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L’agricoltura di qualità si agita e contesta le scelte comunitarie

L'agricoltura di qualità si agita e contesta le scelte comunitarie

L’agricoltura di qualità si agita e contesta le scelte comunitarie

Da Nord a Sud della penisola i trattori sono in movimento

I contadini italiani ed europei stanno protestando in questi giorni contro le decisioni della politica di Bruxelles, che da anni ha avviato un processo di modifica e smantellamento della PAC, la Politica Agricola Comunitaria, uno dei pilastri fondanti dell’Europa ai suoi albori, quando ancora si chiamava CEE, Comunità Economica Europea. 

La PAC era stata pensata per far crescere l’agricoltura, darle sostegno e forza, avendo ben presente i padri fondatori De Gasperi, Spinelli, Spaak, Schuman e gli altri, l’importanza che la coltivazione dei prodotti che mangiamo e la cura della terra sono valori fondamentali per tutti i popoli. 

I principi condivisi su cui poggiava la Comunità Economica Europea e quindi anche la PAC sono: libertà, democrazia e uguaglianza; rispetto della dignità umana, diritti umani e stato di diritto; ultimo, ma forse più importante, è il principio di solidarietà e protezione per tutti. 

L’agricoltura di qualità si agita e contesta le scelte comunitarie

Anthony Lewis Ottolitri

Ho voluto approfondire l’argomento questa mattina, incontrando al mercato di Campagna Amica a Montegrotto, un giovane imprenditore agricolo, Anthony Lewis Ottolitri, titolare dell’azienda agricola Verde Colli, che produce olio sui colli euganei.

 Anthony ha passione per il suo lavoro, inoltre svolge un ruolo all’interno del sindacato ed è convinto del buon operato di Coldiretti in questo frangente. 

Coldiretti sezione giovanile ha inviato una delegazione a Bruxelles per discutere a livello politico di possibili correzioni positive alla normativa e secondo il mio interlocutore ciò va in una direzione buona per il raggiungimento di un compromesso, unica via di uscita dall’attuale impasse che vede scontrarsi diverse fazioni, anche in seno alle diverse associazioni italiane ed europee. 

La sua visione è ampia e ritiene che ci siano diversi livelli di azioni possibili e che vadano esperite tutte, partendo dalla politica, che deve fare il suo mestiere e difendere gli interessi delle piccole e micro aziende agricole, alle associazioni di categoria, che come stanno facendo, dovrebbero farsi carico delle richieste degli agricoltori, fino al singolo agricoltore, che deve proseguire sulla sua strada curando la qualità dei prodotti e del servizio. 

Chi scrive condivide questo pensiero e ritiene che la posta in gioco sia alta e si debba operare con responsabilità, ciascuno nel proprio ambito, al fine di raggiungere un equilibrio valido per tutte le parti.

Trattandosi di buon olio dei colli euganei, non mancherò di assaggiarlo e farne menzione in un prossimo articolo! 

Per chi volesse recarsi ad acquistarlo, l’azienda Verde Colli ha sede a Teolo (PD) e un punto vendita in via Rivella 7/A  Pernumia (PD), potete contattarla via email verdecolli@gmail.com oppure al telefono, 3487819762.
https://www.verdecolli.it/

 


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