Non si brinderà più con lo Champagne Moet & Chandon e con il Cordon Rouge Mumm. Il presidente amministratore delegato della casa spumantistica trentina Matteo Lunelli: “Per noi è motivo di grande orgoglio, una pietra miliare per farci conoscere nel mondo”.
Qualcuno lo ha definito il colpo del secolo. Per i prossimi tre anni sul podio del circuito automobilistico di Formula 1 si brinderà con gli spumanti Trentodoc Ferrari e non più con gli Champagne della Moet & Chandon e con il mitico Cordon Rouge della Mumm.
Per la prima volta una bollicina italiana salirà sul podio di tutti i Gran Premi del campionato di automobilismo che conta oltre 500 milioni di appassionati nel mondo. Un evento storico per la casa spumantistica di Ravina di Trento fondata nel lontano 1902 da Giulio Ferrari e, dagli anni Cinquanta del secolo scorso, di proprietà della famiglia Lunelli. Lo hanno annunciato il presidente e amministratore delegato delle Cantine Ferrari Matteo Lunelli e il Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali. La partnership, una delle più prestigiose a livello internazionale, tra il grande sport e il vino, meglio, con lo spumante italiano nasce dalla condivisione di tre valori: passione, eccellenza, ricerca maniacale del dettaglio.
“Questa partnership è motivo di grande orgoglio per noi e per tutte le persone che collaborano con noi – ha dichiarato Matteo Lunelli – una pietra miliare per la crescita del nostro marchio nel mondo. Porteremo un tocco di “luxury italian style” nel circus della Formula 1″.
La storia delle Cantine Ferrari è legata da sempre ai grandi momenti dello sport, dal brindisi allo stadio “Santiago Bernabeu” di Madrid nel 1982, con la Nazionale Italiana campione del mondo di calcio, ai tanti brindisi per gli scudetti della Juventus, a quelli di Prada Luna Rossa, che ha vinto la Prada Cup ed ora si giocherà l’America’s Cup, passando per il podio del Gran Premio di Monza negli anni ’80. “Ma questa partnership è una cosa davvero speciale – ha aggiunto Matteo Lunelli – sul podio di tutti i Gran Premi di F1 si brinderà con le Jéroboam Ferrari. Per noi sarà un passo fondamentale, una pietra miliare per il racconto del nostro marchio nel mondo”.
“Da italiano sono molto contento – ha dichiarato a sua volta il Ceo della Formula 1 ed ex responsabile della Scuderia di Maranello ing. Stefano Domenicali – il brindisi sul podio rappresenta il momento di condivisione massima dell’emozione della gara, tra piloti, squadra, tifosi. I valori della Formula 1 sono gli stessi delle Cantine Ferrari di Trento. La qualità del prodotto e il prestigio internazionale dell’azienda trentina sono state il biglietto da visita che ha aperto la strada a questa partnership che arriva in un momento evidentemente complesso, ma i momenti di crisi sono momenti anche di grande opportunità. Abbiamo deciso di intraprendere questo progetto ambizioso perché crediamo nelle prospettive della casa spumantistica Ferrari e di quel sogno iniziato da Giulio Ferrari oltre di un secolo fa”.
“È una grande opportunità per l’Italia del vino e per l’Italia in generale – ha detto a sua volta il direttore generale della maison trentina, Simone Masè – ci faremo conoscere ancor più nel mondo. Sicuramente costruiremo intorno a questa partnership tante attività di ampio raggio e sicuramente questo avverrà grazie ai nostri partner internazionali”.
Il campionato di Formula 1 prenderà il via il prossimo 28 marzo con il Gran Premio Gulf Air del Bahrain e proseguirà con un fitto calendario di appuntamenti che vedranno la casa spumantistica trentina in prima fila per brindare a fine gara con piloti e appassionati di automobilismo. Curiosità: nel Bahrain, nella prima gara dell’anno, sul podio non saranno stappate le Jéroboam Blanc de Blancs Ferrari (tre litri), ma acqua di rose frizzante in osservanza delle leggi islamiche. Il primo brindisi ufficiale con le bollicine italiane è rimandato di qualche giorno, al 18 aprile quando a Imola è in programma il Gran Premio dell’Emila Romagna, seconda tappa del circuito automobilistico mondiale. In alto i calici. Prosit. (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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