Notizie Italiane

Premiata l’azienda Casimiro di Santa Massenza

La valle dei laghi (Trentino) riscopre il  Lagrein.

“Majano è luogo di bel sito con il suo lago. Luogo famoso per i suoi vini, dolci, amabili e squisitissimi. Luogo dove vivono gli ultimi lecci, gli ultimi ulivi, gli ultimi fichidindia”.

Lo scriveva Michelangelo Mariani, lo storico cronista del Concilio Tridentino, a proposito di Majano, l’attuale Santa Massenza. Nome, quest’ultimo, che si impose a furor di popolo per ricordare Massenza, madre del primo vescovo di Trento, Vigilio.

Perché — vi chiederete — accendiamo i riflettori su Santa Massenza, una delle perle della Valle dei Laghi ribattezzata (per il clima particolarmente mite) la “Piccola Nizza” del Trentino? Semplicissimo: per un doveroso riconoscimento a quella pattuglia di vignaioli e distillatori trentini che è riuscita negli ultimi anni a recuperare quello straordinario patrimonio di saperi e sapori che sembrava destinato all’oblìo. 

Lo facciamo anche per festeggiare un vino che, oltre alla Nosiola (da cui nasce il mitico Vino Santo Trentino) si sta imponendo sul mercato. Prova ne sia la Clessidra d’Oro che la Guida “Il Vino per tutti” ha assegnato al Lagrein 2017 dell’azienda Casimiro di Santa Massenza. Ha consegnato il premio il decano dei giornalisti enogastronomici trrentini, nonchè commissario nei concorsi enologici nazionali ed internazionali, Giuseppe Casagrande.

Coltivato a pergola trentina, il Lagrein Casimiro gode di uno straordinario microclima, particolarmente mite e ventilato, che favorisce la perfetta maturazione delle uve e consente di ottenere un vino (affinato in tonneaux) di buona struttura, speziato ed armonico. Colore rosso rubino intenso, bouquet speziato con note fruttate, sapore vellutato, in bocca si presenta elegante e persistente.

Bernardino Poli, proprietario della piccola azienda e distilleria artigianale (data di nascita dell’azienda il 1924), lavora le vigne di proprietà trasferendo l’impegno e la cura sia in cantina che in distilleria, ricavando vini pregiati, fragranti grappe di monovitigno e una serie di distillati alle erbe officinali.

Va ricordato che l’azienda Casimiro, oltre al Lagrein, produce altri tre rossi: il Filari (Schiava Gentile), il Massenza Rosso e il Giasìl, un blend di Merlot, Lagrein e Rebo. Inoltre tre bianchi: la Nosiola, il Muller Thurgau e l’Origine da uve Piwi: Solaris, Bronner e Johanniter. E uno spumante brut: il Deorum.

A proposito della Nosiola ricordiamo che è il più antico vitigno autoctono a bacca bianca presente in Trentino. E dà origine ad un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, profumo delicato con leggere sfumature di fiori bianchi e mela verde. ll gusto è secco, piacevolmente fresco, fruttato ed armonico, con retrogusto leggermente ammandorlato. È coltivato principalmente in Valle dei Laghi, valle che beneficia dell’influenza dell’Ora del Garda, vento tipico del lago di Garda. Le sue uve, fatte appassire sulle “arèle” (graticci) vengono torchiate durante la Settimana Santa. Da qui il nome: Vino Santo. Riposano almeno sei anni in piccole botti di legno, periodo minimo fissato dal disciplinare. Ma spesso tale periodo raggiunge anche gli 8-10 anni di affinamento. Nasce così l’esclusivo Vino Santo passito Trentino Doc, il nettare dei nettari, vino raro e prezioso.

Nella foto: Giuseppe Casagrande consegna la Clessidra d’Oro a Bernardino Poli.


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Redazione

Club olio vino peperoncino editore ha messo on line il giornale quotidiano gestito interamente da giornalisti dell’enogastronomia. EGNEWS significa infatti enogastronomia news. La passione, la voglia di raccontare e di divertirsi ha spinto i giornalisti di varie testate a sposare anche questo progetto, con l’obiettivo di far conoscere la bella realtà italiana.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio