Stile e Società

Lo spaghetto nero di Tino Vettorello in onore di Penelope Cruz

E’ l’omggio dello chef trevigiano Tino Vettorello all’attrice spagnola in occasione della 78. Mostra internazionale del Cinema che si apre oggi al Lido di Venezia

Oggi, mercoledì 1 settembre, prenderà il via al Lido di Venezia la 78° edizione della Mostra internazionale di Arte cinematografica. Anche quest’anno l’evento sarà accompagnato a tavola dai piatti gourmet dello chef trevigiano Tino Vettorello, patron della “Terrazza Biennale”, l’esclusiva location situata di fronte al Red Carpet, cuore gastronomico del Festival.

Registi, attori, produttori, opinion leader e pubblico di appassionati si incontrano alla “Terrazza Biennale” per momenti di relax, lavoro, interviste, party e serate di gala. Lo chef Tino Vettorello, che da più di 13 anni gestisce questo ristorante, conosce bene le esigenze, i gusti e i segreti golosi di moltissimi interpreti internazionali che amano la sua cucina e la cucina Italiana in particolare, come ad esempio George Clooney al quale Tino ha dedicato il celeberrimo piatto “Rombo  alla Clooney”, oppure Vasco Rossi conquistato con il piatto “L’orata spericolata” ed ancora il “Viaggio al Sud” dedicato a Lady Gaga, la cantante americana che ha origini siciliane.

 Un piatto di terra e di mare che esalta la cucina mediterranea

“Quest’anno voglio omaggiare la bellezza mediterranea di Penelope Cruz e il suo magnetico sorriso dedicandole un mio piatto” ha dichiarato Tino Vettorello. “La mia idea nasce dal desiderio di creare un piatto mediterraneo di grande suggestione: uno spaghetto al nero di seppia al Prosecco, uova di salmone, scampo marinato, aria di scampi di bisque, finferli e cipolla rossa di Tropea in agro. Un piatto che rappresenta la bellezza della cucina mediterranea tra eccellenze italiane e venete, di mare e di terra. Sono sicuro che un piatto così la farà sorridere e resterà un ricordo indelebile di questa bellissima edizione della Mostra del Cinema”.

Tino Vettorello sceglie per le sue creazioni prodotti di altissima qualità Dop e Igp che danno vita a ricette uniche ispirate alla valorizzazione del nostro BelPaese e soprattutto della sua terra di origine: il Veneto. 

Della sua arte, Tino racconta: “In cucina amo sperimentare e ricercare l’essenza del gusto, mi piace definirmi uno chef che trasforma le materie prime in cibo, che usa la fantasia e la tecnica per raccontare un viaggio attraverso un piatto. Assaporando e scegliendo il prodotto si possono creare ricette uniche ed indimenticabili”.

Alla Mostra del Cinema di Venezia tutti i ristoranti dello Chef Tino Vettorello attuano le misure previste dai protocolli per le procedure anti Covid 19 e operano nel massimo rispetto delle regole per garantire totale sicurezza alla clientela.

Tino Vettorello chef e imprenditore della ristorazione veneta

La carriera dello Chef Tino Vettorello inizia a Treviso negli anni ’80, con la direzione di alcuni importanti ristoranti e l’apertura del suo” Al Traghetto”. E’ poi la volta, con il supporto dell¹Università Cà Foscari, di “Veniceat”. Le ultime location che vedono Tino Vettorello sulla tolda di comando ci portano al Ristorante “Villa Soligo” all’interno del Luxury Hotel Villa Soligo in provincia di Treviso e a Jesolo al “Michelangelo-Tino” restaurant di Cortellazzo.

Da oltre dieci anni, Vettorello si occupa con successo della realizzazione e della gestione di raffinati progetti di ristorazione internazionali, come quello per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, per le Olimpiadi Invernali di Sochi, per i Mondiali di Nuoto di Roma, per citarne alcuni. Tra i clienti ospiti di Vettorello a Venezia, James Franco, George Clooney, Michelle Pfeiffer, Michael Caine, sono solo alcuni dei nomi internazionali che hanno voluto assaporare le creazioni gastronomiche dello Chef, a cui si aggiungono anche tanti nomi dello star system italiano, come Monica Bellucci, Valeria Golino, Carlo Verdone, Maria Grazia Cucinotta, Vasco Rossi e tanti altri.

Ha firmato inoltre piatti e ricette per importanti brand nazionali, tra i quali i Tortelli al Radicchio Rosso Tardivo IGP di Treviso e noci per la Fini. (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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