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Purzìt, o purcit, il porco, il maiale festeggiato a Porpetto

A Porpetto si tiene la “Fieste dai Nemorâz dal Purzìt“, 54a edizione, che necessita di qualche delucidazione e di conoscere un po’ la storia della sua origine.

Prima di tutto, Porpetto è un piccolo borgo di antica origine medievale, situato nella Bassa Friulana, e la suinicoltura ha sempre avuto un ruolo primario nell’economia tradizionale delle famiglie friulane.

La lingua friulana che si parla a Porpetto rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale ed è caratterizzata nella pronuncia dall’uso della Z al posto della C, pertanto “purzit” e non il più comune “purcit”.

La terza annotazione riguarda il significato di «Fieste dai Nemorâz dal Purzìt» che si traduce con: “Festa degli Innamorati del Maiale”.
È quasi la parodia in versione dissacrante della Festa di San Valentino testé trascorsa, tuttavia in sostanza significa proprio quello che vuole intendere, perché del maiale, ossia della sua carne e di tutto ciò che dall’animale si ricava, ci si può innamorare.

Ora la storia

Ci vuole un po’ di storia. Tutto iniziò quasi per scherzo, nel 1968, guarda caso anno delle contestazioni giovanili.

Cinquantaquattro anni fa due giovani amici, Aligi Grop e Ezio Toneatto, evidentemente ritrovatisi in scarna compagnia per una qualsivoglia intima cenetta o volendo rivoluzionare anche l’abitudine di questa Festa del 14 febbraio considerata allora “commerciale”, da una battuta un po’ impertinente “mi sono innamorato del maiale” (naturalmente in lingua friulana), per sfida, si proposero l’idea di un’alternativa per festeggiare il giorno di San Valentino.

Pensarono che “Fieste dai Nemorâz dal Purzìt” potesse essere appropriato.
Aligi individuò un menù a base di carne di maiale basato sulla tradizione, dagli antipasti, i primi, i secondi e finanche il dolce.

Da buongustai e conoscitori della cultura della propria terra, scartabellarono tra le antiche ricette riportate nel volume «Mangiare e ber friulano» di Giuseppina Perusini Antonini, contessa di Rocca Bernarda famosa per il Picolit).

Il successo fu immediato e dal ’68 la festa continua ogni anno presso la Tavernetta della famiglia Grop, ormai da quattro generazioni luogo di culto dei veri appassionati della buona tavola.

Con il tempo, dalla giornata di San Valentino, la festa si è estesa prima a una settimana ed ora a tutto il mese di febbraio, fino alla prima domenica di marzo.

Il menù è accompagnato sempre dalla pergamena con la filastrocca in friulano (composta da Ezio Toneatto), che riprende i modi letterari di Pre Zaneto, uno dei maggiori narratori in friulano a cavallo tra ‘800 e ‘900, che proprio a Porpetto nacque.

Ristorante e menu

Oggi il ristorante è condotto dai figli di Aligi, ai fornelli Ezio, e nelle accoglienti sale lo staff è diretto da Clia e Mary, sapienti sommelier.

Ambiente tranquillo, arredamento semplice, ove non manca il fogolar. Una cucina tipica friulana, con i salumi (salamp, musèt, luianie… salame, cotechino, salsiccia…) prodotti in proprio con il rigore e i metodi degli antichi norcini friulani, capace di innestare controllate innovazioni ed efficaci presentazioni, ma senza fronzoli. Materie prime del territorio e attenzione alla stagionalità.

Il menù della Festa degli Innamorati del Maiale comprende, tra l’altro, come apri pasto, ciccioli di maiale, orecchie impanate e fritte, prosciutto di San Daniele, salame all’aceto con polenta.
Per primo riso e salsiccia, orzo, fagioli e prosciutto. Come secondi piatti: piedini e ossa bolliti, cotechino e sanguinelle con ‘brovada’ e verze; spiedini, pancetta e salsiccetta alla griglia; cotto misto; lingua con patè di cavoli; fegato al vino; costa in umido con patate; stinco al forno; gialletti di mais. Il dolce è sempre una sorpresa, prelibata.

Non manca il tradizione omaggio agli ospiti del piatto da collezione in ceramica, anche quest’anno disegnato da Umberto Visentin, maestro ceramista di Treviso.

Il Ristorante Alla Tavernetta da Aligi rimane aperto tutti i giorni (tranne i mercoledì e la domenica sera), su prenotazione e nel rigorosi rispetto di tutte le norme anti Covid.

Indirizzo e recapiti: via Matteotti 16, Porpetto (Udine); tel. 043160201 / 335 6492145; https://www.facebook.com/elsagrop/

Porpetto dista 90 km da Venezia, per arrivare: Autostrada A4, uscita: Porpetto-San Giorgio di Nogaro.

Maura Sacher


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