splendidamente anche con piatti leggeri a base di pesce, crostacei, sushi, insalate e con i formaggi freschi e di media stagionatura.

 

Il Trentodoc Brut Millesimato della linea Altemasi della Cavit

Il Trentodoc Millesimato di Altemasi è l’etichetta più conosciuta della Cavit.

Questo spumante Metodo Classico Blanc de Blancs (Chardonnay in purezza) ha come cifra stilistica l’eleganza ottenuta con la lunga (dai 36 ai 48 mesi) permanenza sui lieviti. Eleganza che si sposa con la sapidità. 

Colore giallo paglierino, con sfumature verdognole appena accennate, perlage molto fine, fitto e persistente, il bouquet offre un ventaglio di profumi (mela, pesca, agrumi) con una piacevolissima “nuance” che ricorda la crosta di pane. Il sapore è secco, piacevolmente fresco, equilibrato e la struttura degna di un grande spumante.

Questo Altemasi Millesimato esprime in maniera straordinaria il territorio (le colline e le montagne del Trentino) e le sue potenzialità. Un’etichetta per pochi appassionati che amano la leggiadria, la complessità e la persistenza delle bollicine anche a tavola.

Si sposa, infatti, egregiamente a tutto pasto con il pesce, le fritture, i gamberetti, il sushi, alcuni primi piatti, ma non disdegna le carni bianche, ad esempio le scaloppine di pollo e altre preparazioni. 

 

Il Trentodoc Rotari Blanc de Blancs Brut Riserva “Flavio” Mezzacorona

Ecco un Trentodoc che ama le sfide: il Rotari Blanc de Blancs “Flavio” che il Gruppo Mezzacorona ha voluto dedicare al re longobardo Rotari, personaggio storico che in epoca imperiale bizantina assunse il titolo onorifico di Flavio.

Questa Riserva nasce dalle uve (Chardonnay in purezza) raccolte e selezionate a mano sulle colline più vocate della Val d’Adige a Nord di Trento.

Dopo una prima fermentazione, che avviene in parte in acciaio e in parte in barrique, segue la rifermentazione in bottiglia con un lungo affinamento di cinque anni sui lieviti.

Colore giallo paglierino con riflessi dorati, perlage molto fine e persistente, al naso si apre con un bouquet intenso ed elegante, con profumi di lievito e di nocciola che ben si amalgamano con sentori varietali di mela gialla, mela rossa e pesca nettarina.

Brut di grande struttura e persistenza, al palato è pieno e avvolgente con eleganti note di crema pasticcera, cioccolato bianco e frutta matura. A tavola si sposa splendidamente con piatti di pesce e crostacei, ma è compagno ideale anche con formaggi e carni bianche.

 


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