Curiosità

Dopo la decortica inizia l’attesa per i tappi di sughero Amorim

Il ciclo del tappo di sughero inizia dalla decortica, un rituale delicato rispettoso dei cicli della natura, che ogni anno si svolge nelle sugherete del Mediterraneo solo nel trimestre da maggio a luglio, quando la linfa emerge tra il fusto della pianta e la sua corteccia, ed è quindi possibile levare questa agevolmente.

La decortica è un processo paragonabile alla tosatura di una pecora, una vera e propria ‘carezza’ che rigenera la pianta. A svolgerlo sono solo artigiani specializzati, persone che vivono nella zona della foresta per le quali questa attività diventa opportunità di lavoro e sostentamento, se si considera che dalla semina alla prima decortica trascorrono 25 anni.
Il primo sughero che se ne ricava è grezzo, non idoneo alla produzione di tappi, piuttosto per la realizzazione di articoli di altro impiego artigianale. Debbono trascorrere altri 9 anni per la seconda decortica e ancora altri 9 prima che dalla corteccia si possano realizzare tappi. In pratica necessitano minimo 43 anni per iniziare a produrre tappi in sughero: con questi lunghi tempi che rispettano il ritmo della Natura la stessa pianta può subire tale processo per oltre 200 anni.

Ma il processo di lavorazione per arrivare al tappo è sottoposto ad altre fasi. Secondo l’ultima innovazione tecnologica, il sughero raccolto viene lasciato stagionare in piazzali di cemento drenato, in pendenza, per eliminare i ristagni, preservandolo dalla contaminazione batterica. La Natura detta ancora i tempi: occorrono altri sei mesi di stagionatura affinché il sughero raggiunga una stabilità strutturale tale da garantire le proprietà necessarie per diventare un tappo.

Nel bacino del Mediterraneo, tra Portogallo e Spagna in primis, ma anche in Nord Africa e in Italia, sono 2,2 milioni gli ettari delle foreste di querce da sughero, di cui circa 225.000 si trovano in Italia, il 90% in Sardegna e per il resto in Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Toscana. In Portogallo e Spagna gli ettari coltivati rappresentano il 56% della superficie totale, nel Maghreb il 33% e in Francia (Corsica) l’1%.

Il Gruppo Amorim, con i suoi 9 stabilimenti di produzione e le 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti, copre il 25% del mercato mondiale di sugheri e il 23% del mercato globale di tappi per bottiglie. Amorim Cork Italia, con sede a Conegliano Veneto (Treviso), la filiale italiana del gruppo portoghese, fornisce le cantine nazionali per oltre 440 milioni di tappi venduti.

I lunghi processi che fanno di ogni tappo Amorim una chiusura d’eccellenza sono un percorso di crescita tecnologica, oltre che ecologica, a cui anche l’azienda di Conegliano si impegna da anni.

Maura Sacher

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