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Salvare le api, approvato in Italia un Progetto

Salvare le api. Sarà realizzato nelle Marche un progetto del WWF Italia, collegato alla petizione ICE per la tutela di api domestiche e selvatiche, nell’ambito del bando del Ministero dell’Ambiente per l’educazione ambientale.

Il progetto è dedicato alle api e agli agricoltori nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale della bassa valle dell’Esino, nelle Marche. Sarà realizzato nei primi sei mesi del 2020 con la collaborazione della Riserva Naturale Regionale Ripa Bianca di Jesi, che ricade nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA), coinvolgendo 9 Comuni della Provincia di Ancona, dal capoluogo Ancona, ai Comuni di Falconara Marittima, Montemarciano, Chiaravalle, Monte San Vito, Monsano, Jesi, Agugliano e Camerata Picena.

Il progetto approvato contempla la collocazione di “Bee hotel”, strutture artificiali per ospitare le api selvatiche, una “Casa delle Api e altri impollinatori”.

Questa iniziativa è collegata alla Campagna ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per la tutela delle api e degli agricoltori che prevede la raccolta di almeno 1 milione di firme in 7 paesi dell’Unione Europea, entro settembre 2020.
Lo scopo è chiedere alla Commissione Europea la promozione di una transizione ecologica dell’agricoltura che porti alla riduzione dell’80% dell’uso dei pesticidi entro il 2030, in coerenza con il Green New Deal dell’Unione Europea presentato questa settimana.

Il progetto del WWF Italia ha come obiettivo generale aumentare la comprensione del valore del nostro capitale naturale e dei servizi ecosistemici forniti dagli insetti impollinatori, il loro ruolo per la nostra economia e per la valutazione della qualità dell’ambiente, sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie sulle cause del loro declino dovuto all’inquinamento dell’ambiente, ai cambiamenti climatici e all’uso di prodotti chimici in agricoltura. Il progetto inoltre intende coinvolgere il mondo della scuola primaria (alunni ed insegnanti) e le loro famiglie sul tema degli impollinatori e le cause della loro scomparsa, trasmettere buone pratiche ed atteggiamenti personali e collettivi che possano dare un contributo concreto per la salvaguardia delle api domestiche e selvatiche e altri impollinatori.

Parlare di impollinatori significa parlare di biodiversità, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e agrobiodiversità, cambiamenti climatici, inquinamento, ecosistemi, monitoraggio ambientale.

Sul nostro Pianeta sono oltre 20.000 le specie di insetti che garantiscono il servizio ecosistemico dell’impollinazione, fondamentale per l’economia umana, ma più del 40% di loro sono a rischio di estinzione a livello globale, in particolare api e farfalle.
Quasi il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono dall’impollinazione animale, l’80% di 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria richiede l’impollinazione da parte non solo di api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli ed altri vertebrati. Se consideriamo solo gli apoidei si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie di animali che insieme garantiscono l’impollinazione dei fiori da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa.

E’ possibile firmare per l’ICE sul sito del WWF Italia, ma anche qui direttamente: https://act.wemove.eu/campaigns/salva-le-api-ICE .

Maura Sacher


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