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IO VINO 2023: Il grande focus romano su Marche e Campania di Manilo Frattari e Romina Lombardi

La VI edizione si conferma ancora una volta tra gli eventi di degustazione più importanti della capitale

Entrata nel cuore di tutti gli appassionati romani IO VINO si è ripetuta ancora una volta  rispettando come sempre tutte le aspettative del pubblico. Chi ha seguito la manifestazione sin dalla sua prima edizione non ha potuto fare a meno di toccare con mano il percorso di crescita qualitativa che l’evento ha compiuto negli anni.

A partire dalle location, che nel tempo hanno visto avvicendarsi set suggestivi come il Castello di Ceri o il Castello di Santa Severa, per poi approdare a sedi più convenzionali adatte a contenere gli eventi romani di grande partecipazione come anche quest’anno il TH Carpegna Palace.

Per quanto riguarda invece le aziende partecipanti il livello qualitativo non si è mai abbassato e sebbene di grande livello già  da subito, negli anni è cresciuto nel numero delle Aziende partecipanti. Circa un centinaio  per regalare una fotografia enologica di Marche e Campania oggi tre le viticolture più importanti del mosaico Italiano del vino, e di cui gli organizzatori – inventori di IO VINO Manilo Frattari e Romina Lombardi sono profondi conoscitori.

Una giornata intensa e ben diversa da quegli appuntamenti in cui il vino si presta solamente come spalla per la mondanità ma diviene  veicolo culturale. L’evento infatti ha ospitato anche la presentazione del libro “Non sono ammesse scorciatoie” di Raffaella Guidi Federzoni.

Per quanto riguarda invece i contenuti prettamente enologici il programma proponeva “Bianchello del Metauro. Il vino che sconfisse le truppe cartaginesi alla prova dei tempi moderni“ condotto da Pierpaolo Rastelli responsabile regionale del Gambero Rosso e dedicato al Bianchello del Metauro, uno dei tanti vitigni sconosciuti alle masse e piccolo gioiello della viticoltura marchigiana.

La masterclass “Le strade alternative del bianco campano: Code a tratti” focus tematico sulla Coda di Volpe presentata da Alessio Pietrobattista giornalista di settore e curatore del Lazio per la guida Slow Wine, ha chiuso gli approfondimenti confermando l’altissimo livello dell’evento e rinnovando l’appuntamento al prossimo anno.

Bruno Fulco


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