Tribuna

Ponte 1 maggio: boom per agriturismo

Sono stati circa 7 milioni gli italiani in movimento tra il 25 aprile e il primo maggio, 1 su 3 ha scelto la vacanza breve in campagna mentre circa 4 milioni sono stati i pernottamenti negli esercizi extralberghieri, tra cui le aziende agrituristiche. Toscana, Alto Adige, mari e monti ma anche laghi tutti alla ricerca di relax e soprattutto di vera cucina.
Sono dati che fanno pensare che, anche in tempi come questi, il nostro paese potrebbe puntare quasi tutto sul turismo e sulla gastronomia, passando per lo sport e naturalmente mettendo un occhio di riguardo alle strade del vino e del pellegrinaggio.

Temi che uniti portano in alto la bilancia dell’economia. In alcune provincie si è creato anche un assessorato all’enogastronomia segno che l’interesse c’è. Però bisogna saper fare e i nostri produttori, i nostri albergatori e ristoratori hanno iniziato a capire che solo con la qualità italiana si può andare avanti.

A non capirlo sembrano solo alcuni bar e luoghi del “finto gusto” nei centri delle nostre città che applicano prezzi folli in cambio di qualità più che mediocre.   Per questo i veri viaggiatori scelgono mete fuori dai percorsi di massa e frequentano le città giusto il tempo per vederne le bellezze.

Questi ponti sono stati il banco di prova, una vacanza tra i due e i 4 giorni che ha visto italiani e tanti stranieri (americani soprattutto) soggiornare in strutture agriturisitiche di ogni livello.

Oltre venti mila strutture in tutta Italia per un fatturato di quasi  2 miliardi di euro. L’agriturismo è anche la chiave di volta per la multifunzionalità in agricoltura. Ad aumentare è stata soprattutto l’offerta di degustazione  a cui si sono unite attività di vera e propria ristorazione e corsi di vario genere.

Cosa cerca quindi il turista oggi? Un cambiamento di vita, un’esperienza, vuol sentire un territorio. Se non lo roviniamo ci salviamo con quello…

Roberta Capanni


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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