Stile e Società

Negoziati a Bruxelles sull’agroalimentare protetto

La Delegazione dell’Aicig è tornata speranzosa da Bruxelles dove si sono svolte riunioni di negoziato previsti nell’ultimo Regolamento CE, cosiddetto “Pacchetto Qualità”.

Si sta trattando la regolamentazione dei volumi produttivi, su cui Aicig aveva molto insistito negli ultimi anni, ritenendola decisiva per consentire un equilibrio tra domanda e offerta di mercato, misura auspicata in primo luogo dagli operatori delle filiere produttive.
Aicig (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) si è incontrata con Cnaol (l’associazione che rappresenta le produzioni Dop del settore caseario francese) per confrontarsi sull’applicazione delle disposizioni comunitarie in merito alla regolamentazione dell’offerta.

Le posizioni italiane e francesi convergono sulla tutela e lo sviluppo del settore dei prodotti Dop e Igp e c’è una sostanziale intesa per supportare in ambito comunitario le ragioni e gli interessi delle produzioni a indicazione geografica.
Con i colleghi francesi, dopo i primi anni di applicazione delle norme comunitarie nel settore lattiero-caseario, si è fatto il punto della situazione valutando anche possibili miglioramenti ai diversi sistemi di regolamentazione, anche in prospettiva OCM unica (Organizzazione Comune del Mercato unica).

«Questi confronti – dichiara Riccardo Deserti di Aicig – sono indispensabili per una corretta applicazione delle norme comunitarie su temi così specifici. I dialoghi costanti avviati con i colleghi francesi hanno lo scopo di rafforzare l’intero settore anche in ambito extracomunitario».

Aicig, in effetti, ha partecipato anche all’incontro dei portatori di interesse nei negoziati bilaterali tra Unione Europea e gli Stati Uniti nell’ambito del TTIP, facendosi portavoce dei Consorzi, imagesalcuni dei quali presenti a Bruxelles, i quali hanno insistito nei confronti dei negoziatori al fine di ottenere, nel futuro accordo, una protezione per le produzioni Dop e Igp comunitarie sul territorio statunitense.

Secondo Gianluigi Ligasacchi di Aicig, «Le produzioni a denominazione, con tutto il sistema di controllo e certificazione, costituiscono un settore di primaria importanza per un corretto sviluppo dell’intero settore agroalimentare», e per l’appunto il sistema dei prodotti Dop e Igp è garantito da oltre 60.600 visite degli Organismi di Controllo che generano circa 75.000 controlli analitici sui prodotti certificati.
Ligasacchi auspica un’adeguata protezione per i prodotti Dop e Igp anche negli Stati Uniti al fine di maggior tutela dei produttori comunitari «ma anche per garantire i consumatori americani, spesso non in condizione di compiere una scelta consapevole».

Maura Sacher


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