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Premio VinoVisioni al progetto “Volcanic Wines”

Ancora una volta il Consorzio del Soave è un passo avanti, ormai il marketing gestito dal team di Aldo Lorenzoni sta indicando la strada maestra per far conoscere il vino italiano.

Di questa grande vitalità se ne sono accorte anche le guide, oltre premiare i vini, premiano le idee innovative e questa volta è il progetto sui vini ottenuti da suoli vulcanici.
Il Consorzio del Soave, ideatore del progetto, riceverà il riconoscimento, creato dalla Guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club, sabato 14 novembre alle 10,30 al Teatro Puccini di Merano, in occasione del Merano Wine Festival.

Volcanic Wines, il progetto internazionale di valorizzazione e di promozione dei vini da suolo vulcanico, ideato dal Consorzio del Soave, Il riconoscimento VinoVisioni intende premiare quei progetti, legati al vino, che incarnano gli ideali del progresso e dell’innovazione, basati sull’originalità dei contenuti e sulla condivisione del sapere.

In particolare, nel termine “Visioni” ViniBuoni d’Italia «vuole includere idee, originalità, innovazione, valorizzazione di territori, coraggio, valori, fantasia, creatività, storia, intese come ‘visioni’ passate e, in alcuni casi, eroismo».

«Siamo orgogliosi di aver conquistato questo riconoscimento – sottolinea Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – che in un certo senso ci definisce in quanto “visionari” e “anticipatori” e per questo non sempre immediatamente compresi. Col progetto Volcanic Wines abbiamo dimostrato che c’è la possibilità di superare le barriere legate ai singoli territori e dare così un’immagine unica dell’Italia del vino, dal Nord al Sud fino alle isole. Una chiave di comunicazione vincente, che ha riscontrato particolare appeal soprattutto all’estero».

I numeri del Vulcano
I suoli costituiti o originati da vulcanoclasti ricoprono circa 124 milioni di ettari nel mondo. In termini di paragone, rappresentano 4 volte la superficie dell’Italia e 20.000 volte la superficie di vigneto iscritta alla DOC Soave.
Questa tipologia di suoli ricopre quindi circa l’1% della superficie della Terra, fornendo però sostentamento al 10% della popolazione mondiale: questo dato meglio di molte parole esprime in maniera chiara il concetto di “fertilità” spesso attribuito alla terra dei vulcani in tutto il mondo.

In Italia i principali distretti produttivi di questo tipo si trovano nel Soave, nella zona del Vesuvio e dei Campi Flegrei in Campania, sull’Etna e a Pantelleria in Sicilia, oltre che nella zona del Frascati e del Viterbese nel Lazio.
Per quanto concerne l’Italia, presa nel suo complesso, la superficie vitata su cui insistono le doc di origine vulcanica ammonta a 17.050 ettari, per una capacità produttiva di 1.262.923 ettolitri di vino, che in termini di bottiglie corrispondo a 150 milioni di bottiglie.


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