Vino e Ristoranti

Ma è vino questo?

L' ultimo sgambetto della UE nei confronti dell'Italia e dei nostri vini sta prendendo forma.

L’ ultimo sgambetto della UE nei confronti dell’Italia e dei nostri vini sta prendendo forma.

Uno spettro si aggira per l’Europa: il vino annacquato. La trovata dei tristi pensatori di Bruxelles consiste nella autorizzazione alla produzione di vini dealcolizzati.

Tutto ciò all’interno dei disciplinari delle Denominazioni di Origine Protetta- DOP e Indicazioni Geografiche Protette – IGP. 

Diminuire fortemente la percentuale di alcol e aggiungere acqua è l’ultima trovata di questi squallidi individui.

Evidente sono astemi o adusi a bere birre di monasteri improbabili o sidro di scarsa qualità. Il comparto vinicolo è già sotto attacco da mesi con la proposta di introdurre etichette allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette.

E tutto questo nell’ambito del “Piano d’azione per migliorare la salute dei cittadini europei”. La proposta di dealcolizzazione dei vini è contenuta in un documento della presidenza del consiglio dei ministri europei.

I Soloni UE vorrebbero autorizzare i produttori a eliminare totalmente o parzialmente l’alcol nell’ambito delle pratiche enologiche.

E non è finita qui. È ammessa l’aggiunta di acqua nei vini a denominazione d’origine. Si permette di chiamare vino una bevanda che è stata privata di tutte le caratteristiche di naturalità.

L’immissione invasiva di acqua nel processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino determina un inganno.

Un inganno che i cervelloni di Bruxelles vogliono legalizzare. I consumatori pagheranno dell’acqua in bottiglia come se fosse vino.

I vini senza alcol sono una tipologia diffusa nel mondo sopratutto in Nord America e in Nord Europa.

È un mercato in espansione e seguito attentamente dai grandi gruppi.

Ma una bevanda con una gradazione di 2 % volume non è vino.

È al massimo una bevanda che contiene una piccola percentuale di vino.

Per adesso in tutta la UE non è consentito aggiungere acqua dopo la dealcolizzazione di prodotti vinicolo.

In Italia il testo unico del vino è rigidissimo.

Non consente di detenere acqua in cantina. Nemmeno quella ottenuta dai processi di concentrazione dei mosti dei vini che viene equiparata a una sostanza idonea alla sofisticazione.

E la infelice idea della UE è una vera e propria  sofisticazione legalizzata. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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