Tribuna

Quell’aroma magico di caffè

E' la bevanda più consumata al mondo dopo il té. Se ne bevono 3 miliardi di tazzine al giorno. Lo slogan della torrefazione Goppion: "Il caffè bevilo... buono".

Vi siete mai chiesti qual è la bevanda più consumata al mondo, acqua a parte? Forse non ci crederete: la risposta è il tè. Se ne bevono – stando a recenti statistiche della Fao – 6 miliardi di tazzine al giorno. Al secondo posto il caffè con 3 miliardi di tazzine al giorno, al terzo la birra. Il vino è settimo preceduto dalla Vodka. All’ottavo posto la Coca Cola.

Da Costantinopoli a Venezia e la consacrazione (a Napoli) dell’espresso 

Forse non tutti sanno che la pianta del caffè è originaria dell’Etiopia, contrariamente ad una diffusa convinzione che ne indicherebbe la culla primigenia in Brasile.

Diffuso nel mondo grazie agli arabi, il caffè approdò in Europa nella seconda metà del XVI secolo per merito dei mercanti veneziani che, dopo aver assaggiato questa bevanda dal gusto energetico in una caffetteria di Costantinopoli (l’antica Bisanzio, oggi Istanbul) caricarono sulle loro imbarcazioni, assieme ad altre spezie, alcuni sacchi di queste drupe.

La scoperta del caffè è dunque uno dei vanti di Venezia, ma è Napoli la città che ha diffuso la cultura del caffè nel mondo esaltando il profumo e le fragranze della famosa «tazzulella» partenopea.

E’ il Brasile il più grande Paese produttore di caffè

Il più grande Paese produttore mondiale di caffè è il Brasile, ma molto apprezzati sono anche i caffè coltivati in Etiopia, Kenya, Uganda, Costa d’Avoio, Camerun, Colombia, Messico, Honduras, Guatemala, India, Indonesia e Vietnam.

Due sono le tipologie di caffè più pregiate: l’Arabica e la Robusta, con differenze legate al luogo d’origine, alla genetica e al gusto. L’Arabica è la variante più diffusa (costituisce il 70% del caffè prodotto al mondo), viene coltivata in America del Sud, America Centrale, Africa (Etiopia e Kenya) ed è la qualità più delicata ed appetibile, con meno caffeina.

La Robusta (così chiamata perché resistente agli insetti) viene prodotta nell’Africa occidentale (Costa d’Avorio e Camerun) ed in Estremo Oriente: è più corposa ed amarognola (per la maggior quantità di caffeina contenuta).

Molte le torrefazioni italiane e numerose le caffetterie

Un migliaio sono le torrefazioni italiane che operano in Italia ed esportano le loro miscele nel mondo: Lavazza, Segafredo, Illy, Borbone, Vergnano, Meinl, solo per citare le più famose. Nel Veneto Hausbrandt, Dersut, Pellini, Goppion. Quest’ultima torrefazione, fondata nel 1948 a Treviso (oggi la sede è a Preganziol con filiale estera a Vienna) è tra i fondatori del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale ed è famosa per le numerose Caffetterie presenti a Treviso, Venezia, Padova, Belluno, Vittorio Veneto, Grado, Mogliano Veneto e a Vienna dove nel 2019 ha aperto un proprio showroom al numero 46 di Liechtensteinstrasse.

La riedizione della latte storiche della Torrefazione Goppion Caffè (Treviso).

Goppion festeggia i 75 anni di fondazione con una riedizione delle latte storiche

Per festeggiare il traguardo dei 75 a nni di fondazione Goppio ha creato una riedizione delle due latte storiche dell’azienda, nate rispettivamente nel 1948 e nel 1960. Su entrambe le confezioni si scorge Piazza dei Signori, luogo di incontro e simbolo di Treviso, città da cui ha inizio la storia di Goppion nel 1948. In quell’anno infatti i fratelli Angelo e Giovanni Goppion, dopo aver vissuto in Etiopia, tornano nel loro luogo natio e acquistano la piccola Torrefazione Trevigiana Caffè, marchio al quale viene aggiunto il nome Fratelli Goppion.

Negli stessi anni, altri due fratelli Goppion, Ottorino e Olivo, partono per il Venezuela e a Caracas fondano la torrefazione Cafè San Antonio – Hermanos Goppion. Vent’anni dopo, nell’estate 1968, viene inaugurato a Preganziol, alle porte di Treviso, lo stabilimento che tuttora ospita la sede aziendale. Da allora la G rossa, il logo aziendale disegnato nel 1965 dall’architetto Umberto Facchini, simboleggia una storia di famiglia e imprenditoriale.

“Da 75 anni – ha spiegato Paola Goppion, responsabile dell’area marketing e comunicazione di Goppion Caffé – l’amore per il caffè e per il suo inconfondibile aroma si trasmette di generazione in generazione. Una passione che la mia famiglia ha saputo trasformare in lavoro grazie all’impegno, alla tenacia, alla curiosità di chi ha posato il primo mattone e ha saputo costruire questa azienda, giorno dopo giorno. Oggi come allora Goppion promuove la cultura del caffè fatto a regola d’arte, al bar come a casa”.

Le latte storiche contengono caffè 100% Arabica del Centroamerica, una miscela pregiata dal sapore dolce e dall’aroma equilibrato, morbido al palato e dal retrogusto di cioccolata. Le due riedizioni sono disponibili nello shop online e nelle caffetterie Goppion al prezzo di 11,90 euro.

Le nuove, sfiziose proposte delle Caffetterie Goppion per l’aperitivo e il pranzo

Ma i festeggiamenti non sono finiti. Nei mesi scorsi, infatti, la storica torrefazione trevigiana ha inuagurato una nuova caffetteria (la quindicesima) a Mestre nella scenografica piazza Ferretto. Un locale dove il profumo del caffè diventa un rito, una piacevole pausa da vivere con gli amici anche – ecco la novità – con le nuove proposte per l’aperitivo e per il pranzo. Un ambiente intimo, come quello domestico, ma al tempo stesso moderno e funzionale, dove il protagonista dal primo mattino alla sera è il profumo intenso del caffè.

Sfiziose le proposte, in vasocottura, per il pranzo: riso con faraona Tandoori; riso con gamberi e mole verde; tortelloni di zucca con salmone; gazpacho di verdure con emulsione di tofu e senape all’antica; couscous con verdure; gamberi alla catalana; insalata di pollo e verdure.

Silvia e Paola Goppion, le reginette della Torrefazione Goppion.

Paola Goppion: “Ecco il nostro, nuovo concetto di caffetteria”

“Le nostre caffetterie – ha spiegato Paola Goppion, che si occupa del marketing e della comunicazione della torrefazione trevigiana – sono la bandiera dell’azienda. Chi entra nelle Caffetterie Goppion vede ciò che siamo e tocca con mano, meglio con il palato, la nostra filosofia. A Mestre abbiamo voluto rendere il locale ancora più accogliente, un piacevole luogo di incontro tra le persone dove poter chiacchierare davanti ad una tazzina di caffè, un calice di vino o un piatto caldo».

«La caffetteria di oggi e di domani dove l’offerta del caffè di grande qualità si possa gustare al bar o si possa acquistare per il consumo domestico – ha aggiunto – non è più sufficiente per soddisfare le richieste dei consumatori che sono alla ricerca di un luogo da vivere in più momenti, per esempio in occasione del pranzo o dell’aperitivo”.

Quella simpatica scritta sulla parete: “Il caffè… bevilo buono”

Il nuovo progetto ha sfruttato al massimo lo spazio disponibile, offrendo la giusta superficie per la clientela e per le aree operative e di lavorazione nella parte retrostante del negozio, ora rese più agili. Nell’ambiente aperto al pubblico, i richiami al mondo del caffè sono molti, a cominciare dalle grandi stampe delle piante alle pareti, dai colori delicati e dai materiali utilizzati per l’arredamento.

Illuminati da una luce più intima e soffusa e abbinati a comode sedie imbottite, i tavoli si appoggiano ad una boiserie dalle tonalità chiare che ricordano l’ambiente confortevole di casa. Al centro della parete la scritta retroilluminata «Bevilo Buono», lo slogan identitario di Goppion, un marchio depositato che descrive e racchiude la filosofia dell’azienda che da sempre si fa portavoce della cultura del buon caffè all’italiana fatto a regola d’arte, a casa come al bar.

“Kaffa”, un blend di Arabica dell’Etiopia, del Brasile e dell’Honduras

La Torrefazione Goppion è famosa per i caffè speciali di piantagione. Kaffa è uno di questi. Un blend di alta qualità in cui l’Arabica dell’Etiopia, del Brasile e dell’Honduras si uniscono in una combinazione profumata, dal corpo rotondo e dal basso contenuto di caffeina.

La prevalente presenza del caffè Etiope, proveniente dalla zona di Yrgalem nella regione di Sidamo, caratterizza questa miscela dall’impatto avvolgente, dolce, intenso, aromatico con sfumature fruttate e agrumate, note di cioccolato e di mandorla.

“Volcan de Oro”, guatemalteco: ricorda il caffè della Terra dei Maya

Il ” Volcan de Oro” è una delle miscele più pregiate e ricercate al mondo per le sue caratteristiche particolari di dolcezza e aromaticità con sfumature che ricordano la frutta tropicale e con leggeri sentori speziati dal marcato retrogusto di cacao. Caratteristiche che derivano soprattutto dalla presenza del caffè della mitica Terra dei Maya. Questa qualità di caffè, tra le migliori al mondo, cresce e matura nel clima tropicale del Guatemala a 1500 metri di altitudine. Ha un basso contenuto di caffeina ed anche per questo è amata dagli intenditori.

“Flor”, uno dei migliori caffè Rousta del mondo: Indonesia

Gusto deciso, intenso, rotondo, dolce, ha un retrogusto che ricorda il cacao e le spezie. In questa miscela carica di aromi domina il sapore di uno dei migliori caffè Robusta del mondo, che proviene da Flores, una delle piccole isole che compongono l’arcipelago delle Isole Sonda al Sud dell’Indonesia. Miscela ideale per la colazione del mattino e per chi ama i gusti più decisi. Il tenore di caffeina è medio.

“Biondo”, dalla tostatura breve che esalta gli aromi del caffè

La caratteristica principale del «Biondo» dal basso contenuto di caffeina, è la tostatura chiara. I chicchi di caffè, tostati per soli 8-10 minuti, rimangono più chiari rispetto a quelli di una tostatura tradizionale per l’espresso e sviluppano un gusto aromaticamente profumato. Questa miscela è composta al 100% da caffè Arabica i cui sapori evocano, con equilibrio, la dolcezza della frutta tropicale e la fine acidità, note tipiche del Guatemala e dell’Honduras. Il retrogusto ricorda il cacao del caffè brasiliano. Da bere in tazza grande per poter gustare a lungo il piacere di questa miscela.

La nuova linea di tè e infusi da sorseggiare lentamente

Goppion ha creato anche una nuova linea di tè e infusi. Nuovi nella linea e nei gusti, sono cinque infusi e quattro tè, da sorseggiare lentamente per una pausa rilassante in ufficio o a casa, a colazione, durante il té delle cinque o la sera dopo cena.

Sono buonissimi anche da gustare freddi, durante i mesi estivi come bevanda dissetante.

I nuovi astucci presentano una grafica floreale fresca e vivace, verde chiaro per la linea té e viola per gli infusi. Un bollino colorato applicato sulla confezione aiuta a riconoscere i diversi aromi: una perfetta combinazione di tè verde con aggiunta di zenzero e limone, il té nero Orange Pekoe a foglia intera, l’Earl Grey tè al bergamotto, il té rosso con ibisco e frutta.

E ancora infuso di mela e lampone, camomilla, infuso ai frutti rossi, tisana alla menta e infuso dai sapori mediterranei. All’interno di ogni confezione 15 filtri a piramide in tessuto, scelti perché la loro forma permette di preservare le foglie di té intere, i pezzi di frutta e i petali dei fiori, sfruttando al massimo il loro aroma e sapore. Ogni bustina è confezionata singolarmente in un involucro ermetico e trasparente, per mantenere inalterate le sue caratteristiche e la sua fragranza.

La nuova Caffetteria Goppion in piazza Ferretto a Mestre.

In alto i calici (e le tazzine) per un brindisi benaugurante

Tornando al nuovo locale di Mestre, l’intervento di restyling ha interessato anche la vetrina e l’ingresso della caffetteria che, senza barriere, consente una maggiore visibilità sull’offerta del banco e le sue golosità, creando una connessione immediata tra la vita esterna della piazza, l’ampio plateatico sotto il portico e l’interno della caffetteria.

Sulla vetrina, un monitor posizionato in prossimità del retrobanco mostra alcune immagini di vita aziendale, del menù e delle miscele offerte a silos. E tra queste anche le stesse miscele utilizzate per i caffè serviti all’interno del locale.

A questo punto che altro aggiungere? Semplicemente chapeau alla famiglia Goppion. Lunga vita al caffè con un prosit beneaugurante: in alto i calici e le “tazzulelle” di caffè.

Giuseppe Casagrande

 


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