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Anche i mancini hanno la loro Giornata internazionale

Mancini un’altra minoranza si manifesta, non si nasconde

Mancini un’altra minoranza che non si nasconde e talvolta si manifesta … rumorosamente.

La conquista di visibilità dei mancini vuole la sua Festa: il 13 agosto è la Giornata internazionale a loro dedicata.

È stata istituita ufficialmente nel 1992 in Inghilterra dal club Lefthanders International, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di coloro che usano prevalentemente la parte sinistra del corpo.

Ne è interessato il 10% della popolazione. Di certo una minoranza, ma anche un singolo individuo mancino diventa capace di ingarbugliare certe regole del vivere sociale.

Si sa che il mondo è progettato per i destrimani: forbici, coltelli, apriscatole, la carica degli orologi, ecc. Nonché la posizione del mouse del pc, per non ricordare gli avvitamenti e gli svitamenti di viti, lampadine e pure i cavatappi che per i mancini vanno effettuati all’inverso, ma certamente costoro l’hanno imparato … a meno che non siano come si dice “ambidestri”.

Ossia che nel loro cervello gli emisferi destro e sinistro non si sormontino nelle funzioni … come spesso succede a me, che pare sia stata mancina da piccola e poi capace di “ambi-destreggiarmi”.

Finalmente il mancinismo non è più considerato un handicap o un disturbo della personalità.
Grazie alle neuroscienze e alla psicologia, i bambini che fin da piccoli manifestano la preferenza per la mano sinistra nell’afferrare gli oggetti non vengono più costretti anche con severe punizioni ad usare l’altra mano.

Dicono che l’emisfero destro (quello che domina la parte sinistra del corpo) caratterizza il pensiero intuitivo e la creatività, tanto che molte grandi personalità storiche erano mancine, come Napoleone, Leonardo, Einstein, Madame Curie). E che i sinistrorsi sviluppino una maggiore intelligenza, la quale non è altro che la capacità di adattamento.

Tuttavia è utile insegnare ai bambini fin da piccoli ad usare la mano destra per adoperare le posate come gli “altri”, per un sacco di ragioni che capiranno da adulti.

Mancini il problema dell’etichetta

È vero, il mondo ruota attorno ai destrimani. Anche il codice della strada!
E soprattutto Etichetta, Cerimoniali, Galateo contemplano solo la destra.

Ad esempio come lato di riguardo nelle manifestazioni solenni e nei banchetti e come mano da porgere nei saluti o nel sollevare il calice nel brindisi.

Per alcuni, questa regola è associata ad una dose di superstizione, retaggio del primordiale convincimento.
Infatti, la mano sinistra si chiama così perché il lato sinistro è sempre stato associato al nefasto, all’impuro, al diabolico.
Persino il contenitore del pepe va posizionato alla sinistra del sale! Che sia forse perché il pepe è nero (come il diavolo) e il sale bianco (come un angelo)?

Nel comune pensare porta sfortuna usare la sinistra nel brindare.
Come non è cortese porgere e accogliere i bigliettini da visita se non con la mano destra.

Il mancino a tavola

Come è noto, sulla tavola apparecchiata, a destra stanno i liquidi, a sinistra i solidi, cosicché troviamo a destra il cucchiaio e i bicchieri, e a sinistra il pane e il piattino dei contorni.

Ho visto alcuni mancini, addirittura una signora che credevo di alto rango, che appena seduti, brontolando e senza neanche tanto giustificarsi, si sono messi a disfare tutto l’allestimento, spostando posate e persino i bicchieri.

Eppure per le verdure i destrimani usano la posata impugnata dalla mano sinistra, senza tanti problemi.
Se costoro non hanno problemi a manovrare anche la mano sinistra, nemmeno i mancini dovrebbero sentirsi menomati nell’afferrare un bicchiere a destra del piatto e rimetterlo nel medesimo luogo, una volta bevuto.
Se proprio vi trovate a disagio nel sincronizzare le mani, aspettate almeno che arrivi la prima pietanza e poi afferrate pure la posata necessaria con la mano di preferenza.

Capisco che potrebbe sembrare una violenza alla loro personalità, ma anche i destrimani spesso si devono sforzare per stare nei canoni dell’etichetta.

Tuttavia, è chiaro che i camerieri mancini devono dimenticare di esserlo.

Insomma, cari amici mancini, io ritengo che – nonostante la vostra Giornata internazionale – non siete autorizzati a scombinare le regole della maggioranza.
In questo mondo bisogna adattarsi, specie se si è in minoranza.

Maura Sacher


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