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Novello, il vino dimenticato

Dopo lo straordinario sviluppo dei primi anni 2000, si è assistito al crollo della produzione che ha azzerato poco meno di 15 milioni di bottiglie. E non sono servite le nuove norme di produzione contenute nel decreto del Mipaaf del 2012, per bloccarne l’inarrestabile declino.

Parlare di novello è come fare la cronaca di una morte annunciata. Sin dalla sua nascita negli anni novanta, conteneva in sé il tarlo della fine, tanto da far dire a Veronelli che era un vino “senza vigna se non addirittura senza vino”.

 

E aveva ragione perché non è mai esistito un novello, ma tanti novelli visto che questo vino non è mai stato legato a un determinato territorio. Vittima sacrificale delle esigenze del mercato (alias batter cassa), il novello ha tradito i suoi fan e adesso anche se le regole sono cambiate, è difficile risalire la china.

 

Ma vogliamo dare un’altra occasione al vino novello? Sono convinto che questo vino abbia in sé le caratteristiche per avvicinare al nettare di bacco le nuove generazioni, grazie ai suoi profumi avvolgenti e al gusto morbido. A chi si è sentito tradito negli scorsi anni dal novello, ricordo che le nuove norme emanate dal Mipaaf lo scorso anno hanno cercato di recuperarne la piacevolezza.

 

Adesso la menzione tradizionale “novello” è riservata ai vini Dop e Igp tranquilli e frizzanti; il processo di fermentazione con macerazione carbonica dell’uva intera deve riguardare almeno il 40 per cento del vino (in precedenza era il 30); deve essere ottenuto interamente con prodotto della stessa annata e non è consentito il taglio con il 15 per cento di vino proveniente da altra vendemmia e il periodo di vinificazione non può essere inferiore a 10 giorni.

 

Inoltre, dal 2012 l’immissione al consumo è anticipata al 30 ottobre. Ecco, credo che ci siano ragioni sufficienti per riprovare a bere il novello e sperare in nuove azioni di marketing da parte dei produttori per promuoverne la valorizzazione commerciale e di immagine.

 

Chissà che non riusciremo a recuperare estimatori!


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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