Cantina del giorno

Premiate le eccellenze delle Tre Venezie

Premiate le eccellenze delle Tre Venezie   La Distilleria trentina Marzadro di Nogaredo ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori degli Oscar 2026

Premiate le eccellenze delle Tre Venezie

 

La Distilleria trentina Marzadro di Nogaredo ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori degli Oscar 2026 assegnati dalla guida enogastronomica “Venezie a Tavola”.

La Distilleria Marzadro di Nogaredo, la monumentale Cittadella della Grappa

La Distilleria Marzadro di Nogaredo ha fatto da prestigiosa cornice alla presentazione dell’edizione 2026 della Guida enogastronomica “Venezie a Tavola”. Un’edizione quanto mai ricca (220 pagine) che ancora una volta ha messo in luce le migliori espressioni della cucina, dell’enologia e delle produzioni artigianali del Triveneto.

Durante la cerimonia, organizzata da Post Editori, sono stati assegnati riconoscimenti a chef, ristoratori, sommelier e maître che si sono distinti per innovazione, qualità e legame con il territorio, confermando il ruolo della guida come punto di riferimento per l’eccellenza enogastronomica del Nord-Est.

La cerimonia nella sede della storica distilleria trentina Marzadro

I fratelli Andrea, Anna e Stefano Marzadro, assaggi compiaciuti tra le botti

L’evento si è confermato un momento centrale per il mondo della ristorazione. Gli organizzatori sono infatti riusciti a riunire chef, sommelier, produttori, imprenditori e operatori del settore in una giornata di celebrazione e confronto.

La cerimonia si è aperta con i saluti di Alessandro Marzadro, rappresentante della terza generazione degli storici distillatori della Vallagarina, che ha accolto i presenti nella suggestiva e monumentale “Cittadella della Grappa” di Nogaredo. 

Sono poi intervenuti Roberta Sartori, direttrice di Post Editori, Luigi Costa, ideatore del progetto Venezie a Tavola, e Gianluca Montinaro, direttore della Guida, che hanno sottolineato il valore culturale e territoriale dell’iniziativa, nata per valorizzare il patrimonio gastronomico del Nord-Est.

Ristorante dell’Anno lo stellato “Aqua Crua” di Giuliano Baldessari

Lo chef stellato Giuliano Baldessari brinda con Giuseppe Casagrande e l’enologo di Madonna delle Vittorie Luciano Tranquillini (foto Matteo Piazza)

La presentazione è culminata con le premiazioni dei protagonisti della ristorazione triveneta che si sono distinti per qualità, innovazione e legame con il territorio. Tra i riconoscimenti più prestigiosi, l’Oscar di Ristorante dell’Anno è stato assegnato a Giuliano Baldessari del ristorante “Aqua Crua” di Barbarano Vicentino – ne abbiamo parlato nei giorni scorsi – per la costanza nella ricerca e nella sperimentazione.

 

Chef talentuoso del Ristorante «Aqua Crua» (una stella Michelin) Giuliano Baldessari è un esploratore del gusto, un moderno Ulisse che sfida i confini dell’ignoto.

Lo dimostra ogni giorno con il suo stile geniale e con le sue spettacolari creazioni. La sua cucina è un viaggio affascinante: ogni piatto diventa un tesoro da scoprire e un’emozione per il palato. 

Come giovane talento premiato Filippo Chignola della “Casa degli Spiriti”

 

Anna Maria Dal Bosco dell’azienda vitivinicola Giannitessari di Roncà premia Filippo Chignola (Ristorante La Casa degli Spiriti di Costermano)

Come Giovane emergente dell’Anno è stato premiato Filippo Chignola, executive chef del ristorante  “La Casa degli Spiriti” di Costermano sul Garda, “un giovane talento – si legge nella motivazione – ricco di promesse che già ora dimostra di avere lungimiranza, ottime capacità tecniche, saldo sguardo all’orizzonte e profondità di ricerca”.

Classe 2002, Filippo Chignola, insieme al fratello Lorenzo, dall’anno scorso ha assunto le redini del ristorante fondato nel 1996 all’interno dell’elegante residenza di fine ‘700 affacciata sul lago di Garda e sulla valle dei Molini. Lo chef ha collezionato importanti esperienze in cucine di prim’ordine, dal ristorante Hiša Franko con la chef Ana Ros a Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo, per poi portare nel ristorante di famiglia la personale interpretazione di cucina mediterranea, in cui si fondono ricerca e semplicità, bontà ed estetica. Anna Maria Dal Bosco, co-titolare dell’azienda vitivinicola Giannitessari di Roncà (Verona) ha omaggiato il giovane chef con la Magnum di spumante Metodo Classico AD 13.21 Monti Lessini Doc, le nobili bollicine figlie di un vitigno autoctono a bacca bianca, la Durella, diffuso in alcune aree collinari dei Lessini, al confine fra le province di Verona e di Vicenza.

Per il Pranzo dell’Anno premiati Michil Costa e Simone Cantafio (Corvara)

Alessandro Marzadro nel sancta sanctorum degli alambicchi spiega agli ospiti la magia della grappa

Per il Pranzo dell’Anno sono stati premiati Michil Costa e Simone Cantafio del ristorante La Stüa de Michil di Corvara, per l’eccellenza e l’equilibrio della loro cucina.

Il premio di Sommelier dell’Anno è stato conferito a Paola Bogotto del ristorante Spinechile di Schio (Vicenza) per la passione e la cura nella gestione della cantina, mentre quello di Maître dell’Anno è stato assegnato a Enrico Baggio della Locanda Baggio di Asolo (Treviso) per la capacità di dirigere la sala con eleganza e competenza. 

Il riconoscimento di Trattoria dell’Anno è stato invece attribuito a Lorenzo Roncaccioli del ristorante

“Fuori Modena” di Vicenza, per la sua dedizione alla cucina autentica e alla valorizzazione delle tradizioni locali.

Ampio spazio è dedicato anche alle cantine e ai prodotti tipici del territorio

Il decano dei giornalisti enogastronomici Giuseppe Casagrande si congratula con Giuliano Baldessari del Ristorante Aqua Crua (foto Matteo Piazza)

Amata da buongustai e wine lover, l’edizione 2026 della Guida “Venezie a Tavola” è suddivisa in tre sezioni: Ristoranti, Vini e Prodotti. Un viaggio affascinante dal Brennero all’Istria alla scoperta dei migliori ristoranti, trattorie, cantine e prodotti tipici del Trentino Alto Adige, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia. I ristoranti recensiti con indicazioni aggiornate su turni di chiusura e ferie, sul tipo di cucina e sui piatti più “gettonati” sono 200. 

Ampio spazio è riservato anche alle cantine (sono 45) con i vini del cuore: bollicine, vini bianchi, rossi e rosati. Trentacinque, infine, sono i prodotti tipici dei territori visitati con un’attenzione particolare alle aziende che propongono le loro eccellenze nei diversi settori merceologici: dall’acqua Surgiva alle confetture Rigoni, dai salumi ai formaggi, dai risotti alle polente, dagli ortaggi alle tisane, dagli oli extravergine ai distillati, dai prodotti da forno ai dolci peccati di gola.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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